Crisi finanziaria: l'Italia supera il "punto di non ritorno"

Il nostro paese è in bilico fra il fallimento e le liberticide misure anticrisi proposte dall'Europa. Tutti parlano di spread Btp-Bund, di crisi del debito. Ma di cosa stanno parlando? Cerchiamo di fare un po' di luce sulle ragioni della crisi e di fornire qualche strumento per capire meglio quello che sta accadendo in queste ultime ore concitate.

Crisi finanziaria: l'Italia supera il
È difficile tenere il passo delle notizie che si rincorrono. Dopo anni di stallo politico ed economico sembra che in Italia tutto debba succedere nel rapido corso di una manciata di ore. Il nostro paese corre in bilico sul crinale dei mercati. I rendimenti sui Btp a dieci anni hanno superato il 7% per la prima volta dal 1997 e lo spread Btp-Bund ha oltrepassato ampiamente la quota 500 punti, arrivando a toccare nella giornata di ieri i 575. Secondo alcuni analisti è ormai troppo tardi, si è raggiunto il punto di non ritorno, oltre il quale si rende necessario un bailout, una ingente iniezione di liquidità da parte di un ente esterno. Leggi un salvataggio da parte di Fmi o Bce, con annesse drammatiche conseguenze. Questa mattina però, la notizia del probabile – e imminente – governo tecnico guidato dall'europeista Mario Monti ha fatto reagire positivamente i mercati, con Piazza Affari che è rimbalzata in positivo nelle ultime ore; l'acquisto massiccio di titoli di stato italiano da parte della Bce ha poi fatto calare lo spread con i Bund tedeschi. Ma cerchiamo di vederci chiaro. In queste ore di caos, è forse più importante fornire strumenti di analisi e di conoscenza che rincorrere gli altalenanti andamenti delle borse o del differenziale sul debito. Capiamo con cosa abbiamo a che fare. In Italia, al momento attuale, il problema principale è quello del debito: il nostro paese ha circa 2mila miliardi di debito pubblico. Ogni volta che viene venduto un Btp (Buono del tesoro poliennale), lo Stato contrae un debito nei confronti dell'acquirente. Come su ogni debito, anche su quello statale pendono degli interessi (il cosiddetto rendimento). Il rendimento dei titoli di stato viene regolato dalle leggi del mercato. Generalmente, se un titolo viene considerato sicuro, molti investitori lo acquisteranno e dunque avrà un rendimento basso, se invece viene ritenuto rischioso – perché lo stato che lo emette rischia di essere insolvente - il suo rendimento tenderà a salire. Attualmente i titoli di stato considerati più sicuri nella zona euro sono quelli tedeschi, detti Bund, che hanno un rendimento che oscilla attorno al 2 per cento. I Btp italiani sono invece i titoli più rischiosi, e superano i 7 punti percentuali di rendimento. Lo spread, o differenziale, altro non è che la differenza di rendimento fra i due titoli. Alle ore 11 di oggi, ad esempio, con i titoli italiani a 10 anni che rendevano il 7,06 per cento e quelli tedeschi all'1,8 lo spread era di 5,26, ovvero 526 punti base. Ma perché l'Italia ha un rendimento così alto? È opinione diffusa quella che il rendimento sia direttamente collegato con l'ammontare del debito. In realtà non è così. Esistono paesi, infatti, come il Giappone, che hanno debiti pubblici – e rapporti debito/pil – ben più alti eppure non soffrono della medesima crisi. Il nodo della questione sta nella proprietà del debito sovrano. In Giappone esso appartiene, per il 99 per cento, ai cittadini. I titoli di stato giapponesi infatti sono in mano a fondi pensione, fondi postali, banche e famiglie giapponesi. Questo tiene lontano il debito giapponese dalle speculazioni finanziarie e mantiene la domanda costantemente alta: difatti il rendimento dei titoli nipponici oscilla fra lo 0 e l'1 per cento. Il debito italiano appartiene invece per la maggior parte a banche, enti, fondi, istituzioni o hedge fund stranieri. Che a differenza dei singoli cittadini hanno un potere di condizionamento del mercato enorme. Se tutti questi soggetti smettono di acquistare titoli di stato italiano il loro rendimento salirà alle stelle, costringendo lo Stato a pagare interessi esorbitanti sul proprio debito. Dunque ad oggi, il nostro problema fondamentale non è il debito di per se, ma l'enorme speculazione dei mercati finanziari sul debito italiano. In questo senso va letta la proposta di Giuliano Melani, responsabile di una società di leasing, che venerdì scorso ha acquistato una pagina del Corriere della Sera per spingere i cittadini italiani ad acquistare il proprio debito: se tutti gli italiani comprano