Lo scandalo infinito: la politica in una “società malata”

“Il politico non nasce così per caso, è il prodotto di una società malata dove si è perso ogni senso della ragione, del senso civico, dell’altro”. Le riflessioni di Paolo Ermani sugli scandali riguardanti la classe politica italiana e sulla malattia del nostro Paese.

Lo scandalo infinito: la politica in una “società malata”
Dopo Mani Pulite sembrava l’avvio di una nuova era, un repulisti che avrebbe come per incanto risolto tutti i problemi e consegnato alla classe politica dei nuovi condottieri immacolati. Sappiamo bene come è andata a finire, quelli che sono arrivati dopo, fra orge e ladrocini di ogni tipo, hanno fatto impallidire i loro colleghi di inizio anni novanta e che oggi in confronto ci sembrano dei pivellini. Addirittura l’alfiere di quella stagione, il prode Di Pietro, ha arruolato con sé dei soggetti degni se non peggio di quelli che lui contribuì a stanare in quel periodo. Questo dà la dimensione dell’abisso di marciume a cui siamo arrivati e la valanga di soldi rubati o sprecati dai politici è ancor più scandalosa in un periodo in cui ci martellano che siamo in crisi, che non ci sono soldi e bla, bla… Le possibilità di comprendere il perché di questa situazione senza fine possono essere varie, c’è chi dice che l’occasione fa l’uomo ladro, c’è chi dice che i politici sono tutti ladri, fatto sta che non si può pensare di liquidare il tutto con le solite analisi da bar dello sport. C’è qualcosa di più profondo e grave, poiché in ogni ambito della vita sociale italiana si assiste quotidianamente a soprusi e malefatte di ogni tipo, dal disprezzo e distruzione per il proprio ambiente, al menefreghismo per gli altri che non rientrino nella cerchia dei parenti stretti. In Italia siamo pieni di persone del genere che pensano di essere tanto furbi e credono che fregare tutto e tutti sia una cosa normalissima come respirare, quindi cosa mai ci si potrà aspettare dai politici se non lo stesso atteggiamento amplificato a dismisura? Lungi dal voler in alcun modo trovare delle giustificazioni, è evidente che il politico non nasce così per caso, è il prodotto di una società malata dove si è perso ogni senso della ragione, del senso civico, dell’altro e per il potere, i soldi, la visibilità, dal più piccolo al più grande, dal pseudo alternativo al berlusconiano, tutti fanno carte false per ottenerli. Puntare il dito è facile ma lo si dovrebbe fare prima su se stessi e chiedersi se, con le dovute proporzioni, nel proprio piccolo non ci si comporta esattamente come i politici. In fondo prima di diventare tali anche i politici erano persone 'normali'. Questi politici poi molti li votano e rivotano da sempre e se come dice la voce popolare, sono tutti ladri allora vuol dire che molti sono complici dei ladri. Illudersi come negli anni novanta che arriveranno altri politici senza macchia e senza paura che cambieranno tutto in meglio, significa non aver compreso che se anche arrivassero davvero questi soggetti e facessero chissà quali emendamenti e leggi bellissime, sarebbero i primi ad essere fatti fuori dal popolo assai arrabbiato per aver dato fine a privilegi, soprusi, accomodamenti in comune/provincia/regione di fratelli, sorelle, mogli, zii, amanti e mariti. Si dà colpa ai politici anche perché ci si era illusi o si sperava che delegando tutto a loro in qualche modo noi ce ne lavavamo le mani e nonostante li sorprendano con le mani nel sacco piuttosto si continuano a votare perché altrimenti ci si dovrebbe occupare direttamente del proprio destino e non si avrebbe più qualche comodo colpevole su cui inveire. Ancora una volta il vero e reale cambiamento della società, parte da noi, è una strada lunga a impegnativa ma l’unica che può davvero funzionare, il resto sono solo più o meno comode illusioni.

Commenti

C'è solo un piccolo particolare che rende questo articolo un pochino meno "sul pezzo"... Quando dice che dopo mani pulite dovevano arrivare i nuovi etc etc. ma l'autore si rende conto che la gentaglia di cui parla è li da oltre 30 anni? E quindi, con un'ardita operazione matematica si raggiungono gli anni '80 altro che il '92 di mani pulite! Il problema è che è da 30 anni non arriva nulla di nuovo nella politica Italiana e siccome l'occasione fa l'uomo ladro, questi hanno avuto modo di affinare e perfezionare le LADRATE!!!
M. Fogo, 12-10-2012 03:12
grazie Paolo di aver dato corpo ad una prospettiva che ricorda la responsabilità di ognuno. Perché se comprendiamo la nostra responsabilità, comprenderemo la strada del Cambiamento personale, che come principale esito, darà una Classe Amministrativa all'altezza dei suoi Cittadini: di quelli che pretendono eccellenza.
Giuliano R., 13-10-2012 06:13
Complimenti per questo articolo che condivido pienamente. Il vero cambiamento deve avvenire dentro di noi, nel singolo cittadino. Altrimenti nessuno potrà venire a salvarci. Svuotare le chiese e gli stadi e spegnere le tv. Cominciare a voler capire chi si è veramente e cosa si fa veramente. La consapevolezza di come si vive la propria vita può aiutarci a riconoscere chi abbiamo davanti. Questa marmaglia è stata messa dai cittadini italiani e non da marocchini. Votare un delinquente dovrebbe già essere motivo di riflessione "che razza di popolo siamo?!"
maria, 14-10-2012 10:14
Condivido quanto da lei espresso. Difatti il politico è una persona comune che occupa un posto di potere. Talvolta è una persona che si porta appresso la propria scorrettezza poi amplificata in un sistema che glielo permette. Come più volte espresso, escludendo le molte persone valide e brave presenti nella società, la società è malata nella sua collettività che deve migliorare, e questo è un discorso globale. Le segnalo il mio Blog di analisi politica, sociale ed economica. http://angelapensword.blogspot.com/
ANGELA PENSWORD, 16-10-2012 12:16

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