Smog: nuove misure o l'Italia verrà deferita alla Corte Europea

Si è chiuso con un ultimatum, come era nelle attese, l'incontro a Bruxelles tra il ministro dell'ambiente italiano e i rappresentanti della Commissione Europea: nuove misure entro una settimana o scatterà il deferimento alla Corte di Giustizia europea.

Smog: nuove misure o l'Italia verrà deferita alla Corte Europea

Bacchettato e ammonito: il ministro dell'ambiente italiano Gian Luca Galletti è uscito "a capo chino" dall'incontro a Bruxelles con la Commissione europea, che ha lanciato un ultimatum all'Italia e ad altri otto Stati membri: devono presentare “al più tardi entro lunedì” nuove misure per affrontare il problema della qualità dell'aria e dell'inquinamento atmosferico. In caso contrario, scatterà il deferimento alla Corte di giustizia dell'Ue.
“Nel 2018 400 mila persone stanno ancora morendo prematuramente ogni anno a causa dell'incapacità diffusa di affrontare il problema” della qualità dell'aria, ha spiegato il commissario responsabile, Karmenu Vella: “Il senso d'urgenza non è evidente in alcuni Stati membri”, è la tirata d'orecchi. La Commissione ha “chiesto ai ministri di presentare nuove misure al più tardi entro lunedì", ha spiegato Vella. "L'unica cosa che ci può fermare dall'andare avanti  è che i piani che ci presenteranno riescano a raggiungere i modo efficace gli obiettivi senza ritardo”, ha aggiunto il commissario. I nove paesi sono Italia, Francia, Germania, Spagna, Repubblica ceca, Romania, Ungheria, Slovacchia e Regno Unito.
L'Italia è sotto procedura d'infrazione per il mancato rispetto dei limiti del biossido di azoto (No2) e delle polveri sottili (Pm10).

La situazione in Italia

Emergenza smog sempre più cronica in Italia: aria irrespirabile nelle grandi città con un 2017 da “codice rosso” a causa delle elevate concentrazioni delle polveri sottili e dell’ozono.

A fotografare la situazione è Mal’Aria 2018 – “L’Europa chiama, l’Italia risponde?”, il rapporto sull’inquinamento atmosferico nelle città italiane di Legambiente presentato alla vigilia del vertice di Bruxelles sulla qualità dell’aria. Un incontro, rivolto agli otto paesi in procedura di infrazione, tra cui c’è anche l’Italia, e fortemente voluto dalla Commissiona Europea che in questi giorni ha lanciato anche un ultimatum al nostro paese, chiedendo al ministro dell’ambiente Galletti aggiornamenti sulle misure pianificate dall’Italia in materia di inquinamento atmosferico. In mancanza di misure concrete ci sarà il rinvio alla Corte di giustizia europea con inevitabili e salatissime multe per l’Italia.

Dal report Mal’aria emerge che, nel 2017 in ben 39 capoluoghi di provincia italiani è stato superato, almeno in una stazione ufficiale di monitoraggio di tipo urbano, il limite annuale di 35 giorni per le polveri sottili con una media giornaliera superiore a 50 microgrammi/metro cubo. Le prime posizioni della classifica sono tutte appannaggio delle città del nord (Frosinone è la prima del Centro/Sud, al nono posto), a causa delle condizioni climatiche che hanno riacutizzato l’emergenza nelle città dell’area del bacino padano.

LEGGI QUI IL RAPPORTO INTEGRALE MAL'ARIA 2018

 

Trafficopoli - GiocoVoto medio su 1 recensioni: Da non perdere
Educare allo Sviluppo Sostenibile

Lascia un commento


Per lasciare un commento, registrati o effettua il login.