L'Italia ha davvero bisogno della Fiat?

Continuare a comprare automobili, sebbene l'Italia sia già un immenso garage. Questo l'invito che viene insistentemente rivolto ai consumatori per superare la crisi della Fiat. "Ma quali vantaggi reali offre al Paese l'azienda torinese? E, più in generale, perché per fare lavorare le persone dobbiamo produrre merci superflue e nocive per l’ambiente e le persone stesse?" Se lo chiede Paolo Ermani, presidente Paea, in questo provocatorio editoriale.

L'Italia ha davvero bisogno della Fiat?
Gran dibattito sulla crisi della Fiat, orgoglio e vanto italiano. Affinché la Fiat non chiuda o non trasferisca i suoi santuari fuori dall’Italia, si dovrebbe continuare a comprare automobili a ritmo vertiginoso; e già siamo ai vertici mondiali come automobili procapite con seicento auto ogni mille abitanti. Se domani per assurdo si vietasse di acquistare automobili nuove, con il solo usato che c’è a disposizione potremmo andare avanti per i prossimi decenni tranquillamente. Siamo già un immenso garage, ci sono più veicoli a motore che persone con la patente, fino a dove vogliamo arrivare per far piacere a Marchionne e ai suoi amici? Un mercato così saturo non può che entrare in crisi ma nonostante ciò ci dicono che dobbiamo continuare a comprare automobili e ovunque ci martellano con pubblicità di automobili nuove e scintillanti che sprintano solitarie su paesaggi incantati e deserti, quando recentemente si è dimostrato che a causa del perenne traffico dantesco, la velocità media di un’automobile è quella delle carrozze a cavallo del ‘700. Simpatico questo paragone, tra l’altro questa è proprio una delle critiche che vengono rivolte a chi parla di riduzione dei consumi e gli si dice (spesso schiumanti di rabbia) che se riducessimo i consumi ritorneremmo alle carrozze a cavallo, appunto. Ci siamo già tornati grazie proprio alla modernità, vanto del nostro sistema. Continuando così, sempre grazie alla modernità, è inevitabile il ritorno all’età della pietra. Ma volendo anche trovare qualcosa di positivo, cosa sta facendo la Fiat di sensato? Vuole chiudere il suo unico stabilimento che costruisce mezzi per il trasporto pubblico, la Irisbus di Avellino. Non riprende nemmeno per sogno la possibilità di produrre sistemi di microcogenerazione da lei stessa sviluppati addirittura negli anni settanta. Non punta su automobili che abbiano bassissimi consumi, anzi fa il contrario, produce assurdi cassoni succhiacarburanti come la Freemont. Ci continua a propinare auto di mezzo secolo fa come la 500, e meno male che siamo moderni. A tutto ciò aggiungiamo la sua proverbiale capacità di sfruttare e ricattare contrattualmente i lavoratori. Parlare poi di un qualche suo impegno per l’ambiente è utopia pura dato che produce pervicacemente auto con motori di derivazione ottocentesca. Una industria del genere quali vantaggi reali dà al paese? Non ci resta che sperare che emigri in massa al più presto negli USA o dove vuole. Orrore! Scandalo! Follia! E come faranno tutti i poveri operai e lavoratori della Fiat? Come faranno i mitici e combattivi operai della Fiom? Qualcuno mi spieghi perché per fare lavorare le persone dobbiamo produrre merci superflue (visto che le automobili non sappiamo più dove metterle) e nocive per l’ambiente e le persone stesse. E questo quando ci sarebbero alternative a portata di mano da poter realizzare subito. Il futuro non è la Fiat, il futuro sono semmai altre imprese lungimiranti e serie che decideranno di produrre merci che tengono in reale considerazione lavoratori, persone e ambiente. Imprese in cui ha anche senso lavorare. Più noi con il nostro lavoro sorreggeremo dei dinosauri e più la possibilità di un cambiamento sarà lontana. Lasciamoli quindi andare ad estinguersi nei loro luoghi deputati. Mezzi di trasporto pubblici di tutti i tipi, car sharing, car pooling, biciclette normali ed elettriche, auto elettriche, pattini, monopattini, politiche per l'andare a piedi, questi sono i settori da sviluppare e in questi settori c’è tanto da lavorare, così tanto che non ci basterebbero tutte le persone che oggi lavorano per il dinosauro Fiat. Marchionne non ci arriverà mai, il sindacato ci arriverà prima o poi?

