Referendum acqua e nucleare: in 300 mila a Roma

"Vogliamo l'acqua e il sole mica la luna": questo il messaggio lanciato sabato 26 marzo a Roma da un corteo gioioso di 300 mila persone che hanno preso parte alla manifestazione indetta dal Comitato 'Due sì per l’acqua pubblica' e dal 'Forum dei movimenti per l’acqua' al fine di invitare i cittadini ad andare a votare ai prossimi referendum del 12 e 13 giugno contro la privatizzazione dell'acqua e contro il nucleare.

Referendum acqua e nucleare: in 300 mila a Roma
“Vogliamo l'acqua e il sole mica la luna”: questo il messaggio lanciato sabato 26 marzo a Roma da un corteo ricco e gioioso, animato dalla musica e colorato dalle gocce blu dipinte sui volti delle persone che vi hanno preso parte oltre che da un lenzuolo celeste di 30 metri simbolo del bene per noi più prezioso. Erano presenti in 300 mila alla manifestazione indetta dal Comitato 'Due sì per l’acqua pubblica' e dal 'Forum dei movimenti per l’acqua' al fine di invitare i cittadini ad andare a votare nei prossimi referendum del 12 e 13 giugno contro la privatizzazione dell'acqua e contro il nucleare. Al festoso corteo che ha attraversato il centro della capitale da piazza della Repubblica a Piazza San Giovanni hanno preso parte anche le associazioni ambientaliste WWF e Legambiente nonché sindaci, amministratori e parlamentari. La manifestazione di Roma è stata però soprattutto una manifestazione popolare, portata avanti da tutti i cittadini favorevoli alla campagna referendaria per l’acqua pubblica e contro il nucleare. “Abbiamo fatto un lungo viaggio per sostenere questa piazza - racconta Marco - Sono venuto con mia moglie e con i miei due figli, perché questa battaglia è per loro. Per il loro futuro”. “È una grande manifestazione per democrazia, benessere e pace – afferma Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori - è una battaglia dei cittadini”. “Per la prima volta nasce, dal basso, un progetto politico riconosciuto dalla Costituzione - commenta padre Alex Zanotelli il quale sottolinea che - la speranza non può venire dalla politica”. Secondo il comitato Comitato 'Vota Sì per fermare il nucleare' quello che ha sfilato a Roma è stato un corteo “imponente, gioioso, che guarda al futuro, non come i programmi atomici del governo”. “Tutte queste persone arrivate a Roma da ogni angolo del Paese dimostrano – afferma il Comitato - che gli italiani non si fanno prendere per il naso, che non si sono bevuti la storia della sicurezza delle centrali nucleari e che diffidano della moratoria lanciata dal governo”. Oltre che per la tutela di un bene essenziale come l'acqua e contro una fonte energetica pericolosa come l'atomo, i cittadini scesi in piazza hanno però anche manifestato contro la guerra in Libia con slogan quali “No alla nuova guerra del petrolio”.

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