La dieta del futuro sarà vegetariana

Le riserve globali di cibo continuano a diminuire e la popolazione mondiale continua ad aumentare. Per evitare future carestie, sostiene lo Stockholm International Water Institute, la popolazione mondiale dovrebbe dunque convertirsi ad una dieta vegetariana entro il 2050.

La dieta del futuro sarà vegetariana
Secondo le stime dell’ONU, 900 milioni di persone ogni sera vanno a dormire senza aver mangiato, cioè vanno a letto affamate, mentre altri 2 miliardi di persone sul pianeta sono malnutrite. Si calcola che, nel 2050, la popolazione mondiale passerà dagli attuali 7 miliardi a 9 miliardi di esseri umani. Perciò, se l’umanità continuerà a sfruttare le risorse naturali (acqua e terra in primis) ai ritmi attuali e (soprattutto) a seguire una dieta alimentare a base di carne, le risorse scarseggeranno sempre di più, aprendo la strada a carestie e a conflitti sociali dalle conseguenze imprevedibili. L’allarme è stato lanciato dallo Stockholm International Water Institute (SIWI), secondo il quale, per evitare future carestie la popolazione mondiale dovrebbe cominciare a mangiare solo frutta e verdura, anziché bistecche e insaccati. Il SIWI afferma che un giorno potremmo essere costretti a diventare tutti vegetariani. E non per scelta, ma per necessità: perché, in caso contrario, non ci sarà abbastanza cibo per sfamare la crescente popolazione mondiale. Le riserve globali di cibo continuano a diminuire e la popolazione mondiale continua ad aumentare: al ritmo attuale di sfruttamento delle risorse (acqua e terra, in particolare) – afferma il SIWI - nel 2050 scoppieranno carestie e guerre per il cibo e, soprattutto, per l’acqua - senza la quale non esisterebbe nulla di commestibile sul pianeta. La risposta al problema (e l’esortazione) degli studiosi di Stoccolma è molto semplice: il mondo deve cambiare regime alimentare al più presto, per evitare conflitti sociali dalle conseguenze imprevedibili e nefaste. La nostra dieta deve cambiare, cioè dobbiamo diventare tutti vegetariani (o quasi). Secondo il SIWI, oggi otteniamo il 20% delle proteine necessarie al nostro fabbisogno da prodotti derivati dagli animali (carne o latticini), ma questa percentuale dovrà scendere almeno al 5% entro il 2050, se vorremo evitare il peggio. Già oggi, in molte regioni del pianeta l’acqua è un bene ancora più prezioso del petrolio, e fra una quarantina d’anni, non potrebbe essere sufficiente per produrre gli alimenti necessari a sfamare 9 miliardi di persone. Il cibo ricavato dagli animali consuma da 5 a 10 volte più acqua di quella che serve ad un’alimentazione vegetariana. L’acqua necessaria per l’intera filiera che porta alla produzione di soli 5 kg di carne, ad esempio, è superiore al consumo che ne fa una famiglia media in un anno. La produzione di carne sarebbe responsabile del 70% del consumo mondiale di acqua. Cambiare la dieta attuale, quindi, permetterebbe di consumare meno acqua per l’agricoltura. Certo, l’irrigazione è necessaria anche per la coltivazione di frutta, verdura e cereali, cioè di buona parte dell’alimentazione vegetariana. Ma il confronto dei dati parla chiaro: se per 1 kg di carne bovina sono necessari non meno di 15.000 litri di acqua, per 1 kg di riso, ne sono sufficienti poco più di 3.000, cioè 5 volte meno. Ma non è tutto: già oggi un terzo delle terre arabili e fertili del pianeta è destinato alla produzione di raccolti riservati all’alimentazione animale e non umana. Quindi, se mangiassimo meno carne animale, avremmo a disposizione più terreni per gli altri usi agricoli. Ricordiamo che l’enorme fabbisogno alimentare dei capi di bestiame ha come conseguenza quella di destinare sempre più terre al pascolo, strappando spazio alle aree boschive e ai terreni per la produzione di prodotti destinati all’alimentazione umana. Si calcola, infatti, che attualmente circa metà della produzione cerealicola mondiale non è destinata al consumo umano, ma all’alimentazione animale. Infine, non va dimenticato che l’impronta ecologica degli allevamenti di bestiame è enorme: sono responsabili del 18% delle emissioni di anidride carbonica e gas serra in atmosfera, soprattutto a causa degli effetti del processo di ruminazione dei bovini. Se diventare vegetariani vi sembra 'fantascienza', sappiate che, secondo i dati di una recente ricerca presentata al Festival Vegetariano di Gorizia, in Italia sono ormai oltre 5 milioni le persone che si dichiarano vegetariane o 'vegane' (coloro, cioè, che non mangiano nemmeno i prodotti di derivazione animale, come le uova e il latte). Dai dati presentati a Gorizia, basati su una ricerca AcNielsen rielaborata da Eurispes, emerge che in Italia i vegetariani sono sempre di più e che la tendenza è in forte crescita. L’Italia si conferma sempre più vegetariana, ma il dato interessante è che la scelta è più salutistica che ideologica. La salute, infatti, è la principale motivazione per il 43,2% di coloro che hanno detto no alla carne. Inferiori le percentuali di chi sceglie di mangiare vegetariano per rispetto degli animali (29,5%) e dell’ambiente (4,5%). A preferire uno stile alimentare di tipo vegetariano o vegano sono in prevalenza le donne, i giovanissimi tra i 18 e i 24 anni e, a sorpresa, gli over 65. Inoltre, secondo la ricerca Eurispes, ai 5 milioni di vegetariani presenti in Italia, si aggiunge un 6,7% della popolazione che sostiene un regime alimentare senza prodotti a base di proteine animali. “L’incremento dell’interesse e della consapevolezza sull’importanza di una corretta informazione si sta traducendo in un aumento del numero dei vegetariani nel nostro Paese. E un segnale di questo è anche l’adeguamento del mercato con l’introduzione di un numero sempre maggiore di prodotti destinati all’alimentazione green, l’apertura di nuovi negozi bio e l’inserimento da parte dei ristoranti di piatti vegetariani nei loro menù”, ha spiegato Stefano Momentè, consulente scientifico del Festival Vegetariano di Gorizia. Essere vegetariani oggi, quindi, non può essere più considerato 'moda', ma una decisione consapevole. Mangiare frutta, verdura e legumi non garantisce solo un maggiore apporto di vitamine ed altre sostanze benefiche, ma evitare il consumo di carne riduce al minimo l’insorgenza della coronaropatia, un grave disturbo cardiovascolare, e di malattie quali il cancro al colon. I motivi di salute rappresentano uno dei principali motivi di scelta per molti nostri connazionali, ai si aggiungono tutti coloro che prendono questa decisione per un reale sentimento animalista e ambientalista.

