Sia fatta chiarezza sui fumi di Fukushima

Al fine di predisporre piani di radioprotezione validi, l'AIPRI chiede la pubblicazione dei dati di emissioni radioattive degli impianti di Fukushima nell'atmosfera.

Sia fatta chiarezza sui fumi di Fukushima
L'AIPRI esige la pubblicazione dei dati di emissioni radioattive degli impianti di Fukushima nell'atmosfera. Soltanto coi dati reali si possono predisporre piani di radioprotezione validi. L'AIPRI richiede in particolare: A: I dati dei rilasci gassosi (incessanti dal inizio). In proprio stima ad almeno 650 milioni di Curie di gas 'longevi' (H3, C14, Kr85 e I129) disponibili nei carburanti. B: I dati effettivi dei quantitativi di scorie radioattive vaporizzate in particelle fini  durante la seconda esplosione. L'AIPRI ricorda che una tonnellata di carburante esausto con tasso di combustione di 24/GwD (ossia che 25,28664 chilogrammi di materia sono state fissionate in questa tonnellata) e un tempo di decadimento di 15 anni corrisponde ad una attività radiologica complessiva (prodotti di fissione e di attivazione) di 259.000 Curie. Ricorda che secondo i coefficienti di dose UFFICIALI nei 4,53 kg di prodotti di fissione rimanenti e nei 18,5 kg tra uranio 235 e prodotti di attivazione presenti (U236, Pu238, Pu239, Pu240, Pu241, Pu242, Am241, Am242-m, Am243, Cm243, ecc. ) vi è l'equivalente di 1 miliardo e 113 milioni di dosi letali potenziali per inalazione. 99% di queste dovute ai prodotti di attivazione (plutonio, americio, curium). L'AIPRI il cuore infranto e le lacrime agli occhi saluta lo spirito di sacrificio di quelli uomini che laggiù combattono questi fuochi di inumanità. La nostra vita sull'intero pianeta è nelle vostre mani sacrificali. Che tutti gli spiriti del mondo vi proteggano. (*) Association Internationale pour la Protection contre les Rayons Ionisants VAI AL DOSSIER SUL TERREMOTO GIAPPONESE E GLI INCIDENTI NUCLEARI

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