Nucleare. Fusione fredda, ancora presto per trarre conclusioni

Mentre è chiaro quasi a tutti che la produzione di energia nucleare da fissione è una tecnologia ormai vecchia e che presenta troppi effetti collaterali, si diffonde la curiosità sulla fusione nucleare a bassa energia, che potrebbe aprirci ad un futuro libero dalla schiavitù da fonti fossili ed emissioni di gas serra. Sogno scientifico o realtà futuribile?

Nucleare. Fusione fredda, ancora presto per trarre conclusioni
In un momento in cui si parla tanto di nucleare, a partire dall’incidente presso le centrali giapponesi di Fukushima fino al referendum che ha visto gli italiani esprimersi per la seconda volta in merito a questo tema, potrebbe tornare in auge la ricerca nell’ambito di un’altra forma di energia nucleare, pulita e priva di rischi, ossia quella proveniente da reazioni di fusione. La cosiddetta fusione fredda ha di nuovo fatto parlare di sé all’inizio di quest’anno, quando Andrea Rossi, filosofo con la passione per l’ingegneria e una grande inventiva, e Sergio Focardi, professore emerito di fisica presso l’Università di Bologna, hanno annunciato di aver realizzato un piccolo reattore, da loro chiamato catalizzatore di energia, che è in grado di produrre energia da fusione fredda a partire da idrogeno e nichel. A questo proposito occorre ricordare che esistono due fenomeni che conducono alla produzione di energia tramite reazioni nucleari: la fissione e la fusione. Nella prima, quella sfruttata nelle attuali centrali, nuclei di elementi pesanti decadono in nuclei più leggeri, liberando grandi quantità di energia (nonché scorie e radiazioni ionizzanti, letali per gli esseri viventi). Normalmente vengono utilizzati isotopi di uranio e plutonio, bombardati da neutroni. La fusione si basa su un principio diverso: due nuclei di elementi leggeri si uniscono (fondono) dando origine ad un nucleo più pesante instabile, che a sua volta decade in elementi più leggeri, emettendo energia. Se si riuscisse a realizzare in modo controllato, la fusione permetterebbe di generare energia in quantità pressoché illimitata, senza emettere gas nocivi (e gas serra) e con una produzione di scorie nulla o estremamente limitata. La difficoltà nell’innescare la fusione sta nel fatto che i nuclei, entrambi carichi positivamente, si respingono, quindi non entrano mai in contatto abbastanza ravvicinato da fondersi insieme. Tale avvicinamento può essere realizzato in regime di altissime temperature e pressioni. In questo caso si parla di fusione calda (o meglio, termonucleare): essa evidentemente non è vantaggiosa, in quanto richiede impiego di molta energia per creare le condizioni di innesco. La fusione fredda (alla quale sarebbe più corretto riferirsi come “reazione nucleare a bassa energia”), invece, è una fusione in cui la reazione si genera a temperature di poco superiori a quelle ambientali, partendo da isotopi dell’idrogeno, quali il deuterio e il trizio (ossia atomi di idrogeno il cui nucleo contiene uno o due neutroni in più). Sebbene gli esperimenti su questo processo nucleare siano iniziati più di trent’anni fa, a tutt’oggi non si ha una grossa conoscenza di tali fenomeni e, soprattutto, una riproducibilità affidabile dei risultati. I primi ad annunciare di aver prodotto energia da fusione nucleare a bassa temperatura furono due chimici, Fleischmann e Stanley, i quali nel 1989 realizzarono una cella elettrolitica che generava energia a partire da deuterio e palladio. Da allora la fusione fredda ha avuto sorti alterne: gli esperimenti realizzati sono stati vari, alcuni hanno prodotto risultati positivi, ma molti invece esito negativo. In generale la scarsa riproducibilità degli esperimenti, la difficoltà di effettuare misurazioni precise, la mancanza di evidenze schiaccianti, hanno fatto sì che l’interesse scemasse e che, anzi, un certo discredito in campo accademico segnasse negativamente le ricerche sui processi nucleari a bassa energia. Qualcuno ha anche ipotizzato che le lobbies delle fonti fossili e del nucleare tradizionale remassero contro questo tipo di ricerca, ostacolandone lo sviluppo. Ciò nonostante, piccoli gruppi di ricercatori hanno continuato ad interessarsi a questa branca della fisica, sviluppando nuovi esperimenti. Ed alcuni hanno cercato anche di mettere a punto delle teorie che spiegassero il fenomeno: a tal proposito particolarmente importante è il lavoro di un fisico teorico italiano, Giuliano Preparata. Il dispositivo realizzato da Rossi, con la collaborazione di Focardi, sarebbe in grado di produrre una quantità di energia almeno 20 volte superiore a quella impiegata per la sua messa in funzione, tramite un processo di fusione nucleare tra nichel e idrogeno. Tali componenti, insieme ad altri additivi che svolgerebbero la funzione di catalizzatori, agiscono in una camera di reazione grande poco più di una stufetta elettrica. La camera è posta in contatto termico con un recipiente contenente acqua ed isolato dall’esterno. Quando la reazione si innesca, la temperatura cresce e di conseguenza l’acqua si scalda fino a diventare vapore. Come noto, il vapore può essere utilizzato per far ruotare una turbina e questo consentirebbe di sfruttare tale processo per generare energia elettrica. L’elemento di eccezionalità sta nel fatto che, in condizioni stazionarie, l’energia in uscita (ossia il calore prodotto) risulta essere molto maggiore di quella in entrata, cioè di quella impiegata per innescare la reazione. L’energia prodotta è troppo elevata perché si possa trattare di un normale processo chimico, mentre il consumo di materia prima è bassissimo. Ciò induce a credere che si abbia a che fare con una reazione di natura nucleare. I due autori hanno tenuto delle presentazioni ufficiali all’inizio di quest’anno, a Bologna, alla presenza di esperti italiani prima e stranieri poi, i quali hanno potuto osservare il fenomeno e fare delle misurazioni, senza però poter sapere nel dettaglio come il dispositivo fosse realizzato, in quanto coperto da segreto industriale. Persino il professor Focardi è all’oscuro di quale siano gli additivi catalizzatori impiegati nel processo. Durante uno di questi esperimenti pubblici, durato circa un’ora e mezza, a fronte di un consumo di 600Wh di energia, ne sono stati prodotti 12mila in uscita. Gli astanti hanno potuto vedere la produzione di vapore acqueo in seguito all’attivazione della reazione e misurare temperature ed emissioni. Secondo quanto affermato da Rossi, la fase di sperimentazione è conclusa da tempo e anche quella di industrializzazione è ormai a buon punto, tanto