Fuorilegge chi finanzia le mine antiuomo

Ci sono voluti sette anni e due legislature, ma alla fine è stata approvata dalla Camera dei deputati in via definitiva la legge per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antiuomo, di munizioni e submunizioni a grappolo. Consenso praticamente unanime (389 favorevoli su 393 presenti 0 contrari 3 astenuti).

Fuorilegge chi finanzia le mine antiuomo

La legge, a prima firma della Senatrice Silvana Amati, si ricollega alla Convenzione di Oslo che indica, tra le attività penalmente perseguibili, il supporto finanziario a produzione, stoccaggio commercio ed uso delle bombe a grappolo (cluster).

La legge è stata fortemente sostenuta in questi anni dalla Campagna Italiana Contro le Mine e ci sono state 10 mila adesioni all’appello on line NoMoney4Bombs.

«La legge - come spiega la Rete per il Disarmo - prevede di fatto il divieto degli investimenti finanziari a favore di industrie che producono in Paesi terzi vietando, totalmente, a intermediari finanziari e creditizi, a fondazioni e a fondi pensione, di finanziare società che - direttamente o avvalendosi di società controllate o collegate - svolgono attività di costruzione, sviluppo, assemblaggio, riparazione, conservazione, ricerca tecnologica, utilizzo, stoccaggio, detenzione, promozione, vendita, distribuzione, importazione, esportazione e trasporto di mine anti-persona e di munizioni a grappolo o anche solo di parti di esse. Definendo, inoltre, le modalità di verifica e controllo da parte degli organismi di vigilanza. In particolare, all’art 2, si prescrive che entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del provvedimento, gli organismi di vigilanza emanino, di concerto tra loro, apposite istruzioni per l'esercizio di controlli rafforzati sull'operato degli intermediari abilitati. Nel medesimo termine, essi provvedono a istituire l'elenco delle società operanti nei settori individuati dall’articolo 1, indicando l'ufficio responsabile della pubblicazione annuale del medesimo elenco».
Presentata per la prima volta al Senato nel 2010, la proposta era stata bloccata in Commissione Finanze a Presidenza del Sen. Baldassarre e presentata nello stesso periodo anche alla Camera C. 5407. Approvata dalla Commissione Finanze in sede deliberante il 18 dicembre 2012, il passaggio al Senato fu impedito dal termine anticipato della legislatura.
L’attuale proposta di legge approvata ha recepito molte indicazioni elaborate dall'attività durante i lavori della V Commissione Finanze del Senato (XVII Leg) e connesse alla funzione di compliance in relazione ai divieti previsti dal provvedimento. Approvata nella medesima Commissione in sede deliberante nell’ottobre 2016 è passata alla Commissione Finanze della Camera in sede referente ove ha trovato l’accordo di tutti i gruppi i politici ed è stata deliberata all’unanimità il 12 aprile 2017. Calendarizzata in aula della Camera dei Deputati il 2-3 ottobre 2017, è stata approvata definitivamente.

“Abbiamo seguito le dichiarazioni e la discussione che precede la votazione e ci ha, anche per i riconoscimenti ed i riferimenti al nostro lavoro, ampliamente ripagato dell’estenuante impegno dedicato in questi anni, in modo particolare nell’ultimo, a promuovere e sostenere questa proposta di legge – dichiara Giuseppe Schiavello, della Campagna italiana contro le mine - L’elenco delle persone da citare è lungo ma, in primis, vogliamo ringraziare la Senatrice Silvana Amati che in questi anni e lungo le 2 legislature ha promosso questa e molte altre iniziative parlamentari tese a lenire e limitare l’impatto di queste armi sulle popolazioni civili - continua Schiavello - un argomento che ha sempre trovato il sostegno di tutte le forze politiche e di molti parlamentari ma, soprattutto di molte persone comuni”. “Oggi più che mai la nostra associazione è lieta di non annoverarsi tra quelle organizzazioni che «archiviano» le campagne per poi riscoprirle, con un comunicato stampa, un minuto prima dell’approvazione di una legge” conclude Schiavello.

“La Campagna Italiana Contro le Mine ha continuato a credere che fosse possibile raggiungere questo risultato lavorando a testa bassa e non stancandosi di informare e chiedendo ai nostri parlamentari un passo coraggioso in termini di precedente legislativo, sono stati 10 mila i cittadini che hanno sottoscritto l’appello on line NOMONEY4BOMBS della Campagna Italiana Contro le Mine per supportare l’Iter di questa proposta di legge li contatteremo uno per uno per informarli e ringraziarli» dichiara Santina Bianchini, della Campagna Italiana per la Messa al Bando delle Mine.

Lascia un commento


Per lasciare un commento, registrati o effettua il login.