Referendum sull'acqua: "inaccettabili parole di Sacconi"

Il Comitato Referendario “2 Sì per l'Acqua Bene Comune” legge con sconcerto le dichiarazioni del Ministro del Lavoro Sacconi al Convegno del Centro studi di Confindustria. Sacconi ha dichiarato: “Mi auguro che troveremo presto il modo di mettere in discussione il referendum sull'acqua nei prossimi mesi”.

Referendum sull'acqua:
Il Comitato Referendario “2 Sì per l'Acqua Bene Comune” legge con sconcerto le dichiarazioni del Ministro del Lavoro Sacconi al Convegno del Centro studi di Confindustria. Dice Sacconi: “Mi auguro che troveremo presto il modo di mettere in discussione il referendum sull'acqua nei prossimi mesi”. Si tratta di una dichiarazione che rappresenta di fatto un 'golpe' contro la volontà chiaramente espressa il 12 e il 13 giugno 2011 di 27 milioni di cittadini e garantita dalla nostra Costituzione, la stessa alla quale il ministro Sacconi deve attenersi. La maggioranza dei cittadini italiani, con un voto chiaro e democratico ha, di fatto, sfiduciato Sacconi che invitiamo al più presto a rassegnare le dimissioni da Ministro della Repubblica Italiana. Il Ministro Sacconi e tutti coloro che vorranno mettere in atto scempi alla democrazia contro referendum si troveranno davanti alla netta opposizione dei cittadini e delle cittadine italiane che la scorsa primavera hanno votato 2 Sì per l'Acqua Bene Comune.

Commenti

Si sapeva, già prima dell'esito referendario, quale era la linea che avrebbero seguito i profittatori dei beni comuni. Siccome la...propaganda di quella linea -trattarsi cioè di vendere ai privati la sola gestione del servizio di fornitura, restando la...proprietà agli enti pubblici-non era riuscita a fare breccia prima, adesso ci riproveranno con la forza-prepotenza della maggioranza governativa. Faranno credere che le ingenti spese di manutenzione e funzionamento passeranno ai privati, sgravando così l'asfittico bilancio pubblico e nel frattempo metteranno in esecuzione i contratti di concessione che avevano già preparato e...concordato con le Ditte pretendenti e, naturalmente, già pronte a vincere fantomatiche gare per aggiudicarsi l'acqua per ...mandare avanti le proprie economie. Oh, naturalmente ci saranno le Autorità di sorveglianza, pagate dai cittadini con le tasse ma designate politicamente al lordo di conflitto di interessi, che controlleranno severamente non che l'acqua sia data a prezzi ragionevoli ed equi a tutti i cittadini utenti bensì che sia fino al millesimo immessa nelle nuove tariffe ogni spesa presunta o effettiva sopportata dalla società gerente per la confezione della sua... torta.
Franco, 16-09-2011 07:16
una delle scuse che i politici adducano al fatto che la gestione degli acquedotti devono essere privatizzati e il fatto che la loro messa in sicurezza cioe gli investimenti per nuovi acquedotti oppure i lavori per la loro reastaurazione costano molto,e in questo momento di crisi lo stato non avendo la possibilita economiche per sostenere queste spese.li vorrebbe dare in gestione ai"PRIVATI".ora io mi chiedo i soldi per gli acquedotti non ci sono,mentre invece quelli per le grandi opere,che guarda caso generano anche molte " mazzette "quelli si trovano.inoltre senza considerare che in passato i soldi c,erano! perche sono state sprecati.in opere inutili se non addirittura in vere cattedrali nel deserto,e non per opere importanti come la messa in sicurezza degli acquedotti .ora io mi chiedo dal basso della mia ignoranza su questa materia.e vero che la legge sulla "class action"come e state fatta e una ciofeca ma se noi anche con una legge cosi avessimo la possibilita di poterla anche solo in parte utilizzare .non potremmo prevenire lo scippo che sicuramente ci faranno,come gia hanno fatto in passato su altre leggi di iniziativa popolare come l,abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti .e un,altra cosa chiedo a voi con un sistema politico come quello attuale dove le maggioranze sono blindate ,e le minoranze hanno "poche"possibilita anzi per loro stesse ammissioni,nessuna possibilita di poter intervenire che cosa li teniamo a fare perche non li mandiamo a casa almeno risparmiamo qualcosa.a questo punto voi direte ma questa e dittatura ,e io rispondo cosi come adesso che differenza c,e fra una dittatura reale e una finta democrazia una finta democrazia non e essa stessa una dittatura
claudio 50, 17-09-2011 11:17

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