Commenti

Riduttivo e superficiale. Qualsiasi altra azienda che produce veicoli a combustione potrebbe entrare a far parte di questa analisi corretta solo in parte e faziosa poiché ad esempio si parla dei freemont (effettivamente un cassone), ma non dei motori twinair prodotti da fiat e con le più basse emissioni al mondo. Purtroppo sig. Ermani alle persone che perderebbero il lavoro ci deve pensare a meno che non possa lei offrire vitto e alloggio ai migliaia di disoccupati che si andrebbero a creare. Servono politiche di governo ed europee che finanzino la ricerca e la riconversione degli stabilimenti per produrre mezzi a basso impatto ambientale, biciclette e tutto ciò che potrebbe rimettere in moto un economia volta alla tutela dell'ambiente. Questo è impensabile in un paese come il nostro quindi per cortesia metta poco sale nella pastasciutta, a presto.
Misciu, 09-07-2012 01:09
Scusate e la Panda ve la siete dimenticata? La piu venduta della Categoria e costruita in Italia
Michele, 09-07-2012 03:09
Sarebbe stato un ottimo articolo, peccato che l'ignoranza dell'autore in materia di auto ne vanifichi l'autorevolezza. Si sa che la 500 (è un'auto completamente nuova) e risponde a precise logiche di marketing come la nuova mini, il nuovo maggiolone vw ecc. Riguardo ai motori FIAT che sono tra i più diffusi al mondo e montati anche su auto tedesche e giapponesi, sono moderni affidabili e consumano davvero poco. Per non parlare dei motori a metano in cui Fiat è leader in Europa.
Marco Ducci, 09-07-2012 03:09
messa così è un po' troppo facile... in Italia ci sono ancora tante tante aziende che lavorano nell'indotto Fiat, migliaia e migliaia di posti di lavoro. Lasciare che la Fiat chiuda e basta vorrebbe dire mettere in mezzo alla strada - come già sta facendo - moltissime famiglie. La transizione dovrebbe essere fatta con l'aiuto di uno Stato serio, la transizione dovrebbe essere aiutata dalla politica. E visto come si sta comportando minchionne, la Fiat andrebbe nazionalizzata subito. Dopodichè partire subito con un piano indistriale totalmente innovativo appoggiato dalle decisioni politiche (vedasi dei piani di mobilità pubblica come si deve). Per come siamo messi, sia politicamente che economicamente, è pura utopia. I melchiorre della situazione continueranno a cercare il massimo profitto al minor costo a scapito dell'ambiente, delle persone e del loro stesso futuro aziendale (tanto è stramiliardario già adesso).
Noel, 09-07-2012 04:09
L a Fiat come tutte le aziende piccole e grandi hanno abituato la collettività a diperndere da loro ,per il lavoro essenzialmente ,ma anche per i beni di consumo che il ritmo infernale della vita moderna ci induce ad assumere e a consumare.Prendiamo il settore auto.E' innegabile che l'Italia per il rapporto abitanti auto in circolazione sia diventata un mega garage e quindi la ulteriore produzione ci danneggia. Tuttavia chi può fare capire tutto ciò agli operai di Termini Imerese che sia giusto che lo stabilimento Fiat termitano sia chiuso alla produzione? Come minimo quelli così disperati come sono per la perdita dell'occupazione ti sparano. La triste realà è che ormai siè creato un meccanismo talmente infernale tra dipendenze e necessità di produrre anche il dannoso e nocivo pur di salvaguardare il livello occupazionale per cui non si capisce bene come fare per rispettare i limi per separare l'utile dal danno. A mio parere la società moderna si ritrova di fronte ad un mostruoso dilemma.Se da una parte sarebbe giusto e assennato dismettere delle attività nocive per la salute della gente o addirittura inutili il rovescio della medaglia è denso di insidie e carico di pericolo, perchè cessare una qualsovoglia attività significa disoccupazione e ridurre sul lastrico tanti lavoratori.Soluzione riciclarsi e riconvertirsi ad altre attività produttive più consone ai tempi e ai bisogni moderni al fine di salvare capra e cavoli.
