Si vota: riflessioni a margine della peggior campagna elettorale

Domani si vota, ma si vota ogni giorno. Seguiamo quindi da vicino la forza politica prescelta, stimoliamola a far meglio, denunciamola se tradisce le sue promesse e soprattutto portiamo quei contenuti che per noi sono importanti nella nostra vita quotidiana, nel nostro lavoro, nel nostro modo di vivere e abitare, nel nostro modo di costruire relazioni.

Si vota: riflessioni a margine della peggior campagna elettorale
Alla fine si vota. Dopo una campagna elettorale imbarazzante gli italiani sono chiamati a scegliere la prossima classe dirigente. I partiti tradizionali, Pd, Pdl, Monti e affini, si sono rincorsi per settimane, presenziando a tutte le trasmissioni televisive e riuscendo a ripetere costantemente il nulla. Imu, iperf, irap. Tagli qui, tagli là. Alleanze con questo o quello. Nessuna ricetta reale per una crisi senza precedenti. Una crisi di valori, di senso, di modello e di paradigma, molto prima che di finanza o di economia. Eppure niente. I giornalisti dei mass media si sono ben guardati dal fare domande sensate. Dal chiedere cosa pensano di fare quei politici per la crisi ambientale, per l'agricoltura sempre più debole e costretta a ricorrere alla chimica, per il territorio del paese, in gran parte desertificato. Nessuna ricetta chiara sul problema dei rifiuti, sull'acqua, sulla scuola, sulla ricerca, sull'energia. Non solo. Sivio Berlusconi, travolto dagli scandali negli scorsi anni, è stato trattato da avversari politici e giornalisti come un “politico” qualsiasi. Nessuna domanda scomoda, nessun tentativo di metterlo di fronte alle proprie responsabilità. Gli italiani dimenticano, si sa. Dimenticano che Casini e Fini per 15 anni hanno appoggiato Berlusconi. Dimenticano che il Pd e gran parte di Sel per anni hanno governato senza far nulla per il conflitto d'interessi, per l'acqua, per il lavoro, per i tagli agli armamenti, per la riduzione dei costi della politica. Domani si vota e milioni di italiani sono indecisi se non votare, votare turandosi il naso o infilare la famigerata fetta di mortadella nella scheda elettorale. Altri voteranno i partiti tradizionali o il Movimento a 5 Stelle, qualcuno Rivoluzione Civile, qualcuno, forse, Fare. La redazione del Cambiamento, al suo interno, contiene da sempre diverse sensibilità e orientamenti politici. Una cosa però la posso dire a nome di tutto il gruppo: la politica non si fa il giorno del voto. La politica si fa ogni giorno, quando si fa la spesa, quando si decide se usare o meno la macchina, quando si cerca di non produrre rifiuti, di costruire relazioni, di rafforzare le comunità, di aiutare chi ha bisogno. Quando si riparte dalle cose essenziali per una vita dignitosa: un tetto, del cibo sano, acqua pulita, istruzione, cultura, espressione del proprio talento e della propria dignità, consapevolezza di far parte di una grande comunità, umana, animale, naturale. E allora domani scegliamo la classe dirigente. Facciamolo se troviamo qualcuno che in qualche modo risponde alle nostre esigenze e se non lo troviamo attiviamoci noi per costruire il mondo che vogliamo. Ieri in piazza Beppe Grillo e i candidati del Movimento a 5 Stelle hanno ripetuto più volte un concetto per me fondamentale: “non votatemi se volete darmi una delega. Votatemi se poi vi assumete la responsabilità di venirmi a controllare, di verificare quello che faccio. Votateci se avete voglia di contribuire con la vostra competenza e la vostra passione alla costruzione di un Paese migliore”. Secondo me, questo appello dovrebbe riguardare tutti i candidati. Il mio auspicio, quindi è il seguente: “qualunque sia il nostro voto, assumiamoci la responsabilità della costruzione di questo nuovo mondo. Seguiamo da vicino la forza politica prescelta, stimoliamola a far meglio, denunciamola se tradisce le sue promesse e soprattutto portiamo quei contenuti che per noi sono importanti nella nostra vita quotidiana, nel nostro lavoro, nel nostro modo di vivere e abitare, nel nostro modo di costruire relazioni”. Buon voto. Domani, lunedì e ogni singolo giorno della nostra vita.

