Curare il cancro, una questione di scelte. La storia di Neo

Il dolore, la malattia, la paura, la medicina tradizionale e le cure alternative. Ne abbiamo parlato con 'Neo', un uomo che, abituato a prendersi cura della salute degli altri un giorno prova sulla sua pelle cosa vuol dire scoprirsi malato di cancro.

Curare il cancro, una questione di scelte. La storia di Neo
La storia che raccontiamo in questa intervista è simile, almeno inizialmente, a quella di tante altre persone e chi l’ha vissuta ha deciso di condividerla con il mondo. È una storia di cancro, è una storia di medicina, è una storia, come sempre in questi casi, di scelte importanti. Chi ce la racconta è Neo, un trentanovenne laureato in scienze motorie ed osteopatia, ovvero qualcuno che della salute della gente ha fatto la sua missione. Neo è ovviamente uno pseudonimo che utilizziamo per evitare che questa intervista possa creare spiacevoli ricadute negative sull’attività professionale del nostro intervistato. Il tuo mestiere ti porta ad occuparti ogni giorno della salute delle persone, ma ad un certo punto hai scoperto che la salute di cui ti saresti dovuto occupare per un po' sarebbe stata la tua, giusto? Circa un anno fa ho scoperto di avere un tumore testicolare allo stadio iniziale, mi hanno fatto perdere circa un mese tra ecografie poco chiare e cure antibiotiche e antinfiammatorie risultate inutili. Poi sono andato allo IEO (Istituto Oncologico Europeo) e l'oncologo mi ha diagnosticato con certezza la malattia. Premetto che pochi giorni prima avevo effettuato l'esame del sangue con i marker tumorali che erano risultati completamente sballati. Qual è stata la tua reazione? La reazione è stata drammatica. Inizialmente ho avuto timore che la mia vita sessuale potesse essere compromessa, poi iniziando ad informarmi in internet sono incappato in storie e racconti drammatici che mi hanno fatto vedere la morte in faccia. Ho iniziato a pensare alla morte. Non dormivo più, mangiavo poco e uscivo poco. Sono sempre stato allegro e amante della vita... quindi vi lascio immaginare. Puoi raccontarci la tua esperienza di malato di cancro all'interno della macchina della sanità? Ho fatto diverse visite, tra ecografie e visite urologiche iniziali che mi hanno fatto perdere parecchio tempo, poi c’è stata la visita dall'oncologo, dove con una semplice palpazione – capacità sicuramente sviluppata con l’esperienza – la malattia è stata diagnosticata "con certezza". Poi hanno cominciato a parlarmi di percentuali di guarigione e delle possibili strade da intraprendere, ovvero la chirurgia o la farmacologia aggressiva. Alla fine però hai scelto di farti operare… Sono stato operato a fine gennaio verso le 19 di sera. Il giorno dopo alle 8 di mattina mi hanno fatto uscire. Io non riuscivo assolutamente a muovermi in realtà, ma la dottoressa mi ha detto di non esagerare nello zoppicare e di farmi coraggio. Non mi hanno dato nessun tipo di indicazione nel post operatorio, se non il foglio di dimissione col nome dell'antibiotico da assumere. Come è stato il comportamento dei medici durante tutto il percorso dalla diagnosi fino a dopo l'operazione? I medici non ti danno tante risposte, o per meglio dire, preferiscono che non si facciano loro troppe domande, perché se una domanda è poi un po’ scomoda, finisce che ti rispondono stizziti e chiudono l’argomento. In generale loro ti parlano solo di statistiche e protocolli, sicuramente fanno del loro meglio ma non voglio cercare polemiche inutili. Io ringrazio l'oncologo che mi ha operato, ma non condivido per niente la mancanza di apertura verso altre cure sulle quali gli ho chiesto un parere. Che sensazione ti porti dietro? Per niente buona. Dopo il primo intervento è passato un mese durante il quale i valori dei marker tumorali sono tutti scesi bruscamente, ma l'oncologo, nonostante questa evidenza, voleva ri-operarmi. Secondo lui in base all'esame istologico e alle loro statistiche c’era il 27% di possibilità che avessi delle micro-metastasi. Non ha detto che c’erano, ha detto che potevano esserci al 27% e in base a questo mi ha proposto la rimozione dei linfonodi retroperitoneali. Al momento non gli ho risposto... ma in cuor mio avevo già scelto di non farmi ri-operare. Dopodiché cosa hai fatto? Hai cercato informazioni diverse da quelle della medicina ufficiale? Cosa hai scoperto? Ho pensato: ma è possibile che non ci sia nulla che mi possa dare una mano in questo