'Salvaiciclisti': a Roma 50mila in piazza per chiedere un'altra mobilità

Organizzata dal movimento #Salvaiciclisti per chiedere una città a misura di bicicletta, la manifestazione nazionale che si è tenuta sabato 28 aprile a Roma ha visto migliaia di cittadini su due ruote, giunti nella capitale anche da altre città italiane, affollare i Fori Imperiali della 'città eterna' per rivendicare una mobilità sostenibile a misura di bicicletta. L'evento, unico nel suo genere, si è tenuto in contemporanea a Londra.

'Salvaiciclisti': a Roma 50mila in piazza per chiedere un'altra mobilità
“Veni, vidi, bici”. Questo il motto della prima manifestazione nazionale di rivendicazione di una maggiore tutela per le due ruote, in particolare sulle strade urbane. Organizzato dal movimento #Salvaiciclisti per chiedere una città a misura di bicicletta, l'evento che si è tenuto sabato scorso a Roma ha visto migliaia di ciclisti (50mila secondo gli organizzatori, ndr), giunti nella capitale anche da altre città italiane, affollare i Fori Imperiali della Città eterna. La manifestazione si è svolta tra musica, giochi e intrattenimenti. Dopo il via alla manifestazione, alle 15 hanno preso la parola i coordinamenti locali di #salvaiciclisti. Alle 16.30 si è tenuto il flash mob per ricordare i 2500 ciclisti uccisi sulle strade in meno di 10 anni: 'tutti giù a terra' con la bicicletta e poi la rialzata 'Basta: oggi l’Italia cambia strada'. “È qualcosa di straordinario, mai accaduta in Italia una cosa simile”, ha dichiarato Paolo Bellini, uno degli organizzatori dell'evento. “Ormai la strada è sempre più un posto feroce. Serve un'attenzione maggiore al non detto, basterebbero buon senso e interventi normativi per evitare le stragi stradali. Stiamo parlando di cittadini che vanno in bici, e non di ciclisti”. Non è un caso che la manifestazione nazionale sia stata organizzata proprio ai Fori Imperiali, palcoscenico archeologico straordinario ma soffocato dal traffico e dove nell'ottobre del 2009 è morta Eva Bodhalova, ciclista uccisa da un taxi mentre rientrava a casa. L'area dei Fori è tagliata in due da un'arteria stradale perennemente trafficata. Ecco perché #Salvaciclisti ha deciso di presentare tra le richieste la definitiva ciclopedonalizzazione dell'area, che i romani attendono da oltre 30 anni. La manifestazione di sabato scorso è stata sostenuta anche da Legambiente. Nelle nostre città ha spiegato il responsabile nazionale Aree Urbane Legambiente Alberto Fiorillo, ogni anno muoiono mille persone, tra ciclisti e pedoni, investite da veicoli a motore, un quarto del totale dei morti in incidenti stradali. Ecco perché, ha aggiunto Fiorillo, “la politica sta ora discutendo l'ipotesi dell'introduzione del reato di omicidio stradale”. “Imporre il rispetto delle norme multando sistematicamente le violazioni del codice e abbassare i limiti nei centri urbani ovunque sia possibile - continua Fiorillo - non sono interventi per tutelare i cosiddetti utenti deboli, ciclisti e pedoni, ma la precondizione per stimolare una mobilità più attenta alla sicurezza e alla qualità della vita”. “I Fori stracolmi di 50mila cittadini in bici, a piedi, con i pattini sono un'emozione incredibile, un successo strepitoso, davvero Roma e l'Italia cambiano strada”, ha commentato dalla manifestazione Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio. “Non serve buonismo: stop alle belle parole e alla pietà, i cittadini ancora una volta hanno dimostrato di sapere bene come Roma deve cambiare, con meno auto e smog, con spazi per le bici nelle strade, rastrelliere, percorsi, bike sharing. Ora il Comune e le istituzioni diano loro ascolto, a partire dai Fori ciclopedonalizzati tutti i giorni, troppo belli senz'auto puzzolenti, da fruire a piedi e in bici”. “Una bellissima giornata all'insegna della della mobilità sostenibile e della partecipazione popolare”. Con queste parole hanno commentato l'evento di sabato il senatore del Pd Francesco Ferrante, primo firmatario di un disegno di legge a sostegno della sicurezza dei ciclisti, e il senatore radicale Marco Perduca. “I centri urbani congestionati dal traffico e soffocati dallo smog – continuano i senatori - possono essere sensibilmente migliorati incentivando una mobilità senza motore e a due ruote, in alternativa o a complemento del trasporto pubblico”. Angelo Bonelli, presidente nazionale dei Verdi che hanno aderito e sostengono la campagna #Salvaciclisti, ha affermato poi: “chiediamo subito al Governo un piano straordinario per la mobilità ciclistica in Italia. È necessario che si apra un tavolo tra il governo nazionale e gli Enti locali per interventi per la sicurezza e i diritti di chi sceglie la bicicletta, un mezzo amico dell'ambiente, per la propria mobilità”. In contemporanea all'evento di Roma, anche a Londra è stata organizzata una manifestazione per la tutela della mobilità sostenibile. Oltre 10mila ciclisti si sono riversati nelle strade londinesi per partecipare alla 'bike protest'. Alla pedalata da Hyde Park ai Blackfriars hanno preso parte anche i candidati alle elezioni di sindaco a Londra, Brian Paddick e Jenny Jones, insieme al vice leader dei liberaldemocratici che ha chiesto a tutti i candidati delle elezioni amministrative di avviare iniziative concrete per rendere le strade più sicure. Proprio dall'Inghilterra è partita del resto la campagna Cities fit for cyclists (città fatte per chi va in bici), lanciata dal Times dopo un grave incidente capitato a Kaya Burgess, la reporter investita da un camion lo scorso novembre e da allora in coma.

Commenti

sono con voi pur non essendo un ciclista e quindi come automobilista responsabile e preoccupato vi chiedo di sensibilizzare tutti affinchè si viaggi in bici in fila indiana SEMPRE. quante volte pur rispettando le regole ho corso il rischio di investire ciclisti bulli e scondiserati.
roberto camurati, 30-04-2012 10:30

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