i Btp ed i Cct, argomenta Melani, alla fine il debito italiano risulta tutto in mano italiana. La proposta di Melani è senza dubbio interessante, ma difficile da praticare. Resta il dilemma di come uscire da questa situazione. Le misure proposte – imposte? - dalla comunità internazionale, che Monti, se andrà al governo, avrà cura di mettere in pratica, sono inaccettabili. Sono le solite, vecchie misure, della famosa “lettera d'agosto” inviata da Trichet e Draghi al governo: privatizzazioni dei beni dello stato, liberalizzazione dei servizi di interesse pubblico, innalzamento dell'età pensionabile, abbassamento dei salari. Si depreda l'Italia con la scusa di salvarla, e si rimanda soltanto di qualche tempo un fallimento che sembra comunque difficile da evitare. Il problema fondamentale è che i poteri forti che chiedono l'applicazione di queste misure sono gli stessi che controllano i mercati finanziari e dunque possono decretare la vita e la morte di una nazione. Se il paese si piegherà alle richieste di Bce e Fmi, le borse forse torneranno a salire per qualche tempo, ma intanto l'immenso patrimonio culturale e sociale di cui il nostro paese è tanto generoso finirà nelle mani delle multinazionali. Altrimenti per l'Italia si prospetta il fallimento, con probabile l'uscita dall'Euro, un futuro prossimo di ristrettezze, ma qualche speranza in più di farsi forza e ripartire, dai cittadini, da quel poco di comune che ancora ci rimane. A noi la scelta.

Commenti

Salve, complimenti per l'articolo. In merito alla proposta di Melani, viene da chiedersi con quale soldi gli italiani possano permettersi di acquistare il debito.... A parte questo, a mio avviso ci potrebbero essere altre strade percorribili,ma di cui si parla poco, probabilmente perchè scomode al sistema, ai poteri forti e alla finanza speculativa; la BCE potrebbe emettere Eurobond per approviggionarsi di risorse con le quali finanziare il deficit degli Stati. Tutto ciò eviterebbe di ricorrere ai mercati finanziari e alle sue speculazioni manovrate. Ah, chissà, occhio alla Cina come finanziatrice del nostro debito. Ovviamente tutto ciò, parlo dell'emissione degli eurobond della BCE, permetterebbe di respirare a più lungo termine e dovrebbe necessariamente trovare come azione conseguente un piano di sviluppo nazionale realmente e seriamente tendente 1) al progressivo risanamento del debito statale e 2) attraverso politiche macroeconomiche espansive e di sviluppo. Per quanto riguarda il punto 1) mi sembra prioritario cominciare a mettere al centro una SERIA lotta all'evasione fiscale (il parametro che ci distanzia più nettamente e di gran lunga da quelli dei paesi solidi europei). Bisognerebbe guardare in profondità a ciò che succede dentro le banche, in seno alle imprese (piccole-medie e grandi), e nel mondo dorato delle grandi fortune. Da quei mondi ritornerebbero allo Stato un bel pò di soldini. Di certo continuare a tagliare cultura, arte, educazione e sanità porta ad un ulteriore degrado sociale. Dentro il punto 1) si potrebbero mettere anche altre cosette interessanti (tipo la riduzione delle spese militari, l'efficentamento e lo snellimento dei processi operativi delle Amministrazioni pubbliche centralizzate e delocalizzate, adeguate politiche sui risparmi energetici, ecc), e ci sarebbe da dilungarsi ulteriormente. In merito al punto 2) di certo non può continuare la politica di perseguimento della riduzione del costo del lavoro (ridicola) che è l'anticamera della recessione per il cittadino e per le stesse imprese. Si dovrebbe creare un serio piano di sviluppo dei servizi, si dovrebbe agire e rivedere la politica fiscale, si dovrebbe puntare sull'energie alternative. Insomma c'è da ricostruire, anzi, da costruire il paese. Grazie tante ps. sarò ottimista ma non credo che si farà in modo da farci uscire dall'euro, quindi farci davvero fallire... un caro saluto ;o)
Dario, 10-11-2011 03:10
Ottimo articolo, in linea con molti altri sull'argomento, ma cosa possiamo fare noi italiani?. Dario fa un elenco di decisioni da attuare, prima però bisogna che chi detiene il potere decisionale sia determinato in tal senso; certo, come dice l'articolo NON un governo Monti interprete dei poteri finanziari forti, ma qual'è la personalità in grado di pilotare l'Italia verso lo svincolo da questa servitù e, se esiste, chi la porterà alla massima responsabilità?; e i poteri forti come reagirebbero poi?. Sono nel buio più assoluto, serve maggior dibattito e grande approfondimento. Come iniziare?.
