Passiamo troppo tempo allo Smartphone: parola di Tim Cook capo della Apple che li produce

Ve lo immaginate Marchionne affermare che si va troppo in automobile? O che Steve Easterbrook CEO di Mc Donald’s dica di non mangiare cibo spazzatura? Bene, il capo della Apple, che ha inventato gli Smartphone, azienda culto considerata la più innovativa rispetto alla tecnologia dei telefoni portatili, è preoccupato per il troppo uso dei sui prodotti...

Passiamo troppo tempo allo Smartphone: parola di Tim Cook capo della Apple che li produce

Timothy Donald Cook, oltre a dire che si sta troppo al cellulare, si è espresso in questo modo: "Noi vogliamo che le persone siano spinte dai loro telefoni a fare cose che non potrebbero fare altrimenti. Ma se passi tutto il tuo tempo sul telefono, vuol dire che lo stai sprecando". 

Incredibile, lo ha detto proprio lui! Leggerà forse i nostri libri o il nostro giornale? E per contrastare questo fenomeno, la Apple ha sviluppato la funzione Screen Time che indica quanto tempo si passa sui loro dispositivi quindi il tempo trascorso su ogni singola app, il numero delle notifiche ricevute e quante volte si prende in mano telefono e Ipad. Esattamente come la pubblicità sulle sigarette che avvertono di tutti i mali del mondo ma ugualmente la gente se ne frega e continua a fumare.

L’affermazione di Cook è sensazionale perché, nonostante viva della vendita del suo prodotto, ne fa sostanzialmente una pubblicità negativa e ammette che qualcosa sta andando storto. Questa è una ulteriore conferma che arriva da un testimone d’eccezione, uno che non può essere tacciato di essere un anti tecnologico, un luddista.

Tim Cook ci dice che questa tecnologia è così invasiva e persuasiva che non si riesce più a controllare, se le persone ormai in massa sono diventate degli zombie attaccate sempre più tempo al proprio cellulare a cercare chissà cosa mentre la vita gli scorre davanti e loro nemmeno se ne accorgono. La guida osannata a capo della ditta presa a modello da tutto il mondo per la sua creatività e le sue soluzioni geniali, si accorge che il giocattolino meraviglioso nelle mani di milioni di persone dovrebbe essere usato soprattutto per cose che non si potrebbero fare altrimenti. Questa affermazione vorrebbe forse dire che un telefono portatile sarebbe effettivamente utile per urgenze o per le persone che fanno mestieri o attività  in cui la rintracciabilità è indispensabile ma forse per tutto il resto se ne potrebbe fare tranquillamente a meno? E in effetti fino a venticinque anni fa, il telefono cellulare non ce lo aveva nessuno e il mondo non è mai sprofondato né mai si è fermato.

Inoltre la dipendenza dal cellulare comporta tutta una serie di deficit assai preoccupanti, perdita di concentrazione, perdita di memoria, panico in mancanza di esso, oltre agli effetti nocivi sulla salute ma di quello, in quanto a cavie consapevoli quali siamo della società moderna, ci importa poco o nulla. Se il padrone del giocattolino dice una cosa del genere c’è davvero da preoccuparsi , visto che queste persone hanno il solo obiettivo di guadagnare e non fanno altro che magnificare le proprie invenzioni.

Di fronte all’affermazione di Cook viene da pensare a chi dice che la tecnologia di per sé è neutra, dipende dall’uso che se ne fa. Ogni volta che viene fuori questa frase mi vengono in mente le armi nucleari o comunque di distruzione di massa.  Come si fa a dire che queste tecnologie di per sé non sono buone o cattive dipende da come le usi. Ma che significa? Nel senso se le lanci da un aereo, da una base a terra, se le lanci da una nave? Comunque sia, quale è l’uso positivo di una tecnologia del genere e dove sta il suo essere neutro? E’ evidente che nessuna tecnologia è neutra e prima di diffonderla  bisognerebbe quanto meno fare delle valutazioni  su quali siano gli aspetti positivi o negativi della stessa. 

Quello che avviene con cellulari sempre più sofisticati e potenti è la chiara dimostrazione che gli effetti negativi  non sono in alcun modo valutati e semmai solo quando un prodotto è ormai di massa quindi non è più arrestabile, ci si accorge che qualcosa non va. Esattamente come per le sigarette dove anche se ci metti frasi e foto raccapriccianti in copertina, la dipendenza è così forte che la gente non dà alcuna importanza agli avvertimenti. La tecnologia non solo non è mai neutra ma ci sono tecnologie sofisticatissime pensate per innescare dei meccanismi nelle persone così persuasivi che superano la nostra capacità di controllo e rendono la gente dipendente. Inoltre affermare che non è mai colpa della tecnologia ma delle persone è come ammettere che siamo una massa di deficienti che non sappiamo controllare nulla.

