In treno da Trento a Venezia

La ferrovia della Valsugana, antica ferrovia austro-ungarica che collega Trento a Venezia, è stata recentemente ammodernata e trasformata in una sorta di metropolitana da superficie. Frequenza delle corse, accessibilità delle stazioni e comodità sono le qualità che la contraddistinguono. Se avete deciso di viaggiare su uno di questi treni, quindi, prendetevela comoda e godetevi il viaggio.

In treno da Trento a Venezia
"La gamba ancora inferma, e troppi libri nella valigia. Il bagaglio mi pesa, qualcuno dovrebbe portarmelo, apparendo e sparendo al momento giusto. Prenderò treni, corriere, battelli, taxi; andrò a piedi. L’Italia non la troverò più, ma so viaggiare nell’invisibile, dove la ritroverò". Guido Ceronetti – Un viaggio in Italia (Einaudi) La Ferrovia della Valsugana, più prosaicamente chiamata Ferrovia Trento-Venezia, è lunga come la quaresima, dolce come lo strudel e bella come Letizia Casta. Il viaggiatore che passa per Trento è colpito dal fatto che in pieno centro città la stazione ferroviaria di Trenitalia sia comunicante con la Stazione della Ferrovia Trento–Malè–Marilleva e adiacente all’Autostazione della Trentino Trasporti. Anche il più remoto angolo della provincia di Trento è raggiungibile grazie alla superba integrazione dei vari mezzi pubblici che ha il suo grande motore proprio nella Trentino Trasporti, l’azienda che gestisce le autolinee urbane ed extraurbane e la ferrovia Trento–Malè–Marilleva. L’ammirazione per tanta efficienza continua sul binario 1 Tr. della stazione ferroviaria Trenitalia perché è da qui che moderni treni regionali 'Minuetto', acquistati dalla Provincia Autonoma di Trento, partono alla volta di Venezia che dista 157 chilometri. Per i cenni storici, vi rimando all’immancabile Enciclopedia Libera: Un decennio di lavori di ammodernamento hanno trasformato questa antica ferrovia austro-ungarica in una sorta di metropolitana di superficie. Infatti si è puntato soprattutto alla comodità del viaggio, alla frequenza delle corse e all’accessibilità delle stazioni piuttosto che alla velocità. Quindi, se pensate di viaggiare sul treno della Valsugana prendetevela comoda e godetevi il viaggio. Ogni giorno ci sono 16 corse andata e ritorno con Bassano del Grappa (a 97 Km da Trento) che è il primo snodo ferroviario che incontra la nostra linea. Sempre 16 corse giornaliere collegano Bassano del Grappa a Venezia. Da Trento ogni mattina alle 8.05 parte un convoglio che alle 11.22 raggiunge Venezia Santa Lucia. 3 ore di gioia pura per soli 8,40 euro. Prendetelo! Ma torniamo a Bassano del Grappa che è collegata a Padova con 16 corse quotidiane ed il servizio è svolto sia da treni che da autobus sostitutivi. Insomma, se non avete fretta, sapete come raggiungere questa eccellente linea ferroviaria pedemontana costruita, fino a Bassano, lungo il corso del fiume Brenta. Le stazioni servite da Trento a Bassano si possono 'sgranare' come le preghiere di un rosario: Trento, Trento S. Chiara, Trento S.Bartolomeo, Villazzano, Povo-Mesiano, Pergine, Calceranica, Caldonazzo, Levico Terme, Roncegno Bagni-Marter, Borgo Valsugana Centro, Borgo Valsugana Est, Strigno, Grigno, Tezze di Grigno, Primolano, Cismon Del Grappa, S. Marino, Carpane'-Valstagna, S. Nazario, Solagna, Bassano Del Grappa. Eccellente la prima parte della linea che esce dal centro città collegandolo con alcuni insediamenti periferici muniti di nuove e funzionali stazioni suburbane. In questa prima parte del viaggio, si possono ammirare ordinate palazzine cittadine alternate ad orrendi condomini di 24 piani ma anche moderne strutture in bioedilizia. Sullo sfondo sin dai primi chilometri abbiamo vigneti e frutteti con in lontananza le splendide montagne del Trentino. In zona Trento S. Bartolomeo la strada ferrata trova spazio sul fianco della montagna e sotto un dirupo da film di Indiana Jones fino al fiume. Poi Pergine dove la stazione completamente ammodernata è attigua al piazzale degli autobus. Da qui già si pregusta il Lago di Caldonazzo che la ferrovia costeggia a lungo correndo tra la strada statale e la pista ciclabile che lambisce il lago. Questo lago è molto frequentato d’estate perché è veramente suggestivo. Segnalo la stazione di Caldonazzo che non è stata restaurata conservando tutta la grandeur asburgica che ben si manifestava anche nelle piccole stazioni periferiche. Qui segnalo anche il deposito ferroviario in legno, imperdibile testimonianza di archeologia industriale. Dopo Caldonazzo, sulle alture ecco Levico Terme poco distante dalla stazione ferroviaria omonima. Si è ebri di tanta bellezza. La valle in questo punto è molto ampia e verdissima ma inizierà a restringersi poco dopo Borgo Valsugana. Viene voglia di fermarsi. Viene voglia di continuare a piedi o in bicicletta. Ma il nostro comodo treno, dopo aver archiviato le restanti belle stazioni, ci lascia a Bassano del Grappa, provincia di Vicenza. A Bassano ci si va per vedere il famoso Ponte degli Alpini, sul quale: "ci darem la mano"… veramente bello! Però Bassano non è solo il ponte. Bassano è un gioiello che non ti aspetti dall’imperdibile centro storico che dista pochi passi dalla stazione ferroviaria. Io l’ho visitata un mercoledì mattina e suggerisco di andarci questo giorno perché la città vecchia dentro le mura è invasa dal variopinto mercato settimanale. Millanta sono le ragioni per visitare Bassano ed io mi permetto di suggerivi una delle più inaspettate: la Libreria Palazzo Roberti dove nel reparto narrativa di viaggio vi accoglierà un eccellente libraio, Arturo, che i libri prima di venderli li legge. Poi, dopo esservi comprati un libro, vi suggerisco di fare tappa all’Enoteca Bar Breda nell’adiacente vicolo Jacopo da Ponte al numero 3. Vi auguro un sole primaverile, caldo quanto basta, ad illuminare le vostre letture ed un buon bicchiere di vino col quale spero vorrete brindare oltre che alla vostra buona sorte, anche alla mia salute. Brindisi o no, comunque, partite!

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