Rifiuti: Federambiente chiede nuovi incentivi per gli inceneritori

Federambiente, l’associazione che riunisce le aziende del settore rifiuti, chiede che il Parlamento preveda nuovi aiuti pubblici all’incenerimento di rifiuti. A denunciare la “clamorosa mossa anti-europea” è il Movimento 5 Stelle.

Rifiuti: Federambiente chiede nuovi incentivi per gli inceneritori
Federambiente, l’associazione che riunisce le aziende del settore rifiuti, chiede che il Parlamento preveda nuovi aiuti pubblici all’incenerimento di rifiuti. A denunciare la “clamorosa mossa anti-europea” è il Movimento 5 Stelle entrato in possesso del documento che sta girando tra gli esperti del settore per la sua redazione finale. Federambiente sottolinea che senza incentivi pubblici agli inceneritori, “la situazione degli investimenti è in stagnazione, pochi termovalorizzatori sono stati costruiti negli ultimi cinque anni e praticamente nessun nuovo impianto è stato programmato”. La richiesta dell'associazione potrebbe comportare in sostanza un ritorno a quell'anomalia tutta italiana dei CIP6. Dal 2001 infatti i cittadini di tutta Italia hanno destinato una parte delle loro bollette elettriche ai cosiddetti Cip6, inventati per finanziare energie verdi ma poi destinati al finanziamento occulto degli inceneritori Tra il 2007 e il 2008 la normativa sugli incentivi all’incenerimento dei rifiuti attraverso i cosiddetti “Cip6” e i “Cerificati verdi” è stata rivista in considerazione delle indicazioni dell’Unione Europea che già aveva aperto procedimenti d’infrazione contro l’Italia. Nel rispetto delle norme Ue del Trattato di costituzione dell’Ue in tema di libera concorrenza, erano stati dunque banditi gli aiuti economici alla combustione della parte non biodegradabile dei rifiuti. Da qui dunque la richiesta di Federambiente che parla di “investimenti di cui il paese ha drammaticamente bisogno” riferendosi agli inceneritori. L'associazione propone inoltre di vanificare, di fatto, la contrarietà di Comuni e Province alla realizzazione di nuovi impianti per l'incenerimento. Nel documento si legge infatti: “Non esiste ad oggi alcuna credibile ‘sanzione’ per le amministrazioni che, pure a fronte della legittimità delle richieste di autorizzazione e della bontà dei progetti, rallentano o bloccano il processo autorizzativo per un malinteso e spesso ingiustificato senso del diniego precostituito a qualunque iniziativa che possa suscitare opposizione sul territorio”. Questa dunque la proposta dell'associazione: “Se una Provincia non rilascia l’autorizzazione o non fornisce un diniego motivato entro i tempi stabiliti, le subentra la Regione; se entro tempi prestabiliti il processo non è ancora concluso, i poteri degli enti locali sono surrogati dall’amministrazione centrale dello Stato”. Ciò che appare intollerabile è il fatto che Federambiente sostenga l'assoluta necessarietà degli inceneritori piuttosto che incentivare modelli sostenibili di gestione dei rifiuti (i centri di riciclo sul 'modello Vedelago' e la strategia Rifiuti zero rappresentano validi esempi in questo senso) che potrebbero rendere inutile l'esistenza di impianti costosi e altamente inquinanti.