che, promette l’inventore, entro la fine dell’anno una centrale da 1 milione di Watt (1MW) termico di potenza sarà realizzata ad Atene, dalla società greca Defkalion Green Technologies S.A. Un centinaio di esemplari del dispositivo mostrato negli incontri pubblici sono stati già prodotti a Miami, dalla Leonardo Corporation fondata dallo stesso Rossi, e saranno venduti in Europa e negli USA. “L’apparecchiatura costa duemila dollari (1300-1400euro) per kilowatt di potenza installato [1] mentre l’energia prodotta costerà meno di 1 centesimo a kilowattora”, dichiara Rossi. Nonostante il dispositivo sia stato presentato agli occhi di esperti e appaia funzionante (ossia effettivamente in grado di produrre molta più energia di quella impiegata per metterlo in azione), ciò che rende gli scienziati ancora un po’ scettici è la mancanza di una soddisfacente spiegazione teorica del processo in atto. “Perché questa produzione di energia in eccesso avvenga non lo sappiamo realmente, per ora l’abbiamo solo ipotizzato”, affermano Rossi e Focardi. I fisici interessati al fenomeno vorrebbero poter riprodurre l’esperimento in laboratorio e studiarlo a fondo. La cosa che li lascia più perplessi è l’assenza di tracce di quelli che dovrebbero essere i prodotti della reazione nucleare supposta, in particolare le radiazioni gamma. Del resto in campo scientifico, prima di proclamare una scoperta, occorre effettuare molti esperimenti e misurazioni, riprodurli in maniera indipendente (ad opera di gruppi diversi ed eventualmente in laboratori differenti), fino a giungere a conclusioni univoche ed evidenti (secondo parametri stabiliti dalla prassi della ricerca). Purtroppo ciò non è al momento possibile perché l’architettura del dispositivo e la formula chimica degli additivi utilizzati sono coperti da segreto industriale e commerciale. Rossi ha avviato la richiesta del brevetto. Se esso venisse concesso, tali dettagli tecnici potrebbero essere svelati. Ma la procedura sta incontrando alcune difficoltà [2]. Una grande rivoluzione in campo energetico è alle porte? Sarebbe un evento straordinario, ma nella scienza occorre procedere in maniera molto cauta, perché gli abbagli sono un rischio da non sottovalutare. Troppo presto per lasciarsi prendere da entusiasmi, dunque. Al di là degli sviluppi di questa invenzione, che vedremo nel prossimo futuro, è il caso di ricordare che tutte le tecnologie sono 'limitate': possono risolvere dei problemi, ma presentano sempre anche degli effetti collaterali. Le risorse non sono infinite e le tecnologie non producono miracoli: il risparmio e la riduzione degli sprechi restano gli obiettivi principali. Bisogna essere utilizzatori (sobri), non consumatori. 1. Un’abitazione di medie dimensioni per un consumo medio ha bisogno di 2 o 3 kW di potenza installati. 2. Maggiori informazioni riguardo alle dimostrazioni pubbliche, la storia passata di Andrea Rossi e la commercializzazione del catalizzatore di energia, si possono trovare in un ottimo servizio realizzato da RaiNews24 Leggi anche: Fusione Fredda, E-Cat in arrivo sul mercato a inizio 2012

Commenti

A me pare che il titolo 'ancora presto per trarre conclusioni' sia del tutto inadeguato rispetto allo stato dell'arte visto che già il dispositivo di Rossi è nella fase di produzione industriale; io avrei scritto 'è iniziata una nuova era dell'energia'.
LEONARDO, 22-06-2011 02:22
Data la mia esperienza nella ricerca scientifica, tendo ad essere cauta di fronte alle "scoperte rivoluzionarie", come ho scritto nel penultimo capoverso dell'articolo. Il segreto industriale e commerciale non consente ai fisici sperimentali che si occupano di fusione fredda di conoscere come il dispositivo sia fatto e come funzioni esattamente, in modo da riprodurre l'esperimento in laboratorio in maniera indipendente. Inoltre la teoria che ci sarebbe dietro tale processo non è ben nota: anche questo, ancora, rende necessario studio, comprensione, test sperimentali. La ricerca scientifica, quando si imbatte in nuovi processi e fenomeni fisici, deve passare attraverso un severo procedimento di revisione indipendente, replica e conferma, che qui non c'è stato. L'esperimento sembra funzionare, ma da scienziata finché non so che è stata spiegato teoricamente e finché non lo "vedo" funzionare, non mi sbilancio. Inoltre normalmente ogni tecnologia mostra prima o poi le sue controindicazioni. Questa non è ancora abbastanza matura e nota. Ulteriore motivo per non lasciarsi andare a facili entusiasmi. Ciò non vuol dire che non creda nella scienza e nei progressi della tecnologia. Al contrario, visto che le conosco, ritengo che siano cose da maneggiare con cura.
Virginia Greco, 22-06-2011 04:22
Finalmente un bel articolo sulla fusione fredda! Se all'autrice può far piacere vorrei inserire un link allo stesso nel mio blog www.fusioneafreddo.it.
marco, 22-06-2011 05:22
Ti ringrazio Marco (ti do del tu, se mi permetti). Senza dubbio mi fa piacere che tu voglia fare una citazione nel tuo blog. Normalmente, a Il Cambiamento, chiediamo che chi vuole inserire link agli articoli pubblichi un abstract o un estratto e poi rimandi direttamente al sito. Grazie.
Virginia, 22-06-2011 05:22
Sono perfettamente d'accordo con l'autrice. Fino a che non si viene a conoscenza dell'intero processo chimico/fisico che ci sta dietro, non credo si possa gridare al miracolo. Aspettiamo che sia brevettato (tra l'altro, perchè ancora non lo hanno fatto?) e poi si potrà capire se davvero si parla di reazione di fusione o solo di una reazione chimica molto potente. In ogni caso, una nuova alba è arrivata.
Tommaso, 22-06-2011 07:22
Basta che la cautela non diventi, come spesso avviene in questo paese, totale mancanza decisionale e soprattutto un alibi per chi ha interessi che il "NUOVO" non venga mai alla luce. Ad ogni buon conto oggi 24 giugno 2011 ad Atene la società Defkalion annuncia che è pronta a "PRODURRE" e "COMMERCIALIZZARE" l'E-CAT. Non si tratta quindi di "se", di "ma vedremo" o "forse funziona" ma di una chiara assunzione di responsabilità di fronte al mondo.Gli investitori di Defkalion hanno testato per mesi l'E-CAT nei loro laboratori e stanno gia preparandosi per il mercato con un prodotto sicuro e certificato! Noi intanto continuiamo con i "se e con i "ma".
claudio, 23-06-2011 02:23
Mi sembra che il commento di Claudio abbia centrato perfettamente la situazione ed era proprio questa la mia intenzione. Sono proprio le opinioni e la mancanza di 'coraggio' verso il nuovo che impediscono il progresso o forse c'è qualche 'interesse diverso' che non vuole che ciò avvenga.
