Boom di consumi elettrici e di morti. Bioedilizia e risparmio energetico: non pervenuti

Puntuale ecco il record italiano annuale di consumo elettrico complessivo realizzato il 31 luglio in estate, 56.000 MW contro i 54.000 MW del 28 febbraio. Come mai? Perché tutti accendiamo i condizionatori.

Boom di consumi elettrici e di morti. Bioedilizia e risparmio energetico: non pervenuti

Puntuale ecco il record italiano annuale di consumo elettrico complessivo realizzato il 31 luglio in estate,  56.000 MW contro i 54.000 MW del 28 febbraio .

Già la cosa sembra strana, ma come in estate? In estate le giornate sono più lunghe, si usa meno la luce elettrica, non ci sono impianti di riscaldamento accesi dei quali ancora non pochi sono elettrici, complessivamente si dovrebbe usare meno energia. E invece il grande progresso delle nostre civiltà moderne ci ha regalato gli impianti di condizionamento che diffusi ovunque contribuiscono in maniera decisiva a fare registrare record di consumi elettrici in estate piuttosto che in inverno, così come dovrebbe essere logico. 

Si continuano ad installare condizionatori e soprattutto in città, non fanno che aumentare la temperatura esterna innescando un meccanismo perverso. Gli Stati Uniti hanno il record di consumi energetici pro capite anche perché gli  impianti di condizionamento sono ovunque. Noi non potevamo mica essere da meno dei favolosi americani.  Gli scintillanti grattaceli, che si vedono e che sono parte del nostro immaginario quando si pensa all’America, sono mostri energivori: le famose vetrate dalla scarsissima capacità isolante fanno diventare in estate quegli edifici dei forni che hanno bisogno di impianti di condizionamento spaventosi.

In Italia negozi di tutti i tipi e strutture commerciali tengono i condizionatori a tutta forza e finestre e porte spalancate. Uffici pubblici, immaginate quanti ce ne sono in tutta Italia, con condizionatori, infissi e finestre in stato pietoso, ovunque case private costruite con i piedi che quindi aumentano sensibilmente il ricorso ai condizionatori e il relativo consumo.

I nostri antichi sapevano costruire assai bene con sistemi di raffrescamento naturali  e non c’era alcun bisogno di condizionamento, ma noi che siamo moderni, invece costruiamo malissimo e poi paghiamo le case tanto (perché magari sono “in centro”) e le continuiamo a pagare sempre, anche dopo l’acquisto perché in estate ci si muore di caldo e in inverno sono ghiacciaie, però siamo “in centro”, vuoi mettere…. Ma guai a dirle agli italiani queste cose, preoccupatissimi che qualche briciola vada nelle mani di strana gente che arriva sui barconi ma poi per buttare soldi dalla finestra allegramente, non c’è alcun problema, siamo campioni del mondo.

Ho incontrato assessori all’ambiente di importanti città, in uffici comunali con enormi vetrate con vetri singoli, infissi del paleolitico con finestre che non chiudevano bene, sprechi ovunque e gli stessi amministratori lamentarsi che non ci sono soldi. Per esperienza diretta, non credo nemmeno a un solo amministratore che mi dice che non ci sono soldi per questo e quello; balle, sontuose e ridicole balle. I soldi ci sono e pure tanti ma vengono sprecati costantemente, basta andare in qualsiasi ufficio pubblico e ce se ne rende conto in cinque minuti. E’ tutta una farsa, una presa in giro colossale, l’importante è lamentarsi, non fare un emerito niente e dare la colpa a chi c’era prima, al fato, agli UFO e così via.

Basterebbe fare un piano serio di riqualificazione energetica degli edifici per dimezzare da subito i consumi estivi ed invernali.  E se si dice che non ci sono soldi, farsi prestare i soldi dalle banche e ridarglieli  in gran parte grazie ai risparmi energetici ottenuti.  Figuriamoci se un ente pubblico che fa un piano serio in questa direzione non trova finanziamenti, il supporto delle banche e anche di sponsor eventuali. E i risultati sono ottimi: si inquina di meno, si danno posti di lavoro e si risparmiano soldi e si correrebbe pure il rischio di essere rieletti mostrando risultati così positivi. Ma è tutto troppo semplice, razionale, fattibile e se lo si fa, dopo con chi ci si lamenta?  A chi si dà la colpa?

E come se tutto ciò non bastasse, non fare nulla determina pure un sacco di morti visto che ci sono dati impressionanti su quanti morti fa il caldo ogni anno. Ma questi sono morti che non fanno audience, non portano voti, quindi chissenefrega.

Attualmente in Italia il vero, serio, credibile, fattibile piano di prosperità è puntare decisamente sulla salvaguardia ambientale, energie rinnovabili, risparmio energetico e bioedilizia, il resto sono solo chiacchiere e stupidaggini assortite raccontate alla gente per ottenere questo o quel potere.  Prima si capirà e prima si otterranno finalmente risultati tangibili e positivi per tutti, amministratori e cittadini.  Sperando che nel frattempo non sia troppo tardi e figli e nipoti non ci vengano pesantemente a chiedere il conto di tanta ignavia e stupidità.

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