particolare momento a mantenere il sistema immunitario forte? Una delle cose di cui sono certo per la mia formazione è infatti che proprio il sistema immunitario è la vera bilancia della vita. Rimuovendo i linfonodi dopo un ennesimo intervento chirurgico, invece, avrei finito per abbassare di molto l'azione immunitaria e esponendomi invece a nuove recidive. Allora mi sono messo a fare ricerca in ambito alimentare e ho capito che nulla è davvero quello che sembra, poi un’amica mi ha parlato di una sostanza che si chiama ascorbato di potassio e che avrebbe potuto aiutarmi, ho quindi approfondito la cosa scoprendo un vero mondo. Che cos’è l’ascorbato di potassio? Non si tratta di miracoli né di pozioni magiche, la verità in tasca non ce l'ha nessuno. Si tratta più semplicemente di un metodo di cura per le malattie de-generative scoperto da un biochimico fiorentino, Gianfrancesco Valsè Pantellini, nella metà del secolo scorso, frutto del caso come molte altre scoperte importanti nella storia della scienza. Ha donato poi a noi questa scoperta semplice, ma potente allo stesso tempo. Si tratta di un sale derivato dalla vitamina C totalmente atossico e privo di effetti collaterali. È facile da trovare o è una cura per pochi eletti? È molto facile da trovare, basta richiederlo in farmacia, il nome del prodotto è NIKE RCK ed è venduto come integratore alimentare. Quando lo si compra è però meglio non fare espressamente riferimento alle patologie tumorali. La 'casta' medica, infatti, disapprova tutto ciò che è differente dai metodi tradizionali, quindi la cosa migliore è effettuare, come ho fatto io, una consulenza o di persona o telefonica con la Fondazione Pantellini il cui scopo è trovare nuove soluzioni. Tra queste c’è l’ascorbato di potassio, per aggredire le malattie degenerative, soluzioni che rispettano chi le usa, come dice il loro sito. Cosa hai imparato da questa esperienza e perché la racconti? Racconto la mia esperienza perché purtroppo quando capitano cose simili si rimane soli e per quanto gli altri ti stiano intorno non si riesce più a vedere il futuro, la paura ti paralizza. Io ho avuto la fortuna di incontrare due persone che considero veramente 'due angeli', persone che hanno percorso insieme a me un sentiero parallelo a quello della guarigione fisica, persone che mi hanno guidato e accompagnato nel dolore, hanno vissuto il mio dolore e me lo hanno fatto superare. Questo è stato fondamentale, perché dobbiamo sempre contare sulle nostre risorse e cercare di capire l'aspetto più profondo di quello che ci ha colpiti. Esistono oramai molti medici, per fortuna, che utilizzano l'approccio hammeriano alle malattie, medici che si rifanno cioè agli studi del dottor Ryke Hamer prendendo cioè in considerazione i legami profondi, studiati e verificati, che correlano la nostra psiche all'insorgenza di tali malattie. Il messaggio importante che voglio dare è di capire che attualmente la medicina non segue i progressi scientifici della fisica quantistica e della bioenergetica ma continua ad ad avere una visione riduzionistica. L'uomo è, in poche parole, considerato una "macchina da aggiustare", peccato che questo sia profondamente sbagliato. Spesso poi vengono ancora seguite teorie vecchie che si manifestano in cure che sono spesso veramente devastanti. Bisogna ricordare che la cause dette 'iatrogene' - ovvero le terapie sbagliate/devastanti - sono nei primissimi posti tra le cause di mortalità. Come è cambiata la tua vita? Sono cambiato io e di conseguenza anche la mia vita. Shakespeare ne La tempesta diceva: "Siamo fatti di quella materia di cui sono fatti i sogni e la nostra breve vita è circondata da un sonno". Quello che ho capito è che siamo addormentati e storditi da tutto ciò che ci viene proposto, siamo incapaci di pensare e di utilizzare il nostro libero arbitrio, siamo schiavi illusi di poter scegliere, ma le scelte, spesso, finisce che le fanno altri. Dobbiamo sempre ricordarci che la vita che viviamo è l'ombra di ciò che siamo dentro. Cosa consiglieresti a chi si dovesse trovare malato di cancro dall'oggi al domani come te? Non sentirti mai solo poiché sei un essere di Dio. Esiste un rimedio al dolore: guardarlo in faccia e passarci attraverso. La malattia possiamo considerarla materializzazione di forme pensiero, composti psichici che non siamo riusciti a risolvere sul piano psicologico. Questo non è un invito ad abbandonare le cure, ci mancherebbe, ma a