Commenti

Passione è partecipazione.Una partecipazione attiva e consapevole alla vita di tutti i giorni,nelle piccole e grandi cose della vita di ogni giorno,per intersecarsi l'uno con l'altro,in un abbraccio universale. Quando sentiremo tutti il bisogno di questo,saremo un mondo migliore.
Maria-Rossella Maccolini, 24-02-2013 04:24
La sopravvivenza di una democrazia basata a parole costituzionali sulla sovranità del popolo lavoratore, richiede il costante controllo dei votanti sull' operato dei loro eletti. Oggi come oggi però questo controllo non potrà che passare dalle piazze qualora gli impegni elettorali sul lavoro e sulla onestà della politica fossero disattesi. Queste dovranno essere le elezioni dell' ultima delega ai partiti.
Franco, 24-02-2013 05:24
Franco, si ricordi però che fin da duemila anni fa la piazza sceglie Barabba..... Saluti
Domenico, 25-02-2013 06:25
E'vero.Sceglie Barabba e mi sono sempre chiesta perché ma ho sempre sperato in un miglioramento,in una apertura mentale che non è mai avvenuta.E' questa la tragedia e lo dimostrano queste Elezioni.Elezioni storiche in cui,per la prima volta,abbiamo avuto la possibilità,legale,di ripulire il Parlamento e far ripartire il Paese e non l'abbiamo fatto perché siamo un popolo ignorante che,per comodo,si è fatto rendere sempre più ignorante,per cui,non si informa e non cerca di capire con la propria testa. ABBIAMO PERSO UN'OCCASIONE VITALE. Siamo noi la rovina dell'Italia e,allora,non lamentiamoci perché è giusto che veniamo schiacciati.
Maria-Rossella Maccolini, 25-02-2013 09:25
Ogni popolo ha il governo che si merita.Da decenni il popolo italiano vota e non ha saputo o voluto fare pulizia delle zozzure che hanno imbrattato la vita politica del nostro Paese .Non abbiamo saputo dare a questo paese una democrazia compiuta come le altre grandi nazioni occidentali nel senso di dare vita a due grossi schieramenti capaci di alternarsi alla guida del Paese per impedire incrostazioni di potere dannose per la democrazia e la moralità pubblica .Apriamo la sheda per votare e ci ritroviamo in presenza di quindici venti liste che offuscano la vista dell'elettore creando disorientamento e confusioine nella scelta.Adesso abbiamo votato.Ma con quali risultati? La gente è incazzata per le ristrettezze e gli stenti che deve patire .C'è consapevolezza che la situazione è seriamente grave causata da una classe politica fatta di lazzaroni crapuloni e insaziabili che hanno succhiato la linfa vitale di questa povera Italia e ancora continuano.Ne destra nè sinistra hanno capito che bisognava correre ai ripari ,attivandosi immediatamente per il taglio dei costi della politia,per cancellare gli odiosi privilegi di cui s'è dotata la casta degli intoccabili onorevoli .Tagliare le spese inutili ,come le province i vitalizi e via discorrendo Tagliare Tagliare Hanno fatto solo promesse e timidi tentativi.Hanno fatto tutta una finta .Ma la gente non è fessa ,sente e guarda e poi assistiamo al fenomeno grillo .Ma è naturale la gente sasperata delle prese per i fondelli non sa a che santo votarsi ed ecco che sceglie San Beppe grillo cascando dalla padella nella brace .Perche' vero è che grillo vuole fare piazza pulita di tutta la zozzeria di politici che deturpano il parlamento e qui parla il linguaggi del popolo della strada che gli dà tutto il consenso possibile Però con un nuovo parlamento così composto ci siamo cacciati in un vicolo cieco per via dell'ingovernabilità con relative refluenze disastrose sull'economia ,la stabilità dei mercati lo spred, gli interessi che aumentano per il colossale debito pubblico ecc.Classe di infingardi e incapaci di politici non hanno saputo partorire una legge elettorale prima delle elezioni con tutti i requisiti in grado di sortire un risultato tale da assicurare una maggiorana sicura e solida al governo del paese.Ed ecco lo Tsunami grillo o altro che tromba fuori dal parlamento i vari Fini e i vari Casini.Bene gli sta in faccia.Vogliamo le teste dei responsabili.Non hanno saputo operare dopo tanti anni di potere si sono spartiti la torta incuranti dei bisogni della collettività.Sono stati come il medico pietoso senza coraggio che fa la piaga verminosa .Non hanno voluto operare in tempo di pace .Chi prima non pensa all'ultimo sospira cioè si danna o si pente,inutile piangere sul latte versato.Ora come finira' questo psico dramma di elezioni lo lascio immaginare a voi . La matassa è maledettamente ingarbugliata
turiddu, 28-02-2013 07:28
Caro Don Turiddu,dobbiamo sterilizzare il Parlamento.E' una piaga troppo grossa.Sono 30 anni che ci rubano tutto,sono delinquenti,corrotti,incapaci.Negli ultimi tempi è venuto alla luce tutto quello che hanno fatto ma ancora non ci basta.Cosa aspettiamo per capire? Che ci riducano in modo da non poterci risollevare più? Ancora non ci siamo accorti che non hanno intenzione di fare niente per il Paese? Chi,darebbe dei tagli a sé stesso? Vediamo di svegliarci e,alle prossime Elezioni,di dare al M5S,LA MAGGIORANZA ASSOLUTA.Avremmo potuto e dovuto farlo subito ma non ci rendiamo conto della gravità della situazione. Io,al Governo del mio Paese,voglio 25 ECCELLENZE SENZA COLORE POLITICO. Non voglio più mantenere questo carrozzone indegno.I soldi del loro mantenimento serviranno per sanare il debito pubblico e far ripartire il Paese. NON ESISTONO ALTRI MODI.
Maria-Rossella Maccolini, 01-03-2013 07:01

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