gianbe, 11-11-2011 08:11
ieri sera sul canale di ski ho visto il programma di Santoro che per altro mi e piaciuto molto perche ha affrontato e dibattuto diversi temi all,ordine del giorno fra cui quello di governo tecnico si?governo tecnico no?..(a parte il fatto che subito mi e venuto per la testa come un giornalista cosi geniale come Santoro,ed un,opinionista cosi in gamba come travaglio ,sono costretti dalla casta ad esprimere la propia opinione su un canale che con tutto il rispetto per il canale ,non e il megafono giusto per personalita del genere.che avrebbero il diritto di dibattere su un canale della rai nell,interesse della democrazia)ora veniamo ai fatti s i partiva da un sondaggio che partiva da un 75 per cento di favorevolòi al governo tecnico per poi scendere a circa il 40 nel corso della trasmissione,addirittura scendento di 25 punti dopo l,intervento di travaglio.Facendoci capire che le litanie che vengono normalmente espresse sui canali piu visti sono falsi ,o parzialmente veri e che su questi canali ,(peraltro fortemente controllati da monopolisti di destra e di sinistra,)il dibattito attuale e insufficiente e fuorviante arrivando perfino a negare (come fa Casino a negare che l,eventuale governo MOnti rappresenta il commissariamento dell,italia da parte della b.c.e propio a causa del fallimento della politica)inoltre la cosa che piu mi ha colpito e il fatto che la politica tutta. insieme alle autorita monetarie abbiano escluso dal dibattito propio i piu interessati cioe i cittadini .manovrando in modo centralista e non curandosi affatto del loro giudizio fino a prova contraria i veri detentori del potere in una democrazia.Quindi impedento ad essi di esprimersi ,per evitare che essi possano affrontare anche problemi piu seri come per esempio superare l,europa degli imperialismi,(come quello dei ,francesi sempre piu a braccetto con gli inglesi)che guarda caso pur non facendo parte dell,area euro ne condizionano fortemente il funzionamento.Impedento che l,europa possa diventare anche un,entita politica oltre che economica .a conforto di quello che dico basterebbe guardare solo al panico che codeste autorita hanno avuto quando il ministro greco a paventato l,idea di promuovere il famoso referendum che ha portato il panico a bruxell e non solo.per me bisogna fermarli prima che essi ci mettano la divisa addosso
claudio50, 11-11-2011 09:11
Complimenti per la chiarezza. Ho finalmente capito cos'è lo spread. Buon lavoro!