comprendere che l'essere umano è ben di più di una macchina biochimica e che quindi 1+1 non fa mai 2. Esistono numerosi prodotti naturali che possono essere utilizzati in maniera complementare alle normali cure e che hanno lo scopo di proteggere il nostro corpo. Molti di questi prodotti possono anche essere utilizzati a scopo preventivo come ad esempio l’Ascorbato di potassio con e senza ribosio, Aloe arborescens, il Glutatione, Formula Caisse, giusto per citarne alcuni che probabilmente sono i più conosciuti. B.Lipton diceva: "La mente crea la materia". C’è qualcos’altro che ti senti di aggiungere? Solo che la vita è sempre! Noi siamo vita e siamo nati per vivere nella gioia ed è quindi con infinito amore che dono questa mia piccola goccia nel mare della vita... Come avrete capito lo pseudonimo Neo non è stato scelto a caso. Come il protagonista di Matrix, infatti, il nostro Neo sentiva che c’era qualcosa attorno a se che non tornava, sentiva di non capire fino in fondo la vita che ogni giorno si dispiegava davanti ai suoi occhi. Poi è arrivato il cancro e questo lo ha spinto a ricercare, a informarsi e a confrontare le sue conoscenze e convinzioni mediche oltre che razionali di semplice essere umano con quello che gli veniva prospettato: perché invece che rinforzare il proprio sistema immunitario le alternative che le vie tradizionali gli presentavano erano tutte devastanti per il sistema immunitario stesso? Neo ha scelto di "vedere quanto fosse profonda la tana del bianconiglio" e oggi è di nuovo un trentanovenne sano e pieno di vita come, e forse anche più, di prima.

Commenti

Caro Neo, grazie per la testimonianza che dai, il messaggio della Gioia e dell'Amore dovrebbero sempre accompagnare la vita di ciauscuno di noi e nessuno dovrebbe mai dimenticarlo. Quanta fortuna nel potersi risvegliare ogni giorno in salute, nell'integrità fisica e mentale. Ogni risveglio ed ogni ora della giornata dovrebbero vederci sempre con il sorriso in bocca e con una grande gratitudine per il fatto di esistere. Anche se la scienze non lo potrà mai ammettere ed accettare, la forza di volontà, la gioia di vivere e la forza dell'Amore sono elementi con i quali si può prevenire e anche sconfiggere la malattia. Un abbraccio e buona vita ;o) NON CADERE MAI NON E' LA GLORIA PIU GRANDE. RIALZARSI INVECE DOPO OGNI CADUTA, QUESTA SI E' LA GLORIA PIU GRANDE
Dario, 24-11-2010 09:24
La testimonianza di Neo mi tocca particolarmente. Mia sorella e mio fratello (43 anni) non sono sopravvissuti al cancro perché scoperto troppo tardi. Posso testimoniare però che quel modo di affrontare la propria vita e la malattia ha dato loro molta vita e ha rimandato parecchio la scadenza. Consiglio vivamente anche la lettura di un libro : Anticancro di David Servan-Schreiber. Questo medico racconta tutti quei gesti quotidiani che rafforzano la nostra vita. La validità di quei gesti sono stati provati scientificamente e non sono ben conosciute proprio perché non rientrano nel grande business della salute .
Philippe Lemoussu, 26-11-2010 08:26
Testimonianza molto bella e significativa. Ancora una volta si torna a parlare dell'ascorbato di potassio di Pantellini.
Claudio, 26-11-2010 10:26
Anche a me, 10 anni fa, hanno asportato un testicolo (il sinistro) per un tumore. E' stato un'esperienza "centrale" nella mia vita, pero' se avessi conosciuto prima il lavoro di Hamer (che tra l'altro ha avuto anche lui un tumore al testicolo sinistro) avrei fatto delle scelte diverse. Consiglio a Neo, se non l'ha gia' fatto, di verificare se quanto afferma Hamer sulle cause che portano a sviluppare neoplasie al testicolo hanno attinenza con accadimenti della sua vita antecedente alla diagnosi. La mia conclusione, dopo tante ricerche sulle malattie, e' che siamo PERFETTI e purtroppo chi lo afferma con "successo" e' perseguitato da chi non ha interesse a che qs verita' si affermi da un punto di vista sociale.
Enrico Accorsi, 26-11-2010 12:26
Grazie per la Sua testimonianza Neo, ho scoperto da tempo che la medicina tradizionale si occupa molto spesso delle entrate economiche piuttosto che della guarigione delle persone.. a questo proposito vorrei chiederLe se conosce e cosa pensa delle cure di bicarbonato scoperte dal Dr. Tullio Simoncini di cui pochi hanno parlato e quando lo hanno fatto è stato per denigrarlo, io ho visto parecchie testimonianze su internet di malati di cancro che sono guariti proprio grazie alla sua cura. Grazie.