LEONARDO, 24-06-2011 09:24
Vedrete cosa ne viene fuori: 1) L'Ing. Rossi mi sembra un millantatore: non è ingegnere ma permette agli altri di chiamarlo così, è stato già artefice di una bella truffa 40 anni fa molto simile col brevetto in pending e tecnologia miracolosa; come mai dopo la mega truffa con la Pendragon con quella tecnologia non ha fatto una fortuna in USA? la risposta è semplice. 2) Guardatevi e leggete il brevetto: ci credo che non glielo ammettano in PCT, ma è vero anche che in Italia lo ha ottenuto perché in Italia puoi brevettare tutto quello che si vuole perché non esiste un controllo e da metà 2008 ti arriva già entro l'anno il parere dall'ufficio brevetti europeo. Leggete il brevetto e vedrete che a) non è disegnata nessuna architettura del reattore, b) non ci sta nulla di più di quanto si potesse sapere facendo una ricerchetta in web c) non c'è il reagente catalizzatore, per cui mi domando perché dica che vuole rivelare come funzioni dopo il deposito definitivo del brevetto perché il brevetto scritto così non protegge nulla. Se uno scrive un brevetto così al primo e-cat prodotto avrà una copia immediata dal mercato. 3) nessuno fa una visura chi stia dietro la defkalion green technology, controllare comunque il whois domain e vedrete che non c'è nessuno a parte un tizio. La società ha solo un nome simile ad un'altra conosciuta; 4) A Bondeno non c'è più la EON, la società che Rossi dice di essere sua e dove esiste un reattore funzionante, da almeno due anni. Ora c'è un'azienda che produce impianti a biomassa se non erro o motori di cogenerazione non ricordo bene.Infatti, seppur Rossi, afferma che il reattore è lì funzionante e che la EON sta a Bondeno, i numeri telefonici della EON sono gli stessi della Leonardo Corporation che, se non erro ma guardate dovrebbero essere gli stessi della Ampenergo. 5) Il CNR come gli altri l'unica cosa che ricevono è nanopolvere di nichel. 6) Focardi non sa una mazza di come funzioni (se funziona) l'apparecchio e mi pare un vecchio scienziato che sogna la realizzazione dei propri sogni. A sentirlo mi sembra pure un pelo rincoglionito. 7) Non è vero che sta usando solo soldi suoi, usa quelli degli altri (lo dice Cassarino) ed caccia del capitale grosso Lascio la possibilità del dubbio, ma personalmente spero che stavolta vada in galera perché ne combina imperterrito e così la società non ha rispetto di chi veramente fa ricerca.
Davide, 24-06-2011 09:24
Cerco di esprimere le mie sensazioni "a pelle". Elementi contro: Andrea Rossi è un personaggio senza dubbio abbastanza pittoresco, con un passato discutibile e con un curriculum non esattamente corrispondente a quello di un ricercatore fisico di fama mondiale. Il suo pseudo socio-consulente scientifico Sergio Focardi in effetti sarà anche in buona fede però non ha l'aria di essere l'ultimo grido di esperienza in ricerca fisica, e anche caratterialmente sembra piuttosto dimesso e decotto, forse anche per l'età e le condizioni di salute (ha pubblicamente dichiarato di essere uscito da un cancro). L'apparecchio in questione, il fantomatico E-Cat, ha tutto l'aspetto di un giocattolo messo insieme con qualche tubo idraulico, un po' di fili e truciolato di recupero, lavorando a livello hobbistico in qualche cantina nei ritagli di tempo. Nelle domande di brevetto non ci sono dettagli tecnici tali da palesare con chiarezza la portata della presunta scoperta, vi sono indicate solo delle descrizioni generiche e riportati dei disegnini che saprebbe fare anche un bambino delle elementari. Le società che si occuperebbero dello sviluppo industriale sono praticamente dei fantasmi giuridici e materiali: non si sa da dove vengono i soldi e quanti sono, non si conoscono i nomi dei finanziatori, non si ha chiara contezza degli stabilimenti industriali. per quanto riguarda il fenomeno fisico in questione, gli stessi Rossi e Focardi dichiarano praticamente di non avere la più pallida idea di che cosa provochi lo sviluppo di calore, e la cosa non stupisce perchè Rossi e Focardi sono ben lontani dal possedere le strutture e le conoscenze per indagare così in profondo la natura della materia. E potrei aggiungere qualcos'altro, ma per brevità passiamo invece agli ELEMENTI A FAVORE: Per assurdo, se guardiamo a quanto successo in passato, molto spesso le grandi scoperte si sono fatte o hanno iniziato il loro cammino proprio così: scopritori/inventori strampalati, pazzoidi, visionari. Gente sulla quale nessuno avrebbe puntato un centesimo, ma che all'improvviso ricevono quasi per caso l'"illuminazione" divina che gli fa fare il balzo avanti, nonostante tutto e tutti. Galileo Galilei, Cristoforo Colombo, Einstein, perdonate gli accostamenti, ma moltissimi grandi uomini di scienza sono stati dapprima creduti folli e millantatori. Forse perchè solo gli uomini dotati di un po' di follia sono capaci di guardare oltre l'immaginabile e il giustificabile. E poi in fondo, a noi che cosa ci costa sperare e sognare un po'? Un saluto a tutti.
Cupo Meridio, 25-06-2011 06:25
Ad una prima lettura di commenti come quelli del Sig. Davide mi viene subito da pensare: "caspita ma come fa costui a sapere tutto questo, chissà quali saranno i suoi informatori: chissà come mai è così infervorato ad attaccare...avrà sicuramente le prove di quello che dice". Invece leggendo con più attenzione, ciò che in realtà traspare è un'abile mistificazione basata sul nulla che ha il solo scopo di insinuare il tarlo del dubbio in colui che legge. Il risultato finale è, come al solito ormai in questo paese, uno sputtanamento di tutti contro tutti. Non mi si venga a dire che il Sig. X si sta ergendo a paladino della verità e che si senta in dovere di salvare il pianeta da questa terribile catastrofe (E-CAT) che forse potrebbe portare un po' di ossigeno al mondo vero? Ai vari signori X non interessa la VERITA' o che il mondo finalmente si possa sdoganare dalla tagliola che lo sta stringendo alla gola, no, a loro interessa che questa tagliola affondi ancora di più i denti fino al soffocamento. L'obiettivo certo è screditare Rossi e coloro che si avvicinano a Rossi. In questo gioco che alza la posta della calunnia mi chiedo: chi ci sta guadagnando? Chi è che trae vantaggio da tutto questo? Io una risposta ce l'ho e credo che ognuno di noi ce l'abbia nel segreto della propria coscienza. Non possiamo sapere se l'E-CAT funziona o no ma se immaginate che tutto questo sia una truffa credo siate completamente fuori strada... di certo ci sono modi ben più semplici per far soldi illecitamente e sicuramente meno complessi di questo. Tutto il mondo sa e sta aspettando e non credo la farebbe passare liscia a Rossi & C. se tutto questo fosse un imbroglio. Se ci pensate un attimo vi rendete conto che non può essere altro che VERO: un imbroglio non si metterebbe in mostra al mondo ma terrebbe un basso profilo e selezionerebbe scientemente i propri polli da spennare, non chiederebbe ad istituti di ricerca di fare autonomamente le verifiche tecniche sull'E-CAT (Università di Bologna e di Uppsala) ma occulterebbe le false verità, non si presenterebbe alla stampa mondiale dichiarando una tempistica stretta di realizzazione degli impianti ma rimarrebbe sul vago. In realtà nonostante il desiderio di far conoscere al mondo ciò che sta avvenendo (basta sfogliare la rete per rendersi conto di quanto il tema sia caldo nel WEB), i grandi media stanno per ora snobbando tutto questo. Le notizie che conosciamo emergono solo dal WEB o da alcuni servizi di Radio24, nulla più di questo. Non vorrei cadere nella trappola del complottismo, non è il mio "animus", ma quando vedo che i telegiornali di prima serata mettono in prima pagina solo notizie di cronaca nera e beghe di palazzo e per addolcire la pillola nei titoli di coda ci propinano consigli su come ridurre il nostro girovita per potersi mostrare in spiaggia senza complessi , allora qualche dubbio mi pervade e sono sempre più convinto che occorra dare credito a coloro che non hanno voce. Ad maiora
