La Bulgaria vieta il fracking, la tecnica estrattiva che inquina e uccide

Dopo la Francia, anche la Bulgaria vieta la fratturazione idraulica (fracking) come tecnica per estrarre i gas naturali dal suolo. Si tratta di un metodo barbaro, che inquina le falde acquifere, genera gravi malattie nella popolazione, e potrebbe essere responsabile di terremoti. Nonostante questo da tempo si parla di una sua introduzione in Italia, nella zona appenninica.

La Bulgaria vieta il fracking, la tecnica estrattiva che inquina e uccide
La Bulgaria si aggiunge alla Francia nella lista di paesi che vietano il fracking, la fratturazione idraulica, come tecnica estrattiva di petrolio e gas naturale. Con 166 voti a favore e 6 contrari il parlamento bulgaro ha deciso di dare ascolto alle proteste dei cittadini e proibire la tecnica, fra le più inquinanti e dannose per l'ambiente e la salute. Il governo si era inizialmente lasciato tentare dalla prospettiva allettante della indipendenza energetica da Mosca. Le riserve di gas bulgare, infatti, sono stimate fra i 300 e i mille miliardi di metri cubi, mentre il consumo annuo è di circa quattro miliardi. Attualmente il paese, al pari di altri stati dell'ex blocco sovietico, dipende in larga misura dall'approvvigionamento di gas russo per soddisfare il proprio fabbisogno. Ma l'ipotesi dell'estrazione idraulica del gas ha fatto infuriare i cittadini che attorno a metà gennaio scorso, una settimana prima del voto, sono scesi in piazza a migliaia per protestare. Il parlamento di Sofia ha così deciso di dar loro ascolto. Chevron si è vista bloccare il permesso di esplorazione che aveva ottenuto il maggio scorso; altre due compagnie statunitensi, la Integrity Tower Inc. e la Petroleum Exploration Inc., hanno dovuto prontamente interrompere le trattative in corso. Una multa da 100 milioni di levs, circa 51 milioni di euro, è prevista per chi non rispetterà il divieto. Ma in cosa consiste questa tecnica? Il fracking, o hydraulic fracturing (fratturazione idraulica in italiano) consiste nel pompare nella roccia, in prossimità di un giacimento, grandi quantità di acqua mista a sabbia e agenti chimici. La pressione dell'acqua fa crepare la roccia circostante, la sabbia si inserisce nelle fessure per non farle chiudere una volta esaurito il flusso d'acqua, infine il gas - o il petrolio - esce dalle fessure così create e compie il percorso inverso fino a giungere in superficie. I problemi legati a questa tecnica sono molteplici. Partiamo dall'acqua. Innanzitutto se ne consumano enormi quantità, a volte laghi interi. Ma, ancor più grave, l'acqua pompata, piena di additivi chimici che favoriscono la frattura delle rocce, va poi ad infiltrarsi nelle falde idriche, avvelenandole ed inquinandole irreparabilmente. Gasland, un film del regista americano Josh Fox, premiato al Sundance Festival 2010, illustra gli effetti devastanti sull'ambiente e sulla salute delle persone dovuti all'utilizzo del fracking. Il film si può vedere su Youtube sottotitolato in italiano. Le immagini parlano chiaro: si vedono gli abitanti di alcune cittadine della Pennsylvania alle prese con l'acqua del rubinetto che prende fuoco a causa della presenza di metano, con le morie di rane e di pesci, con l'esplosione di malattie respiratorie e tumori. E le controindicazioni non finiscono qui. È stato accertato che l'attività di fracking può generare terremoti. La pressione dell'acqua infatti carica di energia le rocce del sottosuolo che infine scaricano la propria energia attraverso scosse più o meno consistenti. In molti, fra cui il prestigioso Los Angeles Times, hanno accusato il fracking di essere il probabile responsabile del terremoto di magnitudo 5,6 che ha scosso l'Oklahoma nel novembre scorso. Infine un articolo scientifico consultabile online dimostra che l'attività estrattiva tramite fracking produce più Co2 di quanta non ne generi il ciclo di lavorazione e consumo del petrolio. In Italia se ne parla ormai da un po' di tempo, di introdurre la fratturazione idraulica. Già alcune compagnie specializzate statunitensi si sono fatte avanti proponendo di trivellare gli appennini alla ricerca di bolle di gas. In generale il fracking viene presentato come una panacea contro la dipendenza energetica. Siamo ancora sicuri che sia una buona idea?

Commenti

trivellare gli appennini, eh??? non ce ne sono assai di faglie sugli appennini?serve anche trivellare? in lunigiana nemmeno una settimana fa abbiamo avuto un terremoto magnitudo 5,4 e combinazione non molto lontano dalla zona dell'epicentro qualche giorno prima è esploso un metanodotto che ora stanno sistemando, chi ci dice che le eventuali trivellazioni non lo abbiano innescato, va bene che in quella zona c'è una faglia ed anche se l'osservatorio sismico apuano esclude ogni collegamento a me i dubbi rimangono
luna d'argento, 02-02-2012 07:02

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