Tende fotovoltaiche: rifugi di soccorso e campeggio a energia rinnovabile

Lo sviluppo delle tecnologie che consentono la realizzazione di celle fotovoltaiche sottili e flessibili ha aperto la strada alla progettazione di tende solari: come rifugi di emergenza o per campeggio, esse producono energia pulita in maniera autonoma e 'semplice' sfruttando il sole.

Tende fotovoltaiche: rifugi di soccorso e campeggio a energia rinnovabile
Come ormai sappiamo, il sopraggiungere di catastrofi naturali quali terremoti, tsunami e tifoni purtroppo è tutt’altro che raro (pensiamo a L’Aquila, Fukushima, Katrina): oltre alla morte di migliaia di persone, esse provocano la distruzione di intere città. La popolazione soccorsa e messa in salvo viene in genere alloggiata in accampamenti di fortuna fatti di tende e container. Un problema che si presenta da subito in tali circostanze è l’approvvigionamento di energia. Trasportare combustibili tradizionali è oneroso e costoso, come difficile è il loro immagazzinamento. Inoltre ci sono sempre rischi di perdite, incendi, emissioni velenose. I generatori - per giunta - sono ingombranti e molto rumorosi. La risposta alla richiesta di energia facilmente trasportabile e poco costosa potrebbe essere data dalle fonti rinnovabili, in particolare il sole, tramite l’uso di rifugi solari. La tecnologia dei pannelli fotovoltaici sottili e flessibili si è infatti notevolmente evoluta negli ultimi anni e la loro integrazione in adeguati tessuti permette la realizzazione di tende fotovoltaiche. Pensato per l’appunto per situazioni di emergenza è PowerMod, costruita impiegando tessuto leggero prodotto dalla FTL Solar e celle solari a pellicola sottile della Ascent Solar. Si tratta di un rifugio avente un tetto di 6mx6m costituito da pannelli flessibili che sono in grado di generare 4.5 kilowatt ora al giorno. Il peso complessivo è di circa 75 kg e la tenda può essere montata in soli 15 minuti da non più di due persone. Essa produce quindi energia pulita e a basso costo, evitando tutti i rischi connessi all’uso di combustibili fossili. L’energia messa a disposizione è sufficiente per coprire le richieste fondamentali, ossia alimentare luci, frigoriferi, ventilatori, piccoli elettrodomestici, nonché per ricaricare batterie, telefoni, computer. La medesima idea è alla base della tenda concepita dal designer di origini messicane Diego Alatorre, la quale però mira anche a raggiungere una maggiore efficienza e non trascura il tocco di stile. Si chiama Bitle ed è appunto un rifugio che scherma dai raggi solari e li utilizza per produrre energia. Sono garantiti fino a 360 watt ora al giorno: non una cifra esorbitante, ma quanto basta per coprire necessità di base (si tratta dell’energia sufficiente a caricare 30 telefoni cellulari). La tenda ha la forma di un’ala sulla quale sono applicati 1,9 m2 di celle fotovoltaiche flessibili della Sanyo. Essa è dotata di un sistema di orientazione che consente di ottimizzare la produzione di energia: modificando l’inclinazione si può infatti fare in modo che le celle ricevano i raggi sempre all’angolo che garantisce il massimo rendimento, così da essere efficienti fino al 40% in più dei normali pannelli solari fissi. Un caricatore per batterie AA integrato, accompagnato da vari adattatori, consente inoltre di ricaricare vari dispositivi elettronici. Nel concepire Bitle, il suo creatore si è ispirato ai principi della progettazione sostenibile, quindi ha rivolto particolare attenzione all’efficienza della tecnologia, nonché all’impiego di materiali e processi di produzione che avessero il minimo impatto ambientale. Avendo la forma di un’ala, essa non ha la struttura di una tenda autonoma, quindi deve essere comunque associata ad un rifugio chiuso classico. Pur essendo nate come risposta ad esigenze di soccorso per emergenze, le tende fotovoltaiche possono tranquillamente allargare il loro impiego al campeggio turistico. Il risparmio energetico e l’autonomia sarebbero infatti garantiti. Con questo specifico fine nasce la tenda solare concept di Orange (principale gestore di telefonia francese), progettata insieme alla società americana di consulenza per il design di prodotti Kaleidoscope. Una tenda come quelle da campeggio a cupola è sormontata dalla struttura fotovoltaica costituita da tre ali mobili: esse possono scorrere in modo da seguire i movimenti del sole durante il giorno e massimizzare la loro efficienza. Ma Orange, che ha sviluppato questo progetto pensando ai campeggiatori da festival, più che agli amanti del contatto con la natura, ha pensato anche all’integrazione tecnologica. Così la tenda è dotata di un sistema di controllo centrale wireless, che mette a disposizione un segnale per connessione internet e tiene sotto controllo l’energia generata e consumata, i cui valori sono visualizzati su uno schermo LCD flessibile touchscreen. Un sistema di localizzazione permette inoltre ai proprietari di individuare facilmente la propria tenda a distanza, come accade per le auto. Tramite tecnologia di identificazione a radio frequenze (RFID) attiva, quando 'interpellata' la tenda risponde emettendo un bagliore distintivo. Infine, per aumentare il comfort di coloro che vi alloggiano, la tenda solare concept di Orange prevede un sistema di riscaldamento interno, inserito nel 'pavimento' della tenda, il quale si accende automaticamente quando la temperatura scende sotto una certa soglia. Dall’emergenza al super-equipaggiamento, le tende fotovoltaiche sembrano avere un futuro. Difficile pensare però che siano poco costose.

Commenti

Salve a tutti! ho una domanda... ma se io volessi acquistare la tenda da campeggio fotovoltaica, come devo fare?? grazie
fulvio, 23-02-2014 03:23

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