claudio, 26-06-2011 03:26
Alcuni miei informatori stanno proprio dentro le univesità e gli istituti, per lavoro sono dentro la ricerca industriale e ci collaboro con gli istituti proprio in Emilia. Di natura non parlo quando non ho competenze e seppur il processo potrebbe anche essere possibile seppur non esiste qualcosa a oggi che scinde e fa mantenere H2 in forma atomica, è il modo con cui è venuta fuori sta cosa che lascia molto col dubbio e mi fa propendere per la truffa. Le informazioni scritte su Rossi, che ingegnere non è ripeto, le si scova sul web se si sa navigare un po'. Le sue obiezioni sul perché in Europa fanno storie al brevetto si leggono in cattiva fede se uno legge il brevetto e sa come viene fatto un brevetto. @Claudio se sai fare un brevetto allora te ne accorgi da solo. Oltretutto come mai dall'america il brevetto Rossi lo ha depositato in Italia e poi si vanta che in Italia il processo che porta al brevetto è già concluso, facendo finta di non sapere che l'Italia è forse l'unico paese che ti brevetta qualsiasi troiata anche senza ripetibilità. Inoltre se è il catalizzatore la novità, che differenza ci sta con quanto aveva portato avanti Piantelli? Poni che io stesso prendo un E-Cat, lo smonto e guardo quale sia il catalizzatore, poi brevetto quest'ultimo e infine faccio a mia volta un E-Cat lo sai che non ho copiato nulla e messo in crisi nessun brevetto anche il brevetto di Rossi passasse? Sai perché? Perché basterebbe che dimostrassi che la macchina descritta dal brevetto di Rossi è "non funzionante" e lo è in quanto manca il catalizzatore (oltre che l'architettura del reattore ma quello è di seconda importanza sicuramente). E poi Petrol Dragon è la copia d quando sta succedendo. Stessa storia sul brevetto, stesse scene. Poi uno che millanta un titolo come quello di ingegnere a me insospettisce e ne ho conosciuta di gente che fa di professione il truffatore e che addirittura ha truffato il sindaco di una grossa città. Claudio questo non vuol dire essere contro il congegno in se e sperare che non funzioni, vuol dire solo non credere così quando uno la racconta bene. Quante volte hai sentito che ha usato i soldi suoi Rossi? Bene poi leggi l'intervista di Cassarino e questo dichiara due cose:1) ha usato i soldi di qualcuno 2) cerca soldi. Bohhhh!
Davide, 27-06-2011 12:27
Ok, ci sono elementi a favore ed elementi poco rassicuranti. Io credo e spero si tratti di una storia a lieto fine, ma poniamo il caso si tratti di una truffa, i media nazionali non dovrebbero a maggior ragione trattare l'argomento e smascherare la bufala? Dove sono le varie iene, gabibbo ecc.? Se davvero si tratta di una truffa sarebbe bene metterla in luce prima che molti perdano dei soldi finanziandola. Invece nessuno ne parla, solo pochi blog in rete ed una trasmissione di rainews24. Secondo me vera o non vera è una invenzione scomoda per chi trae profitto dal petrolio e per chi ha investito nelle rinnovabili, possibili che in pieno referendum sul nucleare ad Annozero si siano pubblicizzate le tegole solari e nessuno abbia accennato a questa possibile fonte di energia nuova?
marco, 27-06-2011 02:27
OK, OK Davide, vedo che entri più nel tecnico ma credo che né tu né tantomeno il sottoscritto possa dire qualcosa su argomenti di fisica nucleare o sulla forma atomica dell'idrogeno. Direi di lasciare ai tuoi informatori che sembrano essere esperti del settore di pubblicare qualche articolo che ci possa insegnare qualcosa. Direi che già questo secondo tuo post mi piace di più perché appare un po' più neutrale e aperto a possibili diverse alternative. Ma la discussione potrebbe essere ancora più interessante e utile a chi legge se solo si riuscisse a fare un salto ulteriore di obiettività su quello che affermiamo. Mi spiego meglio: io non posso dire che il Sig. Mario Rossi (nome generico!) è un ladro o un santo se non porto le prove che sia un ladro o un santo. Visto che mi pare di capire dal tuo post che entrambi lavoriamo nel settore scientifico industriale saprai bene che, nel nostro ambito, solo la verifica delle fonti e un rigoroso iter di analisi delle cause e degli effetti può portare sufficientemente vicino alla verità. Perciò, ad esempio, se si dice "... A. Rossi non è ingegnere..." si dovrebbero citare le fonti e la loro attendibilità altrimenti quest'affermazione risulterebbe una frase di nessuna valenza e soprattutto assolutamente insignificante per conoscere dove sta la verità: ma di certo una frase del genere sarebbe invece facilmente utilizzabile e soprattutto di gran presa in altri contesti tipo chiacchiere da bar, chat e così via. Mi viene da far notare la stessa cosa per le altre tue affermazioni sui Patent (italiani o internazionali), sulla Petrol Dragon e via dicendo, per le quali ci vorrebbero chiare evidenze come gli atti conclusivi dei processi effettuati negli anni scorsi per poter affermare dove sta la verità. Per cui quando si lancia il sasso e si nasconde la mano, nel senso che non si documenta quello che si afferma, a me viene subito il dubbio che si stia parlando a vanvera o lo si faccia solo per screditare la persona e quindi il suo lavoro. Quando si ha la sensazione di incappare in questo tipo di atteggiamenti, non del tutto trasparenti, non si dovrebbe mai lasciarli passare senza opporsi ... la ricerca del "vero" nella nostra vita dovrebbe avere sempre il primo posto per evitare, per quanto è nelle nostre umane possibilità, che scomode VERITA' siano seppellite sotto valanghe di evidentissime FALSITA'. Ripeto, non so se questa "invenzione" (Davide, lasciamela almeno chiamare così anche se finora non ha ricevuto tutti i Patent e le conferme richieste!) funzioni o no, anche se, come già ho detto nei precedenti post, gli indizi sono decisamente positivi: noi non possiamo e non dobbiamo dire alcunché, ma forse solo augurarci che funzioni, anche se molti sembrano non farlo! Sai bene che l'Università di Bologna ha un contratto per poter eseguire LIBERAMENTE tutti i test che desidera sul dispositivo di Rossi/Focardi (oltretutto io suggerirei, per amor di Patria, di estendere i test anche al dispositivo di Piantelli, che mi pare abbia ottenuto recentemente il Patent italiano: magari coinvolgendo anche un altro istituto di ricerca). Forse è meglio lasciare all'UNIBO il compito di svolgere i test in santa pace confidando nella Scienza e nel nostro futuro. D'altro canto questo sito si chiama "il Cambiamento", giusto? ... e perché un qualsiasi cambiamento porti verso il meglio e NON verso il peggio una sola cosa è decisamente indispensabile: cercare la verità liberi da ogni pregiudizio. Ad maiora
claudio, 27-06-2011 09:27
per tutti gli interessati è uscito anche questo articolo sullo stesso argomento: http://www.ilcambiamento.it/energie_alternative/e_cat_fusione_fredda_arrivo_mercato_2012.html
redazione, 28-06-2011 01:28
Sono un ingegnere e lavoro nel campo energetico, ipotizzo il meccanismo "segreto" della caldaia a "fusione", di essa sappiamo che contiene Nikel, ed il Nichel può produrre energia sì, ma come base di una pila nichel-metallo idruro. Tradotto, quando il Nikel esaurisce la sua carica, cioé, mettiamo, dopo una settimana, la caldaia va in ricarica, ma, più probabilmente, in discarica.
