Il Lago di Como

Paolo Merlini, il nostro esperto di vie traverse, ci accompagna alla scoperta del servizio pubblico di navigazione di linea sul lago di Como.

Il Lago di Como
“Di questi tempi, in cui l''avere' sembra messo in forse dalla crisi, l'aver accumulato discrete quantità di 'essere' è di tiepido conforto per quanti vorranno continuare a fare le cose che amano di più, anche se le riserve si sono assottigliate. Adesso penso che un po' di ragione ce l'avesse quel tale che diceva: 'Beato l'uomo i cui piaceri non costano!'. Chi va piano consuma poco, danneggia di meno e, se osserva, impara molto”. Emilio Rigatti, Confini Blu Un’afosa notte di agosto, Milano, vista dall’autostazione di Lampugnano sembra un sobborgo di Detroit. Il quartiere è deserto come in una scena di The Day After. Ho la sensazione che tutti tranne me siano già partiti per le vacanze. Reduce da un giro in Lombardia, prenderò il bus notturno per tornare a casa. Sempre siano lodate le Autolinee Baltour che quotidianamente collegano la nostra lunga nazione. In tasca ho un biglietto Milano – Porto d’Ascoli: partenza alle 00.01 ed arrivo alle 6.15, costo 42 euro. L’autostazione è ben illuminata e presidiata all’apparenza solo da un barbone che, sospettoso, mi osserva da lontano. Anch’io lo scruto di sottecchi. Dalle movenze sicure che lo fanno somigliare al dj resident di una discoteca di Ibiza, si capisce che è il Ras della stazione. Attraverso in diagonale il piazzale delle corriere, mi sbraco su una (quasi comoda) panchina e pazientemente aspetto. Un sorso d’acqua e poi ricordo che in fondo allo zaino c’è ancora un pizzico di tabacco. Prendo una cartina e mi confeziono una sigaretta. Inevitabilmente i miei segnali di fumo attirano il clochard che prende coraggio e si avvicina. Con fare risoluto mi fa: “C’hai una siga pure per me?” Rabbrividisco al solo pensiero delle sue dita sudice che frugano nella busta del tabacco e allora, senza dire una parola, con nonchalance, gli rollo una bella sigaretta con tanto di filtro e lo faccio accendere. Educatamente si mette sottovento così che io non debba sopportare i suoi afrori mefitici. Fumiamo lentamente, lui in piedi ed io seduto. Passa una volante della polizia. L’agente alla guida mi butta un occhio e poi tira dritto. Il barbone saluta il poliziotto e poi mi fa: “Vado che c’ho da fare. Mi raccomando, non lasciare tutta la roba fuori dal frigo!”. Che avrà voluto dire? Ancora adesso me lo domando. Diciamocelo una volta per tutte, d’estate andare al lago è bello! Sì ma nelle Marche non ci sono laghi navigabili (mi pare), quindi sono in Lombardia perché ho fatto delle esplorazioni lacustri grazie ai collegamenti di linea della Navigazione Laghi. La ditta in oggetto gestisce la navigazione sul Lago Maggiore, sul Lago di Garda e sul Lago di Como. Scendendo da Chiavenna, mi sono fermato a Colico, da dove, col treno ho raggiunto la vicina Bellano. Volendo andare a Como in traghetto, non ho fatto altro che chiamare il numero verde della Navigazione Laghi: 800-551801 per avere gli orari e alle 15.15 mi sono imbarcato sulla motonave. Il biglietto è costato 11 euro e 60 cents e vi giuro che per le successive tre ore mi sono goduto il lago comodamente seduto a poppa a guardare, come in un documentario, le spiagge e le tante località turistiche sfilare sotto i miei occhi. Immaginate colline verdi con alberghi incastonati e barche a vela che virano lentamente in una giornata dove il caldo è attenuato dal vento fresco. Il traghetto delle 15.15 (a differenza dei servizi veloci in aliscafo) fa quasi tutte le fermate con decine di attracchi veloci per poi salpare lentamente verso il centro del lago. Quanto è rilassante questo dolce far niente lacustre? Sono felice. Lascio che i miei pensieri se ne vadano alla deriva e ogni tanto raccolgo appunti per te amato lettore. A Como l’approdo è alla base della Funicolare Como-Brunate un monumento al Trasporto Pubblico Locale: “Nella prima metà del '800 inizia il servizio sul lago con una flotta di piroscafi a motore; nella seconda metà dello stesso secolo viene aperta la galleria ferroviaria del S. Gottardo e Como è così collegata da un lato con Milano e dall'altro con Lucerna. Nel 1894 si inaugura la Funicolare Como-Brunate, simbolo dello sviluppo dei trasporti pubblici di quel periodo, quando ogni centro della provincia era collegato con il comune capoluogo da una serie di linee di pubblico trasporto. Era il periodo dello sviluppo industriale e dell'inizio di quello che sarebbe diventato il 'Turismo di massa'. Nel 1911 viene cambiata la trazione che da vapore diventa elettrica”. Sarei voluto andare al Faro Voltiano di Brunate ma mi aspettava il treno delle Trenord. La bella stazione capolinea è a due passi dall’attracco. Il mio treno delle 19.15 era comodo, pulito e climatizzato. 4 euro e 50 cents il costo della corsa con arrivo alla gare di Cadorna alle 20.22. Mentre finisco questi appunti arriva il bus della Baltour. Salgo a bordo e il secondo autista fornisce tutti i passeggeri di un kit di accoglienza composto da una bottiglia d’acqua, una salviettina umidificata e una merendina (vi giuro buonissima). Partiamo proprio mentre due eleganti senegalesi, seduti vicino a me al di là del corridoio centrale, ricevono telefonicamente quella che sembra una solenne benedizione. A turno, cellulare all’orecchio, salmodiano nel loro idioma mentre con la mano sinistra si toccano ripetutamente la fronte. Sembra che rispondano ad una serie di invocazioni con qualcosa che suona come un nostrano ora pro nobis. Chissà quale sarà la meta del loro viaggio.

Lascia un commento


Per lasciare un commento, registrati o effettua il login.