Roma in festa, Berlusconi si dimette. "Io ero là e ve lo voglio raccontare"

Cade il Governo Berlusconi. In molti si chiedono cosa accadrà ora, quali le prospettive, le conseguenze politiche ed economiche, le alternative. Ma in tutto questo, non dobbiamo dimenticare le emozioni, i pensieri e le riflessioni di chi questa giornata l'ha vissuta. Da spettatore o spettatrice consapevole di una Roma apparentemente risvegliata.

Roma in festa, Berlusconi si dimette.
Quanto segue è il resoconto di una calda giornata di novembre. So bene che "caduto un Berlusconi, se n'è fatto presto un altro". E che Monti, o Dini, o le elezioni, potrebbero portarci in una situazione persino peggiore di quella vissuta fino ad'ora. Ma in questo articolo voglio raccontare quanto ho vissuto oggi. Emozioni, pensieri, sensazioni di una donna proiettata nel cuore di un momento. 12 Novembre 2011. Si è definitivamente (?) conclusa l'era che ha visto come protagonista della scena politica italiana Silvio Berlusconi. Mentre scrivo sono state annunciate le dimissioni ufficiali dell'ormai ex premier e solo in pochissimi canali televisivi si discute di ciò che è accaduto, su quello che è stato e quello che sarà. Il resto delle reti, piuttosto che informare il popolo, preferisce 'custodire' il proprio palinsesto raccontando storie strappalacrime da un lato e dall'altro canticchiando qualche bella canzonetta. Generalmente non mi capita di uscire con la macchina fotografica, stamattina, però, ho consapevolmente deciso di portarla con me, completamente ignara di ciò che avrei vissuto. Ieri, 11-11-11, in molti avevano annunciato una ipotetica fine del mondo, non si sa poi in base a quale teoria o premonizione. Naturalmente non è successo niente del genere, anzi. Ho letto da più parti di un diffuso senso di consapevolezza che, in ogni angolo del pianeta, ha generato una corsa all'organizzazione di eventi ed incontri di meditazione e assemblee pacifiche e creative per celebrare questo giorno come un momento di grande risveglio. Proprio all'indomani di questo giorno in Italia è 'caduto il governo'. Finalmente direbbero alcuni. Per tante volte in molti ci avevano creduto rimanendo delusi a causa degli 'Scilipoti di turno'. Che lo stesso Berlusconi abbia consapevolizzato che non aveva più senso andare avanti così? Può darsi. Sta di fatti che si apre una nuova pagina politica, in realtà non solo politica. Un momento di risveglio, si spera. Un autunno caldo, non solo per le temperature quasi estive come oggi a Roma, ma anche per gli eventi che stanno coinvolgendo ogni angolo di mondo, e in questo momento in prima persona noi italiani. È stata proprio la ricerca di qualche 'gusto' autunnale a farmi imbattere con la folla stanziata di fronte Montecitorio, sede della camera dei deputati, oggi pomeriggio a Roma. Intenta a sbucciare le appena comprate caldarroste non riuscivo a spiegarmi il perché di tanta gente. Dopo qualche secondo 'sono ritornata in me' e il mistero si è svelato da solo. Tutta quella gente aspettava la fine. Chi esultava e chi si faceva intervistare per gridare al mondo la propria disperazione, chi fotografava – anche io l'ho fatto! – e chi aspettava silenziosamente e semplicemente qualche cenno proveniente dal 'quel' palazzo. Erano le 17.30, cominciava ad imbrunire e a calare un po' la temperatura. La folla, invece, aumentava sempre di più e con essa un fermento pacifico, un desiderio di cambiamento e di rinnovamento. È stata un'emozione forte. Le stanze ai vari piani del palazzo erano illuminate, in alcune di esse si vedevano degli uomini al telefono che guardavano in basso, verso la piazza, fuori da quelle stanza dove si stava decidendo il futuro dell'Italia. Lasciata piazza Colonna mi sono diretta verso piazza Venezia, lì all'angolo con via del Plebiscito, ho visto altra folla di fronte palazzo Grazioli. La città mi è sembrata 'impazzita', un'euforia strana pullulava per le strade. Molto traffico in via del Corso, il servizio di trasporto pubblico rallentato nella zona del centro, anche il servizio di informazione che segnala l'arrivo dei bus in apposite tabelle sembrava andato in tilt. Ma nessuno stranamente si lamentava. Eppure eravamo in tanti ad aspettare i mezzi e per diverso tempo. Ed è così che oggi la mia macchinetta fotografica ha ripreso a funzionare. 'Stranamente' ha deciso di immortalare una giornata storica per l'Italia, la fine di un ciclo politico e di un'era che molti non ricorderanno con piacere.

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