Alice, 11-11-2011 10:11
gia in altre occasioni avevo detto che un governo tecnico sarebbe una iattura oltre che un,anomalia democratica tanto piu lo ribadisco ora che il preblema e all,ordine del giorno per almeno due ragioni la prima e perche non ritengo la politica sufficientemente attrezzata per gestire questa emergenzai partiti soprattutto a sinistra non hanno le capacita di analisi per impedire che questa questa che dovrebbe essere un puro atto contabile .possa invece diventare una vera e propia questione di ingerenza negli affari di un paese sovrano.(non dimentichiamo che gli "europeisti piu convinti sono stati"personalita"di centro sinistra che nonostante le critiche di molti hanno con convizione portato avanti il processo di questa europa governata dalla B:C:E)ingerenza di fatto gia avvenuta con l,imposizione delle banche ad adottare misure impopolari ad uno stato sovrano ,attraverso un loro . scommissario.inoltre la cosa poteva essere accettata ma sempre con il consenso del popolo ,se ci fossero stati dei cambiamenti notevoli da parte di questa sovrastruttura l,europa che impone senza essere rappresentativa di niente.cioe un,europa governata da organismi anomali,come la commissione europea ,e la stessa B:C E con un parlamento europeo che non conta niente .la seconda cosa che mi fa un po paura e che attraverso queste pratiche un domani(e qui azzardo ma non troppo )mi potrei trovare un domani davanti ad un cartello che scritto in francese in inglese o tedesco mi potrebbe impedire il passaggio perhe non piu propietario dello stato italiano ,cioe mio magari con un carro armato a proteggere le " loro". propieta.proporrei a chi lo puo fare di rendere compartecipe i cittadini attraverso un referendum delle scelte necessarie a fare uscire l,italia fuori da questo impasse per evitare in futuro situazioni ingovernabili.
claudio50, 14-11-2011 11:14
grazie claudio50. Io me ne intendo pochissimo di finanza ma già avevo avuto il sentore di GIOCHI a questo livello. Ogni volta che qualche cosa deve essere imposta si crea una situazione negativa in modo che noi del popolo accettiamo le conseguenze propinate per l'eventuale salvataggio come se non ce ne fossero altre e come al solito la massa non può dire nulla. MA COSA POSSIAMO FARE NOI DEL POPOLO? che qualcuno ce lo dica chiaramente, si prenda la briga di denunciare tutto questo SCHIFO. CHI Sà PARLI E DENUNCI. Abbiamo questo sistema, il web, usiamolo non solo per fare raduni di droga ma facciamo veramente un passaparola che serve a salvarci. Come me tante altre persone non capiscono e hanno bisogno di spiegazioni più terra terra e di istruzioni sul cosa fare. SALVIAMO QUESTA ITALIA CHE è NOSTRA!!!!!!
magral, 14-11-2011 01:14
grazie a te magral invitavo a intervenire su questo articolo semplicemente perche credo che le scelte che il paese deve fare non interessano solo la casta e i poteri forti ma soprattutto a noi .perche poi e a noi che ci viene presentato il conto da pagare oltre quello che gia stiamo pagando .tu dici che cosa fare ma tu stessa analizzando le cose che non vanno potresti proporre a noi tante cose da fare per migliorare almeno questa nazione senza il timore di dire cose sbagliate perche cose da fare e di diverse da quelle che ci propongono ce ne sono tante e le abbiamo tutti i giorni sotto i noctri occhi .DOBBIAMO SOLO TOGLIERE LE CATENE ALLA NOSTA FANTASIA.IMPARARE A PENSARE CON LA NOSTRA TESTA.E finirla di pensare che certe cose vanno fatte solo dai P.O.FE..SSO RO..NI perche troppo complicate per noi . ANCHE PERCHE QUESTI(CIOE GLI ESPERTI HANNO UNA TESTA PIENA DI MATEMATICA ALGORITMI,E TEORIE ECONOMICHE CHE GLI IMPEDISCONO DI CAPIRE LE COSE OLTRE CHE DAL CERVELLO ANCHE DAL CUORE )INOLTRE SE VOGLIAMO UN MONDO UN PO MIGLIORE DOBBIAMO ESSERE IN PRIMA PERSONA PARTECIPE DEL CAMBIAMENTO
claudio50, 14-11-2011 05:14