Helga, 26-11-2010 12:26
ho provato TUTTO prima di consegnarmi alla chemioterapia (ascorbato di potassio, aloe arborescens, tè di essiac,visualizzazione positiva, Hamer,medicina omeopatica, ecc ecc::) niente è stato veramente utile,..quindi ho ceduto e ho affrontato la chemioterapia che mi ha rimesso al mondo, ora, dopo un anno in cui ho potuto dimenticare di avere un cancro (mesotelioma pleurico) il tumore ha ripreso a crescere, ma comunque sono vissuta già 30 mesi in più rispetto alla prognosi, sono molto felice e morire non mi sembra una tragedia,...la morte è indissolubile dalla vita !
anna, 26-11-2010 01:26
Grazie dell'articolo e a tutti i commentatori. Leggere di esperienze di ricerca consapevole di guarigione e scoprire che i ricordi profondi dell'essere umano stanno via via riaffiorando, aggiunge informazioni preziose alla mia ricerca e profonda gioia nel vedere il cambiamento che avanza. Un abbraccio
Emanuela, 26-11-2010 06:26
Ringrazio tutti per la lettura dell'articolo. Il mio articolo voglio chiarire che assolutamente non è un invito a pensare che tutti i medici sono dei venduti o degli affaristi ma molte volte sono loro stessi vittime di un sistema. Secondo voi un medico allopatico è libero di scegliere la cura che ritiene piu' giusta?Oppure credete che è costretto a seguire i cosidetti protocolli!!!LA risposta credo sia scontata...non vi pare? La medicina è pervasa di dati statistici....non vi dico con quali modalità; sapete pero' che se io mangio due piatti di pasta e il mio amico non mangia niente, per la statistica siamo tutti e due con la pancia piena ma la realtà è ben diversa....siamo tutti profondamente diversi...questa è la verità Ho conosciuto personalmente il dott. Simoncini e devo dire che personalmente nei miei confronti non si è posto bene...il che non sottointende che la sua metodica sia fasulla .Una cura per essere resa ufficiale deve avere ricerca e sperimentazione ed essere un farmaco, quindi parliamo di molti soldi e deve essere accettata da un sistema...il prodotto naturale è facilemnte reperibile e quindi non da possibilità di business! Una cura ha possibilità di essere accettata solo quando i suoi oppositori non ci sono piu! Sapete , vorrei tanto vivere in un mondo dove so che le persone si impegnano al meglio per ottenere i migliori risultati! Gli sicenziati piu' evoluti hanno già detto che stiamo andando incontro alla sesta estinzione di massa, non per meteoriti o sconvolgimenti planetari...ma per un virus...chiamato uomo!! Quando vi parlo di sistema o faccio riferimento a matrix...non è per caso....è realmente cosi. Siamo pilotati, guidati...che possibilità abbiamo di scegliere realmente! Tutto questo si deve piano piano smantellare, restando uniti pensando che non esista una verità ma esistono infinite possibilità, anche nelle cure. Cosa importante...se scegli una cura e non ci credi meglio che non la fai!! Ho seguito chiaramente il percorso Hammeriano per il mio caso e chiaramente c'era sempre corrispondenza! Un saluto pieno di luce a tutti!
Neo, 27-11-2010 12:27
Buon giorno a tutti, ho saputo in ritardo che il mio amico Nion ha fatto la sua testimonianza di quello che le è accaduto. Io sono una dei due Angeli che Nion definisce, confermo la domanda che è stata posta a riguardo della filosofia di Hammer inerente al collegamento che può avere un cancro al testicolo al trauma, o un conflitto interiore che la persona sta vivendo, c'è una ricerca scentifica che conferma che tutto quello che si manifesta sul corpo fisico è il riflesso di un lungo periodo o trauma che la persona vive, per cui un cancro hai testicolo è legato hai figli....un cancro al seno sinistro è legato alla madre\femminile e destro al padre\maschile ecc....Nel 2001 ho avuto anch'io questo problema al seno sinistro, ho cercato di capire in maniera profonda dentro di me cosa era stato il trauma o l'evento che aveva scatenato in me la malattia, ho incominciato nel frattempo a trattarmi il mio seno....e sono riuscita ad individuare il conflitto che mi portavo fin da bimba nei confronti di mia madre odio\amore, nel momento che ho capito questo il cancro è svanito si è sciolto. Dopo questo episodio una notte ho fatto un sogno lucido dove c'era questa persona che mi diceva di prenderre l'ASCORBATO DI POTASSIO e mi svegliai pronunciando questo nome, io ignara di cosa potesse essere andai su internet digitai la parola ASCORBATO DI POTASSIO e vennero fuori moltissimi link dove parlavano della sua efficacia. Pur avendo risolto il problema da all'ora io continuo in maniera preventiva a prendere L'ASCORBATO DI POTASSIO, e anch'io come Nion lo stò divulgando a tappeto. Grazie a tutti...