franco, 04-07-2011 05:04
Si è già letto nelle mail precedenti che non ci credo molto per via dei personaggi coinvolti e per come hanno proceduto, cmq mi diverte ad ipotizzare. Che dite se per far atomico l'idrogeno il catallizzatore fosse ossido di ferro aggiunto alla nonopolvere di nichel???
Davide, 05-07-2011 10:05
A Davide purtroppo devo dire che giudica con troppa emfasi la questione.Il fatto che sei ingegnere energetico non ti da alcun diritto di criticare il lavoro altrui.Perchè non l'hai fatta tu la scoperta se ti ritieni bravo?Lasciamo lo spazio a chi vuole ingegnare e poi se non è andata a buon fine rimane sempre da apprezzare il fatto che ci ha provato.A me la scoperta sempra straordinaria.E sono pure ingegnere.
Cris, 24-07-2011 12:24
@Cris: facciamo che se è una truffa te la prendi sui denti tu se non è e funziona la prendo io. La cosa è onesta in questo modo. Qui non si tratta di dire chi abbia fatto una scoperta ma piuttosto chi una truffa che è altra cosa rispetto alla scienza. Sarò felice di rimangarmi tutto, ma se così non fosse sarebbe l'ennesimo riscontro che il mondo, ma sopratutto l'Italia è piena di farlocchi.
Davide, 25-07-2011 09:25
A proposto siccome non sono un millantatore non appellarmi ingegnere che non lo sono. Seppur laureato non mi faccio chiamare neppure dottore perché mi da i nervi. ciao Davide
Davide, 25-07-2011 09:25
Davide, scusa se mi intrometto nel tuo dialogo con @Cris ma sinceramente non riesco a comprendere come sarebbe concepita ciò che tu chiami "truffa". Rossi a tuo avviso starebbe truffando i propri investitori? Per danaro? Come? E se così fosse, a tuo avviso Rossi riuscirebbe a farla franca e a godere del malloppo? In quale modo? Sinceramente anche con la più fervida immaginazione non riesco (sarà un mio limite lo ammetto) a sistemare tutti i tasselli in una sequenza convincente...ci vorrebbe forse un Georges Simenon dei tempi migliori per riuscire a farli stare insieme in una qualche ingarbugliata trama. A ben pensarci però il romanzo potrebbe davvero essere di effetto: magari tra il giallo e la fantascienza. Già me lo vedo il titolo: "L'insolito caso di Mr. Rossi" - un falso Ingegnere, un ex Prof. in pensione, un ex diplomatico greco complottano per raggirare l'intero pianeta in una ridda di incredibili avventure tra polveri di Nichel e fumi di idrogeno. Costoro in realtà erano tre alieni provenienti dal pianeta Nichelino ed avevano come unico obiettivo il dominio sul mondo. I tre, tramite una millantata reazione di Fusione Fredda attivata in un segretissimo impianto da 1MW in Grecia, avrebbero innescato un terribile meccanismo di controllo delle menti tanto da far cadere l'intero pianeta in una trappola senza scampo. Il tutto era organizzato nei minimi particolari e l'impianto avrebbe dovuto estendere le sue malefiche influenze sul mondo nell'ottobre del 2011. Ma fortuna ha voluto che alcune menti ribelli fossero assolutamente refrattarie all'insinuante condizionamento. I ribelli ormai liberi dal vincolo e tramite la rete avrebbero finalmente trascinato il genere umano alla vittoria. I tre infine, derisi e sbeffeggiati, vennero catturati e condannati ad una pena vergognosa: a lavorare a vita per il CERN alla ricerca del Bosone di Higgs e per le Energie Rinnovabili a montare pannelli fotovoltaici. Appassionante davvero. In effetti non sarebbe male come canovaccio ... ci devo pensare sul serio! Ad maiora.
claudio, 25-07-2011 11:25
Ripeto vedremo però poi per favore non si chiamino in gioco i complotti
Davide, 26-07-2011 07:26
Mi sembra tutto un po' amatoriale. Leggo poi che nel brevetto non ci sarebbe la composizione chimica del reattore. Ma allora questo brevetto, se non specifica nel dettaglio il "cuore" dell'ìnvenzione, cosa protegge? Sanno che funziona ma non sanno perchè? Alchimia?
Marco B., 26-07-2011 11:26
la domanda di brevetto: è necessario, perché essa sia valida, che l'invenzione sia descritta in modo sufficientemente chiaro e completo, in modo che una persona esperta del settore possa attuarla senza dover fare ulteriori ricerche e senza nemmeno dover selezionare le informazioni utili in mezzo ad altre inutili (art. 51 DL 30/2005). Bene IL BREVETTO DI ROSSI NON È COSÌ, CLAUDO MA TU HAI MAI INVENTATO QUALCOSA E BREVETTATO? E NON INTENDO UNA SEMPLICE MACCHINA PER CAFFÈ MA QUALCOSA DI TECNLOGICAMENTE PIÙ COMPLESSO E IMPORTANTE, MAGARI IN COLLABORAZIONE CON UN ISTITUTO SCIENTIFICO NAZIONALE??? Ripeto perché mi sembra di avere a che are con chi crede nell'atterraggio degli UFO sulla terra e del messaggio degli Elohi, vediamo fra qualche mese ma dopo se non viene fuori nulla NON VORREI SENTIRE DISCORSI DA PAGLIACCI SUI COMPLOTTI. C'è gente che sulla credulità dei cittadini ci marcia e ne ho conosciuto qualcuno, per cui aspettiamo cosa succede senza decretare nulla e poi si vedrà. Ognuno ha la sua opinione , l'importante è che quando poi la verità, buona o cattiva, verrà a galla, chi partecipa a questo blog abbia l'umiltà e l'intelligenza di non addivinire a teorie complottiste di fantapolitica.
Davide, 27-07-2011 10:27
Marco hai centrato il punto principale che mi fa dubitare: chi inventa nuove tecnologie e lo fa di mestiere seriamente negli ambiti scientifici e non in garage, leggendo il brevetto si domanda cosa abbiano brevettato. Pensa dicono che aspettano il brevetto per svelare il tutto, ma il brevetto non protegge il catalizzatore che è il plus rispetto a quanto fece Piantelli e Focardi. Poi c'è tutto un gioco psicologico che a me fa pensare male, oltre a molte altre incongruenze. caro Claudio non occorrono film di fantapolitica, ma basta attirare l'attenzione dei venture capital o soggetti finanziari. L'amico Rossi è avezzo a queste cose, mica ha fatto solo Petroldragon. Se qualcuno sa spulciare il web trova anche altro. Cmq ripeto stiamo in attesa se uno poi tra fuori nel blog la fantapolitica del complotto lo prendo da scemo fino alla morte. Se invece funzionerà meglio.
