Rifiuti a Roma: gli inceneritori non servono e una nuova economia è possibile

Alcune settimane fa è stato presentato ufficialmente il “Piano per la riduzione e la gestione dei materiali post-consumo” di Roma Capitale. Un programma di lavoro per certi aspetti rivoluzionario.

Rifiuti a Roma: gli inceneritori non servono e una nuova economia è possibile

Da “romano” sono stato sempre indotto a pensare che la continua crescita dei rifiuti a Roma fosse un fatto dovuto, un prezzo da pagare per l’espansione e la crescita economica della città. Da “ambientalista praticante” non ho mai accettato questo connubio e osservo che, per la prima volta, un’amministrazione capitolina disegna un percorso diverso, indica una strada nuova, che peraltro altre amministrazioni locali stanno già percorrendo ma che, considerando la dimensione della città di Roma, desta curiosità, interesse e partecipazione per i tanti cittadini romani che vivono sulla propria pelle da anni l’emergenza rifiuti. Ma ci sono certamente altri portatori di interesse che si stanno preoccupando che stavolta le cose cambieranno veramente a Roma e che ciò che per anni è stato un vero e proprio business per pochi diventerà un bene per la collettività. Non sarà facile attuare il nuovo Piano che viene qui di seguito sintetizzato e sarà necessario il continuo supporto di tutti i cittadini romani in quanto quello che accadrà nei prossimi cinque anni decreterà il successo o meno dell’intera operazione. Raggiungere l’obiettivo finale “rifiuti zero” sarà possibile solo con una seria programmazione di cui la prima fase 2017-2021 risulta la più difficile e delicata, visto il pregresso e i continui “ammonimenti” che arrivano da istituzioni che dovrebbero plaudere e sostenere azioni come quella lanciata da Roma Capitale invece che suggerire, inadeguatamente, di percorrere altre strade, le solite vecchie strade che portano all’incenerimento dei rifiuti, bengodi dei pochi che ci guadagnano e croce per i cittadini che ne subiscono gli effetti socio-sanitari, ambientali ed anche economici.

Il Piano per la riduzione e la gestione dei materiali post-consumo 2017-2021

In estrema sintesi, gli obiettivi che il Piano quinquennale 2017-2021 si pone riguardano la riduzione annuale di 200mila tonnellate di rifiuti, la raccolta differenziata portata al 70% e l’adozione di una “tariffa puntuale”.

Queste linee programmatiche sono state ben esposte dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi, e dall’Assessore alla Sostenibilità Ambientale, Pinuccia Montanari, nel corso di una conferenza stampa nella quale è stato evidenziato che il nuovo Piano prevede la riduzione entro il 2021 della produzione di rifiuti annuali di 200mila tonnellate (circa il 12% rispetto al totale), l’aumento della raccolta differenziata dal 44% al 70%, la realizzazione di nuovi impianti di riciclo e compostaggio e una nuova organizzazione di AMA Spa (l’azienda capitolina che gestisce i rifiuti) basata su unità di Municipio. Il tutto per avviare Roma verso un’economia circolare e a Rifiuti Zero.

Sulla base delle indicazioni fornite dall’Amministrazione capitolina, il Piano si basa su quattro importanti azioni: prevenire, riutilizzare, differenziare e valorizzare economicamente i materiali post-consumo, sviluppando un’economia fondata sul riciclo eco-efficiente ed il recupero di materia.  Oggi la città di Roma produce circa 1 milione e 700mila tonnellate di rifiuti all’anno che già con l’identificazione della terminologia “materiali post-consumo” si fa capire che possono diventare nuovamente risorse in grado di creare nuovi posti di lavoro utili e sostenibili, sviluppando al contempo una vera economia circolare nel rispetto dell’ambiente. Il primo obiettivo della riduzione della produzione di rifiuti del 12% entro il 2021 potrebbe essere ampiamento superato se tutte le azioni previste saranno attuate con successo. E’ stimata una riduzione potenziale fino al 16,5% del totale, circa 280.000 tonnellate/anno (vedi Tabella).

Fondamentale sarà l’azione di rinnovo di AMA Spa, che, con il completamento della due diligence, permetterà di stabilire il punto di partenza della nuova gestione ed attuare un nuovo piano industriale coerente con il Piano quinquennale lanciato dall’Amministrazione capitolina. In particolare, risulta interessante l’idea della realizzazione delle AMA di Municipio (il territorio di Roma è suddiviso in quindici Municipi, ex Circoscrizioni), al fine di rendere l’Azienda più vicina ai cittadini e più efficace nei suoi servizi.

