La Puglia va a tutta canapa!

Dopo l'esperienza del comune toscano Capannori, è partito un altro progetto, stavolta in Puglia, per rilanciare la coltivazione della canapa. L'associazione CanaPuglia ha già permesso la semina di 120 ettari di canapa, che verrà utilizzata per vari scopi, dai tessuti, ai materiali edili, all'energia, ai carburanti.

La Puglia va a tutta canapa!
Prima Capannori, poi la Puglia. Adagio adagio l’Italia torna a piantare e coltivare quella che un tempo era uno dei prodotti più diffusi ed esportati del nostro paese: la canapa. Tempo addietro vi abbiamo parlato dell’esperienza del comune “virtuoso” toscano, che a marzo ha iniziato la semina di quasi cento ettari di terreno; oggi vi raccontiamo di CanaPuglia, un progetto nato due anni fa e che ha portato alla semina, nell’aprile scorso, di circa 120 ettari di terreno sparsi per tutta la regione. E che mira a contagiare tutta Italia. In pochi lo sanno, ma oltre mezzo secolo fa l’Italia era il secondo produttore mondiale di canapa, dietro solamente all’Unione Sovietica. La canapa italiana, di altissima qualità, veniva lavorata ed esportata in tutto il mondo. Da essa si ricavavano tessuti per vestiti, i suoi semi davano un ottimo olio combustibile e in campo farmaceutico le sue applicazioni erano vastissime, dalla cura dell’asma all’utilizzo come antidolorifico. La marina inglese utilizzava la canapa per le vele delle proprie imparcazioni e anche le vele dell’Amerigo Vespucci, imbarcazione simbolo della marina militare italiana, sono fatte di canapa. Ma l’avvento dell’industrializzazione e il “boom economico” portarono nel nostro paese le fibre sintetiche provenienti dagli Usa e la canapa finì ben presto nel dimenticatoio. In molti smisero di coltivarla perché considerata inutile e superata. Poi venne il proibizionismo, e le dette la spallata finale. Il divieto di consumare la cannabis fu introdotto dal governo italiano nel 1961, con la sottoscrizione della convenzione internazionale chiamata “Convenzione Unica sulle Sostanze Stupefacenti” (cui fecero segioti quella del 1971 e quella del 1988). Nel 1975 la “legge Cossiga” contro gli stupefacenti ne vietò anche la coltivazione cosicché negli anni successivi anche gli ultimi ettari coltivati a canapa scomparvero. Oggi però c’è un rinnovato interesse verso la canapa. Tale pianta, come la descriveva il magazine americano Popular Mechanics nel 1938, “'Cresce rapidamente in una stagione […] Può essere coltivata in ogni stato [...] Le sue lunghe radici penetrano il terreno e lo rompono, lasciandolo in perfette condizioni per la coltura dell’anno successivo. La densa massa di foglie, che arriva a 8-12 piedi da terra, soffoca le erbacce.” Attualmente, ai suoi classici utilizzi (tessuti, corde, olii e farine, medicinali, carta, materiali per l’edilizia) se ne sono aggiunti altri resi possibili dallo sviluppo delle tecniche di lavorazione (carburanti, energia). In Puglia l’idea di tornare a coltivare canapa è venuta ad un gruppo di ragazze e ragazzi (età media attorno ai 25 anni) che grazie ai fondi del bando Principi Attivi (un progetto della Regione Puglia per incentivare e finanziare le iniziative dei giovani) hanno messo su un’associazione che hanno chiamato Canapuglia con lo scopo di informare, fornire consulenze e assistenza a aziende e canapicoltori, organizzare corsi, progetti per le scuole, eventi di sensibilizzazione, visite guidate nelle piantagioni e giornate di studio, effettuare studi e ricerche scientifiche sulla cannabis terapeutica, creare una rete di aziende, associazioni e sostenitori. “Sappiamo bene che la civiltà della Canapa è stata uccisa dalla civiltà della Plastica” ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, che si è mostrato soddisfatto dell’iniziativa intrapresa da CanaPuglia. Il progetto ha anche vinto il Premio Ambiente Faraglioni di Puglia 2012 in quanto “progetto di straordinaria innovazione che ha aperto un mondo sconosciuto agli occhi di gran parte dell’opinione pubblica avviando un processo di sensibilizzazione sui concetti di eco-sostenibilità e bio-compatibilità promuovendo la coltivazione e l’impiego in diversi campi della Cannabis Sativa”. Già i primi 120 ettari sono stati seminati. “La cosa più bella” come ha affermato l’Assessore alle Risorse Agroalimentari, Fabrizio Nardoni “è che CanaPuglia è un progetto che parte dalla Puglia ma si è esteso e sta mettendo radici in tutta Italia.”