Davide, 26-07-2011 03:26
Ecco in breve qualche informazione per i lettori interessati ai criteri adottati nel brevettare dispositivi o anche idee innovative. In genere i documenti brevettuali sono descritti in modo "intenzionalmente" generico con l'obiettivo di NON fornire informazioni che possano essere utilizzate da altri ma nello stesso tempo sono anche estremamente precisi nella terminologia adottata perché il loro scopo primario è "proteggere" l'invenzione o semplicemente l'idea cercando di prevedere in anticipo i possibili "claim". La forma con cui sono scritti è in genere distante dalla terminologia scientifica ma è invece molto più affine allo stile e al linguaggio "legale". Inoltre, i documenti pubblici dei vari patent non possono essere citati come dimostrazione dell'effettivo funzionamento del dispositivo, ma sono da considerare soltanto come una specie di "labirinto legale" costruito ad hoc per tutelare l'invenzione. Vi sono molti studi legali che sono specializzati proprio in questa disciplina e nella scrittura del testo. I vari uffici (italiano, europeo, ...) che rilasciano il "patent" verificano invece la conformità di quanto descritto ma soprattutto controllano se vi sono situazioni di "anteriorità" ossia se c'è qualche precedente brevetto o richiesta di brevetto inerente lo stesso tema che fosse stato presentato in date precedenti e che possa rivendicare il diritto di essere arrivato per primo. Inoltre non sono ovviamente brevettabili le leggi della fisica ma lo sono i dispositivi che utilizzano quelle leggi. E' evidente che le equazioni di Maxwell non sono brevettabili ma la "radio", che si basa su quei principi, lo è stata, anche se all'inizio dei test nessuno aveva chiaro come avvenisse la trasmissione del segnale. Nessuno ad oggi è in grado di spiegare l'origine della forza di gravità ma il fatto che esista noi lo sperimentiamo ogni giorno e ogni giorno adoperiamo dispositivi coperti da brevetto che si basano su queste leggi, nel bene o nel male! Per cui la documentazione brevettuale NON deve dimostrare nulla, non è assolutamente una conferma di funzionamento ma deve solo essere adeguata al suo obiettivo ovvero proteggere quanto posto sotto tutela (p.e.: tecnologia, metodi, idee, pensiero, ...) da eventuali appropriazioni indebite da parte di terzi. Davide, per quanto concerne nuovamente la Petroldragon ti consiglio di leggere attentamente il sito di A. Rossi dove sono descritte le fasi della vicenda e ovviamente le ragioni come Rossi le presenta, le quali però sono poi state confermate dalle complete assoluzioni in sede processuale. Per completare il quadro ti chiederei di farti le seguenti domande: 1. Come mai in alcune parti d'Italia (vedi Napoli, ma non solo) non si riesce a risolvere il problema dei rifiuti urbani? 2. Chi è che oggi ha forti interessi nel trattamento dei rifiuti urbani sul territorio? 3. Chi controlla il territorio in quelle aree? 4. L'invenzione di Rossi con la Petroldragon, ovvero il meccanismo di estrazione di idrocarburi dai rifiuti (oggi utilizzato ampiamente in USA; lo sapevi?), è o non è in contrasto con gli interessi malavitosi delle cosche per il controllo del territorio e delle discariche abusive? 5. A chi dava fastidio il progetto di Rossi con la Petroldragon? 6. Qual è stato il meccanismo accusatorio contro Rossi e su quali leggi di allora si basava? Provate a rispondere a queste domande cercando di valutare anche alcune possibili risposte, avendo purtroppo anche la non edificante opportunità di toccare con mano la realtà di oggi, drammatica e veramente deprimente alla quale siamo giunti a Napoli e in molte aree del paese. Personalmente, più approfondisco il tema raccogliendo dati e più mi convinco che Rossi ha ragione e che, senza andare a fare della fantapolitica ma soltanto guardando la realtà dei fatti, le cause e gli effetti combaciano come in un gioco ad incastro. Ad maiora
claudio, 26-07-2011 09:26
Davide, mi pare che ormai il tema si sia ridotto ad un dialogo a due! Sarebbe invece interessante che l'argomento si estendesse anche ad altri soprattutto perché la discussione non sia solo un trincerarsi tra due diverse opinioni. Ad ogni modo vedo che sei decisamente animato a sottolineare la tua posizione, giustamente. Ma ritengo che, data proprio la mia esperienza diretta nell'aver seguito un iter di brevetto per un "nuovo sistema di automazione" con una nota multinazionale, ti posso assicurare che la documentazione allegata alla richiesta di brevetto (ottenuto regolarmente in Italia, Europa, USA, Russia e attualmente in stato di "pending" in Giappone) NON è un progetto di dettaglio del sistema ma definisce in modo sufficiente solo i criteri utilizzati, i moduli costituenti il sistema, le sue interfacce e le famiglie di dati scambiati all'interno del sistema ma non entra nel dettaglio su "come" devono essere costruiti i moduli, quali sono le loro caratteristiche di "real time", quali sono le architetture HW, se i vari moduli devono rispondere o meno a certe normative sulla safety e così via. In sostanza, la protezione richiesta e ottenuta con il brevetto è stata sul "criterio" o meglio l'idea con la quale si sviluppa un certo controllo automatico ma non su "con che cosa". Per cui, se ad esempio negli USA qualcuno sviluppa un sistema che adotta lo stesso "criterio" protetto da brevetto ma lo realizza in un modo che va contro le normative locali o semplicemente NON funziona, dovrà per prima cosa pagare i diritti di utilizzo dei principi descritti nel brevetto ma la responsabilità del prodotto finito è sua e non potrà rivalersi in alcun modo su colui che ha brevettato il "criterio" innovativo. In sostanza, il fatto che una certa idea abbia ottenuto il brevetto non rappresenta di per sé garanzia di funzionamento. Per cui certamente la descrizione deve essere tale da consentire la sua riproducibilità e quindi il suo utilizzo, visto che è soprattutto interesse di chi brevetta che ciò avvenga, ma è anche vero che lascia spesso (almeno nella mia esperienza) larghi spazi "d'ombra" specialmente quando, come nel caso dell'E-CAT i rischi di furto dell'innovazione sono incredibilmente alti o quando chi brevetta è anche colui che costruisce il prodotto finale e quindi trae il proprio guadagno in gran parte dalla vendita diretta del sistema finito e non dalla vendita dei diritti. Chiaro? Per quanto concerne invece la terminologia colorita ed esoterica utilizzata consiglierei di trovare dei sinonimi più appropriati. Credo che questo blog abbia lo scopo di esporre dei fatti che possono portare ad un "cambiamento", fatti sui quali spesso la discussione è molto animata (altrimenti non sarebbero temi da "cambiamento"), ma occorre farlo con il tono adeguato altrimenti non si rende il giusto servizio a chi legge. Ah Davide, dimenticavo, concedimi una battuta scherzosa finale per colmare i tuoi dubbi: ebbene, devi sapere che io non credo negli UFO ma nella Fata Turchina si!! Ad maiora
claudio, 27-07-2011 06:27
Premetto che tecnicamente non ho nessuna nozione o scienza per poter analizzare cio' che primordialmente e' stato divulgato in tutte le salse sull' e-cat, ma credo che noi tutti dobbiamo porci una sostanziale domanda che di fatto si avvicini di piu' alla realta' del nostro paese e che di giorno in giorno ci conduce al baratro di una bancarotta non solo economicamente parlando, l'invenzione del dott. Rossi ed il prof. Focardi se mai fosse "reale", ha incontrato delle difficolta' istituzionali oltre che sociali nella sua divulgazione? Se fosse vero produrla, perche' le istituzioni non ne parlano? Le istituzioni si sono mai interessate? Oggi chiunque puo' raccontare situazioni di vita personale fatta di sogni e speranze che portino a una stabilita' della propria vita e familiare, ma nel espressione concreta di tali sogni, tutti coloro che hanno potuto sperimentare lo stato di arretratezza e difficolta' nel quale versa lo stato italiano, hanno visto infrangersi anche l'effettivo risultato dei propri sogni in un mare fatto di promesse e impossibilita' di crescita sociale e culturale. Non parlo di politica perche' non mi ha mai interesato, ma dobbiamo renderci conto che se tale invenzione, di importanza e dimensioni planetarie, sia avvalorata dall'opinione pubblica e scientifica perche' concretamente reale, l'Italia avra' perso l'occasione concreta di poter risolvere parecchi dei problemi che da decine e decine d'anni affliggono soprattutto le classi piu' umili del nostro paese. Dobbiamo riflettere su cio' che in realta' ci vogliono far credere, per essere alla continua ricerca della verita'.