chiedo scusa agli autori del blog ma voglio fare delle piccole riflessioni poi loro giudicheranno se e il caso di pubblicarle oppure no.Io mi chiedo le ragioni per cui si e pensato (almeno quelle dette negli anni 80..90 )e cioe che era necessario dar vita ad un,europa politica per almeno 2 ragioni di carattere geopolitico.la prima era che un,europa unita avrebbe svolto la funzione di arbitro nelle controversie internazionale.La seconda e che creando l,unione si sarebbero messi insieme almeno quattro potenze mondiali come italia francia germania ........ed inghilterra ed aggregando tanti altri paesi si sarebbe andati nella direzione della stabilizzazione impedendo che queste nazioni in futuro potessero di nuovo scontrarsi.poi invece la montagna a partorito il topo,cioe un,europa monetarista governata dalla finanza.ora considerando i fatti anomali che sono avvenuti negli ultimi tempi e parlo della cosidetta "rivoluzione araba"dove governi "AMICI"dell,occidente sono state spazzate via non solo con la compiacenza ma addirittura col supporto occidentale .e addirittura una guerra imperiale ,fatta passare per guerrs di liberazione.e che ha visto un,europa profondamente divisa dove il galletto sarcozi andare a braccetto con gli angloamericani e che andava di fretta ad aggredire la libia,nonostante la tiepidezza dell,italia e il tirarsi fuori della germania (che forse memore delle due guerre mondiali dove il grande popolo tedesco ha pagato un prezzo altissimo ,cerca di starsene lontano)ora veniamo al punto centrale di questo articolo .CIOE..DELL,EURO SOTTO ATTACCO DELLA SPECULAZIONE.CI SONO DUE TESI interessanti una e quella complottista che dice che l,attacco viene da settori del capitale finanziario anglosassone che cerca di creare il caos economico per imporre il progetto del N.W.O. SUGGESTIVA E VEROSIMILE .MA A CUI NON CREDO ,l,altra secondo me piu realistica che comunque sempre portata avanti dall,inghilterra ,e america che tende a ridimensionare l,euro per impedire che nel prossimo futuro (gia da oggi)possa diventare la moneta di riferimento,visto la debolezza del dollaro.inoltre e da un po di tempo che l,inghilterra e l,america fa pressioni sulla germania per imporgli determinate scelte non vorrei che oltre il commissariamente dell,italia ci fosse il commissariamento della germania da poarte degli inglesi ed americani e a questo punto che senso ha "essere"in un europa che non e ne carne ne pesce
claudio50, 16-11-2011 09:16
mi ripeto: COSA POSSIAMO FARE NOI DEL POPOLO? quale forma di protesta possiamo portare avanti? qui bisogna agire e agire bene per il nostro futuro e quello delle generazioni prossime. Non basta andare in piazza AGIAMO TUTTI INSIEME!!!!! Ho sentito che forse questo "governo" vuole rimettere l'ICI sulla prima casa..... FACCIAMO SCIOPERO non la paghiamo nessuno la deve pagare. A questo punto cosa potrebbero farci? portiamo avanti le nostre cause in questo modo TUTTI INSIEME!!!!
magral, 16-11-2011 10:16
e come volevasi dimostrare il governo appena eletto piu che un governo di equita mi sembra un governo di equitalia gia lo si vede sia dalle prime indiscrezioni sia dalla composizione del governo dove sembra che i poteri forti siano tutti ben rappresentati e non solo ma anche con molti conflitti di interessi(almeno cosi sembra)mentre nessuna rappresentanza reale di giovani, di donne ,e parti sociali .nessuna parola almeno per adesso sulla legge elettorale ,sulla riforma fiscale ,sulla tav ,e sulle "grandi opere" almeno che non si vogliono far credere alle persone ,(operai,donne ,e giovani ,ecc...)che essi siano rappresentati dai partiti,e dal sindacato .SE E COSI ALLORA INCOMINCIAMO A RIDERE .inltre penso che un governo di risanamento pubblico doveva almeno avere una rappresentanza qualificata .di questi nuovi soggetti che stanno venendo fuori in modo interessante,CIOE GLI INDIGNATI CHE SONO ANCHE PORTATORI DI PROPOSTE INTERESSANTI....P.S PER MAGRAL DOPO 20 ANNI DI TORPORE FINALMENTE STA VENENDO FUORI DA PARTE DEI GIOVANI E ANCHE DALLA GENTE COMUNE UN RISVEGLIO DELLE COSCIENZE,NON E VERO CHE NON SI E FATTO NIENTE BASTA VEDERE L,ESITO DEI REFERENDUM,E LA DIFESA DEL TERRITORIO LA DOVE LA GENTE SI OPPONE AI PIANI DEL CAPITALE
claudio50, 18-11-2011 09:18

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