Commenti

Qualcuno sveglio per fortuna esiste ancora. Un prodotto che esiste in natura da SEMPRE e non ha mai fatto strage, anzi ha vestito curato e nutrito infinite generazioni di non solo umanoidi.
giuseppe, 06-06-2013 04:06
vorrei aggiungere che i semi di canapa sono altamrente commestibili e benefici. possono esserem utilizzati per produrre il tofu( formaggio di soya) allo stesso modo in cui si produce quello di soya, in italia al nord esiste gia' un produttore di tofu di canapa, molto piu' saporito e gustoso di quello di soya.
farnco bressanin, 06-06-2013 08:06
Un progetto molto interessante.agli inizi del 900 la ford la usava per farci alcuni pezzi dell'auto. Sinceramente credevo che ancora oggi in Italia era vietata la coltivazione. In termini legali come si muovono questi gruppi?
Francesco, 06-06-2013 10:06
Con la Canapa si faceva tutto quello che oggi si col petrolio. Molto di più perché è anche commestibile. Spero che così facendo, la Puglia smetta di allevare vacche con costi altissimi per l'ambiente.
pio, 08-06-2013 08:08
stupendo, mi tornano in mente i vestiti e le borse di canapa, indistruttibili! mi domando solo come si fa con il proibizionismo!!! c'è una legge che oggi ne permette la coltivazione?!
maria, 08-06-2013 10:08
Salve è possibile aderire al proggetto ? in sicilia è possibile coltivarla legalmente ?
Antoni, 18-06-2013 03:18
@antoni: canapuglia.it
nadia, 18-06-2013 06:18
finalmente anche nel mio sud una notizia gratificante e quasi rivoluzionaria.... una coltura " contro" per l'agricoltura meridionale e per il suo sviluppo sostenibile. Da presidente della scarl" Bio.in le bucoliche " sarei interessato a partecipare al progetto e costruire una ipotesi di filiera nella provincia Cosentina.
enzo, 16-09-2013 08:16
Quanti quintali di fibra produce, mediamente, un ha di terreno? E quanto viene quotato, di solito, un kg di fibra?
Domanda, 30-11-2013 06:30
Salve a tutti.. e una bella idea questa e molto molto utile per tutta la nostra società..se è possibile saperne di più ve ne sarò grato
belvigio, 03-01-2014 03:03
salve e molto interessante questo progetto io ho 39 anni e sono di taranto vorrei saperne di piu sono proprietario di un terreno agricolo situato in taranto periferia cosa si puo fare con questo progetto cortesemente se e possibile una risposta per email oppure il mio numero e 3928724712 cordiali saluti .
nico, 14-05-2014 09:14
non ci facciamo prendere da troppo entusiasmo sulla coltivazione perchè non disponiamo di risultati sperimentali relativi alle varietà di canapa più idonee, ai terreni più favorevoli e alle cure colturali relative alle diverse aree pugliesi- I fallimenti delle innovazioni spesso sono dovute alla carenza della ricerca per cui, spesso, per la fretta di essere i primi nella proposta, si danno informazioni non adeguate, con risultati che possono portare al fallimento degli obbiettivi.
Elio, 27-08-2014 06:27
se non ricordo male i miei genitori mi parlavano già della canapa che utilizzavano molto
maria, 27-08-2014 08:27

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