turiddu, 09-07-2012 05:09
non credo che la gente comprerebbe i monopattini o le biciclette in misura superiore a quello che gia` sta facendo adesso, e viceversa le auto le comprano e le compreranno sempre. La verita` e che forse dovremmo comprare piu` auto italiane invece di comprare porcate di auto coreane, cinesi, a volte anche francesi e tedesche che dopo 5 anni sono gia` rottamate per scarsa qualita` del prodotto o per prezzi troppo alti dei ricambi, certamente rinnovare il parco auto italiano servirebbe e allora visto che a Monti piace tanto tassare metta una supertassa in base all`inquinamento che produce il veicolo, ad esempio una mercedes del 1980 dovrebbe pagare un superbollo di 1000 euro, chi inquina deve pagare di piu`
mario, 09-07-2012 08:09
Dal sito del Fatto Quotidiano apprendiamo oggi che, in cambio dei soliti insulti di Marchionne, l'Italia dona alla Fiat 31 linee di finanziamento per 30 milioni di euro, forse spendibili in altro modo...
Igor Giussani, 09-07-2012 09:09
l'auto è un prodotto da archeologia industriale.vada pure all'estero la fiat con i suoi prodotti di scarsa qualità.e noi in italia smettiamola col mito motoristico (formula uno,ferrari,moto gp,guida sportiva ecc).se si deve puntare al tecnologicamente nuovo ed a basso impatto ambientale la religione della velocità su strada deve essere abbandonata.che kakkio significa da zero a cento in...oppure velocità massima 220 km ora?ma dove kakkio li vai a fare?dite a marpionne ,visto che è in partenza ,di portarsi via anche i vari elkan.
gigi, 10-07-2012 07:10
molti commentatori non hanno capito che la Fiat tanto se ne andrà comunque. La mia differenza di pensiero, rispetto a quanto scrive l'autore, è che bisogna guidare una riconversione delle aziende e questo si potrebbe fare solo con una politica seria e improntata sulla decrescita e la tutela dell'ambiente. Purtroppo stiamo andando in direzione opposta. Se poi pensate che coi twinair (che nessuno sta acquistando causa prezzo alto e produzione polacca tra l'altro) risolveremo i problemi allora stiamo freschi
Noel, 10-07-2012 05:10
Veramente Noel sei disinformato, quasi tutti i motori fiat sono fatti in Italia e anzi perfino quelli venduti per conto di opel e altre marche sono sempre costruiti in Italia, se proprio dobbiamo dare un`informazione completa addirittura dovresti sapere che gli impianti di inizione bosh per quasi tutti i motori diesel costruiti nel mondo sono fatti nello stabilimento di Bari, e sai perche` sono fatti a Bari? Perche` il brevetto era Fiat e la scoperta scientifica fu fatta proprio in quella citta`. Onore poi alla Bosh che la commercializzato in tutto il mondo automobilistico pagando ovviamente molto lautamente la Fiat per la cessione del brevetto. Inoltre anche i motori destinati agli stati uniti utlizzano molto componenti proveniente dall`Italia. Riguardo il fatto che la Fiat vuole abbandonare l`Italia a me non risulta, dove lo hai letto? La fiat ha come obbiettivo quello di diventare uno dei primi costruttori mondiali di autovetture e camion per cui perche` dovrebbe abbandonare l`Italia dove ha una discreta produzione automobilistica? Al massimo se continua cosi` la crisi molte auto saranno prodotte in Italia e vendute all`estero, sempre se i nostri politici non distruggano ancora di piu` la nostra economia e a quel punto anche noi cittadini italiani emigreremo.
mario, 11-07-2012 02:11
Basta comprare auto ... mettetevi l' anima in pace ... la crisi economica sarà tale che dovremo camminare tutti a piedi perchè Monti metterà il bollo e assicurazione pure sulle biciclette ..... benzinai-lavoratori Fiat-meccanici-gommisti-carrozzieri la vostra fine sarà la disoccupazione
Gianni, 12-07-2012 11:12
mario, io lavoro nel settore. Fiat produce il twinair in Polonia, non venire a raccontare ste favolette proprio a me, grazie.
Noel, 31-07-2012 05:31

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