Moreno, 27-07-2011 08:27
I nudi concetti non sono brevettabili in Europa e quando vengono brevettati lo si fa sfruttando un loophole dei regolamenti degli uffici brevetti nazionali. Brevetti simili vanno esplicitamente contro il carattere pubblico della scienza e del sapere. Com'è già stato fatto notare non è il principio di funzionamento o peggio l'idea astratta che si brevettano (a meno che non abbiamo la disgrazia di trovarci negli USA, dove brevettano anche le idee e i software, scendendo nel dettaglio di privatizzare le basi di una disciplina o singoli particolari o intuizioni semplici) ma le loro specifiche implementazioni tecniche. Naturale che il brevetto debba essere dettagliato, o nella definizione legale, o più probabilmente negli allegati. Questo è il principio del brevetto: tutela esclusiva rigida (e non sarei nemmeno d'accordo, fosse per me) in cambio di rinuncia al segreto. Senza l'una non c'è l'altra. Vogliono la botte piena e la moglie ubriaca della security-through-obscurity? Torniamo alle gilde medievali? Peccato, finiscono per fare brevetti di cartapesta, che descrivono tutto e il contrario di tutto, meravigliosi vasi pieni di aria fritta che stanno lì per inerzia ad intimidire in maniera scorretta i concorrenti poco forniti d'assistenza legale e che vengono sputtanati alla prima verifica in tribunale. E' questa l'idea che mi sono fatto da profano, sarò stato duro, di parte, condizionato dalle mie fonti di parte, ma la privatizzazione indiscriminata dell'idea vaga a me sembra una forma di disonestà da combattere.
Marco B., 27-07-2011 08:27
Caro Claudio resto dell'idea che se non viene detto il catalizzatore il brevetto non è innovativo in quanto è copiato da quello di Piantelli (oltre a non funzionare, ma come dici questo è relativo). A me questo blog sembra tutto meno che scientifico visto che hai chiamato in causa terminologie meno epiche (credo ti riferisca ad Elohim che è ebraico antico se non lo sapessi e lo trovi sul Talmud), cmq a questo punto è inutile continuare a discutere (su questo ti do ragione). Restiamo che se tutto sparisse fra un annetto almeno, fammi il piacere, tu come altri che ragionano allo stesso modo, di non chiamare in causa i complotti, ma di farvi un esame di coscenza per la prossima volta. Fammi solo questa cortesia. Se invece si rivelerà una seconda rivoluzione copernicana ben venga. ciao ciao
Davide, 27-07-2011 09:27
Forse stiamo spostando troppo la discussione. Rimaniamo sui fatti: Il Sig. Rossi, laureato in filosofia e già truffatore negli anni '70, dichiara di essere riuscito in pochi mesi, dove scienziati nucleari hanno fallito per anni. Ad oggi nessun osservatore esterno è riuscito ad effettuare rilevazioni indipendenti per verificare che la macchina funzioni veramente. Le rilevazioni sull'energia erogata sono state fatte solo dal sig. Rossi. Il Sig. Rossi mette quindi in commercio una macchina che, ad oggi, tutti vorremmo dal profondo del nostro cuore funzionasse, ma nessuno può essere veramente sicuro che non sia una (anzi un'altra) truffa. Mi pongo quindi delle domande: - Perchè il Sig. Rossi non ha lasciato eseguire delle rilevazioni indipendenti? - Come può il sig. Rossi (filosofo) aver concepito una macchina che non ha funzionato nemmeno a degli ingegneri nucleari?