Per dimostrare ulteriormente che la tecnologia non è mai neutra, basta prendere ad esempio la televisione che ha in sé dei meccanismi ipnotici e subliminali. Il capolavoro attualissimo di Jerry Mander scritto nel 1977 “Quattro argomenti per eliminare la televisione”, chiariva perfettamente già all’epoca i meccanismi che rapivano l’attenzione delle persone creando una sorta di ipnosi e dipendenza. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, un intero mondo manipolato da questo mezzo che serve a vendere merci e a propagandare le direttive del Grande Fratello. Il passo in avanti nella manipolazione e furto dell’attenzione delle persone è diventato questo giocattolo sofisticatissimo ed eccezionale che è il cellulare e che permette di avere letteralmente il mondo in mano e con il quale puoi fare qualsiasi cosa.

Da un lato sembra una scoperta fantastica, incredibile, bellissima dall’altro lato è un arma a doppio taglio perché avere il mondo in mano costantemente consultabile significa avere potenzialmente infinite possibilità di accedervi. E avviene esattamente quella forma di cattura dell’attenzione che tanto successo ha avuto con la televisione e che nel caso del cellulare è amplificata in maniera esponenziale. E’ evidente che è irresistibile sapere cosa succede nel mondo o comunicare potenzialmente con chiunque. Peccato che però proprio grazie a una possibilità illimitata di scelte, non si comunica più dal vivo nemmeno con la propria compagna o compagno, i propri amici o con i propri figli o genitori. La differenza con la televisione e il valore aggiunto dello Smartphone è che attraverso internet si ha la sensazione di poter interagire sulla realtà e con il cellulare si comunica, cosa che non si può fare con la televisione.

Utilizzando questa naturale necessità di comunicare delle persone, si è confezionata una gigantesca truffa mediatica i cui effetti iniziano solo ora ad essere evidenti. E se la tecnologia è neutra come mai i genitori sono sempre più preoccupati del tanto, troppo tempo che i bambini e ragazzi passano al cellulare? E come fa un bambino con uno Smartphone in mano con accesso a qualsiasi cosa in rete ad avere la capacità di non farsi influenzare da quello che vede? Ha la capacità di non farsi influenzare da violenza di ogni tipo contro persone e animali, foto e video raccapriccianti, pubblicità di qualsiasi cosa, contenuti di una stupidità e volgarità inimmaginabile? Senza tralasciare il fatto che cose del genere influenzano eccome pure gli adulti. E se quindi la tecnologia è neutra e noi sappiamo discernere, perché preoccuparsi di quello che passa in rete e se il cellulare lo ha un bambino? Ma se è vero quello che dicono i sostenitori della tecnologia è neutra, come mai nonostante la televisione produca immondizia 24 ore al giorno a getto continuo in migliaia di canali, giovani ed adulti ci passano decine di ore a settimana?  E come mai  le persone sono costantemente attaccate al proprio cellulare ormai diventato protesi del braccio? La risposta è semplice per quanto scomoda: le tecnologie non sono neutre e ce ne sono alcune che sono fatte apposta, attraverso studi sofisticatissimi e investimenti colossali, per catturare l’attenzione delle persone in maniera irresistibile e da lì in poi propinare ogni sorta di messaggio ma soprattutto vendergli qualsiasi cosa. Infatti internet è una televisione amplificata all’ennesima potenza ed è strapiena di pubblicità e veicola soprattutto messaggi del Grande Fratello cioè: pensa e vivi libero il meno possibile e soprattutto compra qualsiasi cosa. Concetti perfettamente individuati già da John Carpenter nel film eccezionale e profetico del 1988 “Essi vivono”.

Ma il problema maggiore di tecnologie come la televisione o il cellulare protesi, non sono solo i loro effetti immediati ma soprattutto quello che non fanno fare. Se tu la realtà la vedi da uno schermo ovviamente non la stai vivendo, sia perché sei fisicamente fermo, sia perché vivi solo quella virtuale che non è ovviamente realtà (per quanto ci siano anche persone che nella loro idolatria di qualsiasi cosa sia super tecnologica tentino di dimostrare che la realtà virtuale fa parte di quella reale ma qui entriamo nel patologico e consigliamo in questi casi dei bravi specialisti da cui andare per farsi curare). Quindi il problema più serio è quello che si perde. Si perde vita, si perdono relazioni vere, si perde la natura, si perde soprattutto tempo, tutta roba che alla fine dell’esistenza lo splendido Smartphone numero 1000, non ridarà indietro. Le esperienze virtuali sono roba artificiale che mai potrà competere con la vita vera, provate a guardare un alba dal vivo e da uno schermo di cellulare. Se non siete stati ancora partoriti da una macchina della fabbrica di bambini del “Mondo nuovo” di Aldous Huxley, probabilmente vi accorgerete della enorme differenza che la cosa ha sul vostro animo, non sulla vostra ram.

 

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