Il Piano che porterà Roma Capitale verso l’obiettivo "rifiuti zero", consta di 12 azioni e 5 progetti che, con il coinvolgimento della cittadinanza e del tessuto delle imprese della città, hanno lo scopo di far diventare Roma una delle città più virtuose in termini di riduzione della produzione pro-capite di materiali post-consumo. Le azioni e i progetti riguardano, tra gli altri, la Green Card per premiare i comportamenti virtuosi al programma contro lo spreco alimentare, il compostaggio domestico, la realizzazione di Centri di riparazione e riuso, il progetto Scuole Rifiuti Zero e quello dei Mercati rionali ad impatto zero fino all’adozione della tariffa puntuale che si basa sul principio del “più riciclo meno pago”. L’elenco completo delle azioni e dei progetti nelle tabelle che seguono:

 

_________________________________________________

A monte di tutto vi è quindi il concetto di prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti che si attua attraverso interventi di carattere programmatico, con conseguenti vantaggi sia per il territorio che per i cittadini.  Attraverso il Piano non solo si ridurranno i quantitativi di materiali post-consumo, ma si svilupperà un'importante innovazione tecnologica del sistema di raccolta basato sulla raccolta domiciliare, da estendere gradualmente a tutta la città - entro il 2021 - valutando, insieme ai 15 Municipi, specifiche modalità contestualizzate rispetto alle diverse realtà territoriali.  È prevista la costruzione di Isole Ecologiche di Municipio, integrando e migliorando i Centri di Raccolta attualmente esistenti, introducendo per specifiche realtà, sia private che pubbliche, le Domus Ecologiche: piccole aree per la raccolta differenziata riservate a utenze specifiche (circa 50.000 nuove utenze raggiunte).  Il piano di ampliamento della raccolta differenziata domiciliare prevede un incremento di 100.000 nuove utenze ogni anno iniziando dal VI Municipio.  Attualmente, oltre 900.000 abitanti sono serviti dal porta a porta.

TARIFFA PUNTUALE: MENO PRODUCI, MENO PAGHI

L’obiettivo finale, per cittadini e utenze non domestiche, è applicare la tariffa puntuale per tutti, attraverso l’innovazione tecnologica ed un capillare programma di informazione. Varie esperienze hanno già dimostrato che, nei Comuni in cui è stata adottata la tariffa a volume, i rifiuti residui sono diminuiti in media del 15-20% mentre la sola raccolta domiciliare, unita sempre ad una efficace azione di comunicazione con il concreto coinvolgimento di tutti i cittadini, realtà associative ed imprese, potrà portare ad una riduzione della produzione di materiali post-consumo pari ad almeno al 10%.

In base ai dati forniti da AMA Spa, nell’arco dell’ultimo bimestre (Febbraio-Marzo 2017), risulta una riduzione di materiali post-consumo del 3% con un conseguente risparmio in termini di costi di smaltimento e costi di raccolta pari a 3 milioni di euro.  Meno materiali post-consumo si producono, attraverso buone pratiche e nuovi stili di vita e abitudini, più risorse si possono risparmiare, con conseguenti benefici ambientali ed economici.  Questo è il concetto che l’Assessore Montanari e la sindaca Raggi hanno più volte sottolineato nel corso dell’avvio del Piano.

IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO – SELEZIONE MULTIMATERIALE 

Il Piano prevede anche la costruzione, da parte di AMA Spa, di impianti per la valorizzazione della frazione organica, causa spesso di problemi ambientali se non raccolta, conferita e trattata correttamente. È in corso l’individuazione di aree per la costruzione di impianti di compostaggio aerobico che possano trattare almeno 120.000 tonnellate di organico.  Grazie al compostaggio di comunità, saranno installate 120 micro-compostiere a servizio della collettività. Per le esigenze della città di Roma, è allo studio la realizzazione di un impianto di selezione per multi-materiale (imballaggi di metallo e di plastica).  Il sistema impiantistico previsto sarà flessibile e innovativo, e basato su impianti di recupero di materia e riciclo eco-efficiente.

PIANO PARTECIPATO

Per un approccio partecipativo alle Politiche Ambientali, è stato convocato per la prima volta il Forum Ambiente di Roma Capitale con la partecipazione di oltre 50 associazioni che contribuiranno attivamente alle strategie per Roma sostenibile. Uno dei quattro tavoli di lavoro è specificatamente dedicato al tema della gestione sostenibile dei materiali post-consumo. Le realtà coinvolte potranno approfondire lo studio del Piano, divulgarlo tra i loro associati e suggerire anche dei miglioramenti.   

Il Piano per la riduzione e la gestione dei materiali post-consumo 2017-2021 di Roma Capitale sarà parte integrante del nuovo Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) che sarà annunciato a breve dall’Amministrazione Capitolina e che punterà a ridurre le emissioni di gas climalteranti del proprio territorio di oltre il 40%.

Tutte le informazioni di dettaglio e le schede tecniche delle azioni e progetti previsti nel Piano per la riduzione e la gestione dei materiali post-consumo 2017-2021 di Roma Capitale sono disponibili sul sito http://www.comune.roma.it/pmpc.

Rifiuti Zero - Una Rivoluzione in Corso
Incenerire i Rifiuti? No, Grazie!
Trashed - Verso Rifiuti Zero Voto medio su 1 recensioni: Da non perdere

Lascia un commento


Per lasciare un commento, registrati o effettua il login.