Tommaso, 28-07-2011 07:28
Tommaso, concordo con te, perfetto, allora atteniamoci ai fatti. Prima affermazione. Rossi è un truffatore degli anni '70. Direi che questa è una calunnia poiché Rossi è stato assolto in sede processuale. L'unica condanna è quella legata al fallimento delle sue società (fallimento forzato dalle accuse poi nella realtà risultate infondate) e quindi al pagamento delle relative imposte all'Agenzia delle Entrate. Verifica le carte e attieniti quindi ai fatti. Rossi è laureato in filosofia. E se fosse? Il fatto di essere filosofo è considerato un limite? Ad ogni modo per quanto riguarda la filosofia e sul suo legame con la scienza ti consiglio di leggere i trattati di Karl Popper sull'epistemologia, ossia la filosofia della scienza. Seconda affermazione. Tutti gli scienziati nucleari hanno fallito per anni. FALSO. Questi fenomeni di trasmutazione nucleare a bassa energia erano conosciuti già dagli anni '50 (studi di Arata). Hai mai sentito parlare di Preparata, F. Celani, B. Ahern, Y. Srivastava, A. Widom, ...? Inoltre il Prof. Piantelli sta ora realizzando un dispositivo simile a quello di Rossi attraverso una sua società (Nichenergy) e lo sta brevettando; probabilmente anche l'Università di Siena sta collaborando con Piantelli (da verificare). Terza affermazione Nessun osservatore esterno è riuscito ad effettuare rilevazioni indipendenti per verificare che la macchina funzioni veramente. VERO IN PARTE. Alcune prove pubbliche ci sono state ma queste non possono in realtà essere considerate esaustive. La novità è invece che è stato firmato un contratto tra Rossi e l'Università di Bologna (informazione pubblica fornita dalla UNIBO) per effettuare un set di test "INDIPENDENTI" sul dispositivo. Per cui le istituzioni pubbliche si sono mosse in modo ufficiale anche se in modalità "privata". Quarta affermazione Rossi mette in commercio un dispositivo che non si sa se funziona o è una truffa. VERO, non si sa pubblicamente se funziona ma immagina per un istante di metterti nei panni di Rossi e di voler truffare il mondo. Come faresti? Credi che realmente Rossi potrebbe ottenere vantaggi economici con un dispositivo che palesemente NON funziona? Mi potresti spiegare il meccanismo che consente a Rossi di guadagnare e farla franca vendendo patacche? Il mondo intero gli è addosso in attesa dell'E-CAT e pensi davvero che qualcuno potrà acquistare questi dispositivi senza prima verificarne il funzionamento? Credi davvero che gli investitori siano così sprovveduti e possano scommettere milioni di dollari su qualcosa che nessuno sa se funziona? Io penso ragionevole che come minimo gli investitori avranno richiesto test indipendenti (nel chiuso dei loro laboratori) per valutare che cosa avevano in mano prima di impegnare milioni di euro, non ti pare? Credi che queste considerazioni non siano ragionevoli? A tutti coloro che immaginano che ci sia una truffa dietro l'E-CAT chiedo di circostanziare chiaramente i propri sospetti con alcuni esempi che stiano logicamente in piedi per capire come Rossi potrebbe architettare una truffa a livello planetario per trarne vantaggio, grazie: così impariamo come fare! Per quanto concerne le tue domande provo a darti alcune possibili risposte. D: Perché Rossi non ha consentito l'esecuzione di test pubblici indipendenti? Posso pensare che forse ci siano dei timori legati a potenziali rischi di furto dell'invenzione. Ad ogni modo perché non glielo chiedi direttamente nel sito "http://www.journal-of-nuclear-physics.com/"? D:Come può un filosofo aver inventato un dispositivo che non è riuscito neppure ad ingegneri nucleari? Ti rispondo con un'altra domanda. Come ha potuto il noto rivoluzionario liberale Antonio Meucci, amico di G. Garibaldi, che nella vita ha fatto di tutto dal doganiere, al meccanico teatrale, al produttore di candele ad inventare il telefono? Infatti, questa domanda, assolutamente maligna ed insinuante, è stata spesso utilizzata dai suoi detrattori per screditarlo per più di un secolo; questo ha portato ad una "disinformazione" così diffusa e radicata che ancora oggi, infatti, dopo che è stata attribuita ufficialmente a Meucci la paternità dell'invenzione, se chiedi ad un americano chi è stato ad inventare il telefono ti risponde: "Graham Bell"! Ad maiora
claudio, 29-07-2011 09:29
Ecco l'altra truffa dell'amicone Rossi. La Leonardo Technologies Inc. (LTI) negli Stati Uniti era un'altra ditta fondata di Rossi con sede attuale a Bedford nello New Hampshire. Fu venduta da Rossi alla fine degli anni 90. Questa ditta offre elementi termoelettrici con valori d'efficienza da definire "Emiracolosi". Gli elementi sfruttano l'effetto Seebeck (vedi anche effetto Peltier), generando energia elettrica in presenza di un gradiente di temperatura. Le tensioni generate sono bassissime (dell'ordine dei millivolt), ma tensioni più elevate possono essere ottenute grazie ad una messa in serie di tali elementi. Però, per diverse ragioni, i rendimenti pratici di tali elementi sono bassi. Si riesce attualmente a ottenere solo 2 o 4 per cento di rendimento. Per questo motivo, tali elementi sono solo in uso nel settore militare o in satelliti, in situazioni dunque dove i costi sono secondari e dove non esiste un'alternativa (es: "batteria al plutonio").Per un uso commerciale ed industriale un rendimento del 15% o più sarebbe indispensabile. Ed è proprio questo che voleva realizzare la LTI di New Hampshire. Rossi aveva inventato un elemento termoelettrico a base di semiconduttori con un rendimento del 20%. Inoltre veniva asserito che la LTI sarebbe in grado di realizzare generatori termoelettrici composti da numerosi tali elementi e con elevate potenze. Rossi parlava di parecchi kW di potenza. Un certo modello di generatore di quel tipo avrebbe dovuto erogare un ampere a una tensione di cento Volt (100 W). Per lo sviluppo dei generatori collaborò anche l'Università dello New Hampshire. Il dipartimento della difesa americana (DoD) era interessato e incaricò la ditta CTC (Johnstown, PA) di valutare i prodotti della LTI. La perizia della CTC venne poi pubblicata dal Dod [54] Nella perizia venne messo in evidenza che la maggior parte degli elementi termoelettrici non era funzionante; di 27 elementi solo 8 funzionavano. Invece di produrre da 800 a 1000 W, il generatore esaminato produceva soltanto un Watt. Altri elementi inviati successivamente erano funzionanti, ma non avevano rendimenti superiori ad altri prodotti sul mercato. Inoltre date un occhio qui e andate a leggere i documenti in inglese linkati così ci sta un po' di scienza seria e romanzata.
Davide, 30-07-2011 03:30
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8691 dimenticato il link. Sorry.
Davide, 30-07-2011 09:30
Incredibile... Davide hai fatto il cut and paste da Esowatch!!!! Lo sai che non si dovrebbero riportare documenti o stralci di articoli senza prima citarne la fonte? Una volta si chiamava BIBLIOGRAFIA! Hai controllato l'attendibilità delle tue fonti? Chi è che scrive su Esowatch...?...può essere considerato indipendente oppure interessato a demolire la figura di Rossi? La risposta a queste domande credo che tu la dovresti dare altrimenti ciò che dici è da considerare una tua opinione e quindi una delle tante chiacchiere da bar. Queste cose al KGB, ai tempi della guerra fredda, la chiamavano "Disinformatia"... una vera genialata e funzionava davvero, te lo assicuro! Ad maiora
claudio, 30-07-2011 11:30
oh scusami certo che esowatch tanto è vero che avevo detto che era in rete. Onestamente non so quale sia la loro fonte, ma il fatto che il tizio sia un millantatore è palese: si fa chiamare ingegnere e non lo è. In molti articoli di questi blog complottisti gli danno pure del fisico ahahahah. Cmq leggi Aspo e soprattutto i documenti linkati in quella lettera che sono scientifici e non fatti da un blog che si chiama 22passid'amore ma dai!!!!
davide, 31-07-2011 02:31
Claudio poi tu che sei un convinto sostenitore di sto tizio quali sono le fonti serie e non da articoli pseudoscientifici sui quali credere? Sui quali pensare che Rossi non si un truffatore ma un genio incompreso? Non saranno mica le info sul suo sito vero? ahahahah sta cosa comincia a farmi sorridere forte e credo anche altri che hanno buon senso.
Davide, 31-07-2011 02:31
Oddio Rossi non fa più gli Ecats in Grecia perché non gli volevano dare i soldi....ma che sta succedendo, scricchiola qualcosa? :) (tutto previsto come pensa qualcuno...ma attenti quel qualcuno è un complottistaaaaaa) ahahaha
Davide, 09-08-2011 06:09

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