Commenti

speriamo che Federambiente la spunti altrimenti a breve saremo tutti sommersi dai rifiuti. gli inceneritori servono a produrre energia e a lasciare meno spazio alle ecomafie.
Nadia, 21-09-2011 03:21
Scusa Nadia, ma ti rendi conto di quello che hai scritto? Informati, per favore!
maurizio, 21-09-2011 04:21
Cara Nadia Spero vivamente che un inceneritore venga costruito vicino casa tua così dopo potrai dire di vivere in un mondo più pulito.
Santigliana, 21-09-2011 04:21
Carissima Nadia, desidero farti tre domande circa le tue affermazioni : 1.sai a chi è in mano il "business" degli inceneritori, di che cosa hanno bisogno gli inceneritori per funzionare e quale è il rapporto costi-benefici ? 2.sai cos'è il centro di Vedelago ? 3.sai cosa sono i famigerati contributi "Cip 6" ? Se qualcosa non ti è chiaro, basta digitare su Google le parole delle mie domande e potrai farti un'idea. Vedrai che gli inceneritori non sono poi quella "manna dal cielo" che molti credono. Ciao
Mauro, 21-09-2011 05:21
Bene fa il Movimento 5 Stelle a smascherare le...truffe governative ai danni degli utenti pagatori di bollette e degli utenti contribuenti europei. Sarebbe ora di impedire legislativamente questi dirottamenti fiscali senza dover aspettare o ricorrere a denunce della Comunità Europea. Il fatto è che in Italia sotto il divieto costituzionale di referendum abrogativo per le leggi fiscali si imbandiscono sotto quel nome mille raggiri.E forse potrà essere proprio quel movimento a imboccare la strada giusta per un chiarimento su questa equivoca legiferazione.
Franco, 22-09-2011 12:22
Gli inceneritori servono esclusivamente ad arricchire chi li costruisce e chi li gestisce. L'energia che producono è infinitamente inferiore a quella necessaria per ricostruire quello che inceneriscono. I materiali preferiti infatti dagli inceneritori sono proprio plastica e legno, che hanno alto potere calorico ma che sarebbe molto più economico e salutare, riusare o riciclare. Per non essere sommersi dai rifiuti occorre semplicemente ridurli, riutilizzarli, riciclarli. Invece di destinare milioni di euro alla costruzione di impianti enormemente dannosi per la salute, si potrebbero costruire impianti di compostaggio e di trattamento meccanico a freddo, entrambi molto meno costosi e molto più utili. Compostare i rifiuti organici ridurrebbe da solo il 30% dei rifiuti urbani. Esattamente quelli che provocano putrescenza, marcescenza e percolato. Incenerire è dannoso ed antieconomico. Nonostante ce lo vogliano far dimenticare, l'antica e mai smentita legge di Lavoisier, studiata in 3^ media, ci ricorda che "nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma". Per farla breve, quello che entra in un inceneritore non viene distrutto ma solo trasformato in qualcosa di moooolto più dannoso: polveri, fumi e ceneri tossiche che poi respiriamo, beviamo e mangiamo. Proprio una bella soluzione!!
Enza, 21-09-2011 06:21
Scusa Nadia, da dove t'è giunta questa 'certezza' circa la necessità di quelle macchine di veleni, buone solo ad arricchire costruttori e gestori? Se non vuoi essere sommersa dai rifiuti, inizia a produrne meno, inizia a chiedere ai tuoi amministratori di indirizzare le loro politiche verso la riduzione dei tanti materiali inutili presenti nel tuo comune, inizia ad informarti su cosa sono in realtà quegl'impianti che fanno sparire la 'monnezza' solo agli occhi, rendendola di gran lunga più pericolosa: se hai chiaro il concetto di 'tutto si trasforma e nulla si distrugge', dovresti come minimo porti la domanda su dove finiscano quelle tonnellate di roba bruciate. Ceneri e polveri, sempre più fini e sottili e, quindi, sempre più insidiose per la tua e mia salute. Ciao. http://microscopioesem.wordpress.com http://www.stefanomontanari.net
gianluca, 21-09-2011 06:21
PS per Nadia: non so a te, ma mi compaiono, prima dei commenti, una serie di libri proposti da PAEA (i box in giallo). Ecco, potrebbero già bastare quelli (io ti consiglio il secondo, Rifiuto Riduco e Riciclo) per iniziare a vedere le cose diversamente e, soprattutto, in una maniera corretta e non influenzata da un'abile propaganda.
gianluca, 21-09-2011 06:21
Altro PS, sempre per Nadia. A destra, sempre su questo sito, c'è la colonnina "ARTICOLI CORRELATI". Se ne legga qualcuno, magari quello sull'inceneritore di Forlì o su quello di Parma (discorso applicabile anche al resto degl'impianti), avrà modo di riflettere su cosa sia più o meno dannoso per noi cittadini e cosa, invece, sia più o meno redditizio per i colossi che gestiscono l'enorme business dell'incenerimento.
gianluca, 21-09-2011 07:21
A Parma l'inceneritore (ops, termovalorizzatore...) è stato progettato per essere economicamente sostenibile se utilizzato per alimentare la rete di teleriscaldamento (per circa 75.000 cittadini). L'obiettivo resterebbe comunque la massima riduzione possibile di rifiuti residui da incenerire. Già oggi, grazie anche a qualche comune virtuoso nella raccolta differenziata, in provincia non ci sarebbero rifiuti sufficienti per alimentare la rete di teleriscaldamento: o il termovalorizzatore è troppo grande, o si andrà (ma ci vorrebbe una deroga legislativa) a comprare "combustibile" fuori provincia. Così che il teleriscaldamento sarà meno efficente e più costoso per i cittadini. Tale situazione era evidente anche prima dell'apertura del cantiere, bastava cambiare progetto, ma adesso....adesso anche la beffa: a metà strada (dopo avere speso 200 milioni di Euro) fermiamo cantiere e progetto!
Angelo, 24-09-2011 08:24

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