ROSANNA, 25-01-2011 12:25
un tumore nasce quando delle cellule iniziano ad accumulare diverse mutazioni,perdono la capacità di andare in apoptosi e iniziano a proliferare..un trauma secondo me centra ben poco,al massimo può abbassare le difese immunitarie e quindi render più suscettibili alla malattia...ora,le multinazionali sulla salute degli uomini ci mangian parecchio e generalmente anche le cure sono da loro un pò pilotate....però la medicina tradizionale,come la chemio per esempio,funzionano bene perchè uccidono le cellule tumorali...ovviamente non senza pericolo per le cellule sane...abbandonare totalmente le cure tradizionali non è mai il caso....sistemi alternativi si,ma solo come un'integrazione alle cure che si fanno di prassi..Forse Neo ha avuto successo solo perchè l'ascorbato di potassio è venuto dopo delle cure tradizionali..mia madre ha sconfitto un cancro ben venti anni fa...quando la medicina non aveva fatto tutti i passi che ha fatto oggi...solo con un'operazione e cicli ripetuti di chemio per niente facili e che sicuramente hanno ripercussioni anche sulla vita attuale...ma oggi è viva e può raccontarlo grazie alla terapia tradizionale..
neve, 10-03-2011 09:10
Che vergogna! Un seminoma allo stato iniziale ha un basso rischio di disseminazione a distanza e di recidiva, per cui anche la medicina ufficiale consiglia come prima rimedio solo i controlli. Ma quale ascorbato??? Non si utilizza così la creduloneria della gente per i propri tornaconti economici
Francesco Apolito, 08-04-2011 02:08
non so niente sull'ascorbato di potassio e assai poco in merito alle medicine occidentali e a quelle alternative ad esse, erbette comprese, ho un grandissimo rispetto per gli antibiotici ma uso molta prudenza nei confronti di tutti gli odierni discendenti degli stregoni qualsiasi sia il colore del loro camice, e non per pregiudizio, io mi limito - disinteressatamente e per hobby - a registrare le perdite di credibilità che si autoinfliggono le istituzioni. So qualcosa, chiaramente non abbastanza, sul Dottor Knoch e sul Lupo Grigio (Il Famoso Chirurgo Professor Ulisse), ma se posso evitarli, li evito. Dovessi scommettere alla pari sull'autoguarigione o su un chirurgo che mi propone un intervento chirurgico immediato pena il Mio decesso entro 3 mesi confesso che mi troverei in difficolta' in una scelta probabilistica (ma siamo nell'ambito della probabilità soggettiva). Premesso questo: Ho avuto casualmente modo di dare un'occhiata alla Filosofia di Hammer e, parola di scettico, c'è qualcosa di molto molto molto molto interessante in quel modo di pensare il male del corpo (!!!) anche se soprattutto in materia di sopravvivenza le mie preferenze vanno pur sempre alla Filosofia di Paul Karl Feyerabend
l'Ignorante, 19-07-2011 07:19
Ciao a ttuti,,,come state? Io sto benissimo! La mia esperienza con l'ascorbato continua positivamente...anche per le ormai decine e decine di persone a cui l'ho consigliato. Per chi considera questo tipo di cura una ciarlataneria, prego di informarsi adeguatamente prima di scrivere fesserie. Nessuno ha la verità in tasca, nemmeno la medicina convenzionale; una cosa certa è che non venga aperta nessun tipo di sperimentazione seria a cure differenti.
Neo, 29-08-2012 10:29
Ciao Neo,la tua storia mi ha colpito e ti ringrazio di cuore!Anch' io ho una storia simile alla tua.Tutto è cominciato dal tumore al testicolo.Ho rifiutato le chemioterapie. Sto utilizzando l' aloe arborescens e l' essiac. Proprio adesso ho acquistato l' ascorbato di potassio,se sei disponibile volevo chiederti dei consigli e confrontarci. E' chiaro per me che le nostre scelte "fuori dal sistema" sono determinanti per destarci dall'inganno in quanto tutti siamo Figli di Dio. La mia email è strapotente@libero.it. Scrivimi al più presto. Buona giornata!
Thomas, 19-12-2012 12:19

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