I reali d'Inghilterra e l'oppio dei popoli

La favola del matrimonio tra Meghan e Harry d'Inghilterra ha stregato milioni di persone, incollate alle tv e sognanti nello sfogliare i rotocalchi con le fotografie di un mondo distante anni luce. Ci sveglieremo mai?

I reali d'Inghilterra e l'oppio dei popoli

Libri, rotocalchi, riviste di ogni tipo ci hanno raccontato ogni dettaglio sul matrimonio tra Meghan e Harry, nozze regali dell'Inghilterra ancora "sovrana". E a seguire l'evento su tv e giornali sono state soprattutto persone lontane anni luce dagli standard di quei reali che mai potranno raggiungere. I regnanti sono i più seguiti tra i personaggi famosi e, complice la lingua e l’egemonia della cultura inglese su qualsiasi cosa succeda nel mondo, siamo bombardati da questo evento. Tantissimi soldi sono stati spesi per organizzare il matrimonio e per seguirlo, sia come media che come pubblico. Soldi che avrebbero potuto essere utilizzati per cause ben più nobili, nel vero senso della parola, piuttosto che per queste autentiche stupidaggini.

Ci è stato raccontato ogni minimo dettaglio per uno sposalizio di due persone che sono state elevate a gradi superiori senza alcun motivo razionale. Matrimoni che poi si risolveranno in tradimenti e divorzi a profusione e anche su quelli si ricameranno innumerevoli storie. I figli (poverini) di queste unioni vivranno in prigioni dorate, dove verrà registrato e inoltrato al pubblico ogni loro singolo respiro e battito di ciglia. Ci si appassiona per queste persone nobili che niente hanno fatto o fanno di positivo nella loro vita, se non sperperare soldi e diventare icone di vite fasulle e completamente priva di senso.

Cosa fanno infatti di positivo o virtuoso i regnanti? Nulla; vivono nello sfarzo, nella ricchezza più assurda e nello spreco, alla faccia di un mondo in miseria e disperazione. Questa gente che in tanti guardano con ammirazione e trepidazione ha comportamenti ridicoli e vestiti bizzarri, al cui confronto un punk è persona sobria ed elegante. A differenza dei punk però, pagano i loro vestiti migliaia di euro, quindi il punk è assai più intelligente di questi manichini.  Ma se sei ricco puoi permetterti qualsiasi cosa e di indossare anche costumi da carnevale e va sempre bene, se sei invece una persona normale, ogni atteggiamento o indumento fuori dalla norma, diventa fonte di sospetto o biasimo. Addirittura mancanza di rispetto se non ti adegui al dress code di questo o quell’ambiente.  Ma a nessun dress code o regola deve sottostare il ricco, il potente che grazie ai suoi soldi e alla sua influenza fa come gli pare.

Il famoso popolo che un tempo doveva, o avrebbe dovuto, liberarsi dalle catene, assiste e applaude agli spettacoli dei ricchi. Ma perché tanto sèguito e interesse per persone così negative? Oltre a un bombardamento mediatico difficile da schivare, molti si interessano alle gesta dei “famosi” probabilmente perché la loro vita è così vuota, priva di spessore, di cultura, di contenuti che alla fine si accontentano di qualsiasi cosa non importa quanto povera e banale; l’importante è che sia fenomeno di massa. E nei giorni in cui si massacrano palestinesi che manifestano e negli Stati Uniti l’ennesimo pazzo apre il fuoco contro degli studenti facendo una strage, la notizia più importante è di sicuro il vestito degli sposi.  Se questo è giornalismo o informazione, vuol dire che non esiste più né il giornalismo, né l’informazione.

I ricchi e i potenti sanno come mantenere buoni i sudditi, gli basta poco, televisione, gossip, regnanti, consumi, giochi d’azzardo e il cloroformio funziona sempre e non avranno mai nulla di cui preoccuparsi.

Speriamo di evolvere, prima che sia troppo tardi.

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Commenti

Lo confesso, ho guardato il matrimonio di Harry e Meghan, e non mi sento nè scema nè in colpa. Ai tempi ho guardato anche quello di Diana e poi di Kate e William. Mi sono divertita come se avessi visto una commedia in tv, solo che era reale, è per forza un male? Non mi sono interessata ai bombardamenti e alle stragi ma nemmeno per questo avverto sensi di colpa. Semplicemente, da persona sensibile, non posso farmi carico di tutte le brutture del mondo. Ho bisogno di positività, di armonia e bellezza, di favole a lieto fine. E penso che questo sia il sentimento prevalente di chi ha guardato il royal wedding. Un'ora di stacco e poi sono tornata ai miei problemi quotidiani, tanti e complessi, che non si sono mossi di un millimetro ma li ho affrontati con animo più leggero. La vita dorata dei vip non mi appassiona, non seguo il gossip né i programmi tv che ci sguazzano, meglio un bel film. È dunque cosa c'è da demonizzare? Non cambierò certo io le cose, né quelle inglesi né quelle palestinesi, quindi evitiamo di fare i Robespierre, che la ghigliottina non ha mai portato da nessuna parte.
Patrizia Peletti, 23-05-2018 11:23
Lo spreco e lo sfarzo in spregio a gente che lotta fra miseria e disperazione a me sembra una cosa aberrante ma se a lei la rilassa, non sarò certo io a farle cambiare idea. Lei però parla a vanvera dato che io non ho mai citato la ghigliottina e mai la citerei. Ognuno poi è libero di seguire e sognare quello che gli pare, a me piacciono storie a lieto fine diverse dalle sue, dove ci sono persone che hanno veramente bisogno e stanno in condizioni tragiche, non questi squallidi pupazzi ricchi sfondati vestiti come idioti in cui io vedo l'esatto contrario di armonia, bellezza e tantmeno positività. Non tutti accettano tutto senza dire niente come se anche la follia di sprecare soldi alla faccia di chi sta male e non ha niente, fosse del tutto normale. Io invece a differenza di lei penso che ognuno può cambiare le cose e può fare tantissimo, ovunque sia e in qualsiasi contesto e questo aumenta le possibilità di una cambiamento complessivo. Paolo Ermani
Paolo Ermani, 23-05-2018 10:23

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