Banca Etica, la finanza che funziona anche in tempi di "crisi"

Banca Etica, che ha chiuso anche il 2012 con volumi positivi, propone nuovi prodotti e servizi online per permettere a tutti di scegliere la finanza etica. L'auspicio è che le organizzazioni del terzo settore, gli enti locali, le imprese sociali e i singoli cittadini possano continuare a sostenere l'economia civile e solidale.

Banca Etica, la finanza che funziona anche in tempi di
Per il quinto anno consecutivo dall'inizio della crisi, Banca Etica ha chiuso anche il 2012 con volumi positivi. Il capitale sociale ha raggiunto quota 42milioni e 790mila € (+22% rispetto al 2011); la raccolta di risparmio si è portata a quota 789milioni € (+8% sul 2011) e soprattutto hanno continuato a crescere i finanziamenti erogati da Banca Etica a favore di imprese sociali e famiglie socie della banca: i crediti deliberati ammontano a 813 milioni (+7% sul 2011).  In questa epoca di credit crunch Banca Etica è orgogliosa di essere tra i pochissimi istituti di credito che chiudono l'anno con il segno "più": l'ultimo outlook ABI di dicembre segnala infatti che nel 2012 l'insieme del sistema bancario italiano ha contratto i prestiti a famiglie e imprese del -2,4%.  “La sfida per il 2013 – dice Mario Crosta, Direttore Generale di Banca Etica - sarà quella di continuare a mantenere il trend di crescita. Per farlo è fondamentale che sempre più organizzazioni e cittadini facciano una scelta di campo: decidere quale tipo di economia sostenere attraverso i propri risparmi. Abbiamo lavorato molto per rendere Banca Etica più accessibile attraverso il nuovo conto In Rete che completa la nostra offerta di servizi per l'operatività, i pagamenti e la gestione del risparmio anche online. Mai come ora la scelta della finanza etica è alla portata di tutti. Nel 2013  punteremo sull'innovazione finanziaria per radicarci ancora di più  nei settori dell'economia civile e sociale”. Banca Etica auspica che le organizzazioni del terzo settore, gli enti locali, le imprese sociali e i singoli cittadini possano continuare a sostenere gli sforzi di Banca Etica a sostegno dell'economia civile e solidale, anche attraverso la sottoscrizione di capitale sociale e di obbligazioni di Banca Etica.  “La contrazione generalizzata del credito erogato dal sistema bancario nel suo complesso si è tradotta in un forte aumento delle richieste di finanziamento che arrivano a Banca Etica. Oggi queste richieste sono pari, indicativamente, al doppio della nostra capacità di erogare crediti, senza mettere in tensione i nostri fondamentali”, spiega il presidente di Banca Etica, Ugo Biggeri. “Banca Etica è nata 13 anni fa grazie a un'inedita mobilitazione civile di miglia di cittadini e organizzazioni che hanno investito parte dei loro risparmi nella creazione di una Banca unica e votata a sostenere l'economia civile. Oggi i nostri numeri dimostrano che è possibile fare credito in modo trasparente, astenendosi dalle attività puramente speculative e sostenendo invece la parte migliore dell’imprenditorialità italiana, quella che accanto al giusto profitto persegue il bene comune. Anche durante la crisi abbiamo costantemente aumentato il credito erogato a vantaggio di cooperative sociali, organizzazioni del commercio equo, imprese attive nel campo dell’agricoltura biologica o della produzione di energia da fonti rinnovabili. Oggi però le nuove normative sul credito impongono alle banche un rafforzamento patrimoniale senza il quale non potremo continuare a crescere nell’erogazione di finanziamenti all’economia civile e solidale. Pur consapevoli delle difficoltà in cui molte organizzazioni  versano auspichiamo una nuova mobilitazione a sostegno di questo progetto che persegue l’interesse più alto: quello di tutti”, conclude Biggeri.

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