Commenti

Sarebbe la vera evoluzione umana. Le masse confuse dagli strumenti del potere non riescono ad immaginarne i benefici!! La loro essenza non sarebbe più coperta dal sangue dello sfruttamento ingordo ed essi stessi comincerebbero a vivere. E' questo che temono i padroni.
Dave, 19-09-2012 12:19
Senza contare questo rapporto tra peso del cibo fornito e peso guadagnato dall'animale: Pesci - 1.5:1 Pollame - 2.0:1 Maiali - 4.0:1 Bestiame - 7.0:1 Pecore - 8.0:1 Rendiamoci conto che se proprio dobbiamo mangiare carne, e' meglio che ci orientiamo sui pesci allevati.
Stefano, 19-09-2012 04:19
Sono per una umanità prevalentemente vegetariana però la mia perplessità sul costante aumento della popolazione a livello mondiale mi fa venire il dubbio che la stupidità prevalga sul buon senso. Mettere al mondo una nidiata di bambini sapendo di non poterli sfamare non è certo saggezza e tantomeno amore. Non è l'aumento del cibo ma la diminuzione della popolazione mondiale che deve avvenire per amore verso questo pianeta e verso noi stessi e ogni forma di vita.
maria, 19-09-2012 08:19
Sono in piena sintonia Dave. Sia che lo vogliano o no, sarà cosi!!
giuseppe, 19-09-2012 08:19
"L'incremento dell'interesse e della consapevolezza sull'importanza di una corretta informazione..." non la chiamerei "corretta", perché corretta è per chi sostiene l'idea del vegetarianismo...credo che l'importante sia piuttosto nell'ampliare le proprie conoscenze, in entrambe le direzioni, perché più so di un argomento e più so dei motivi contrari a quell'argomento stesso, più sarò libero di fare una scelta LIBERA.
Giacomo Armani, 20-09-2012 12:20
Ciao Giacomo, purtroppo la libertà di cui parli riguarda solo l'essere umano. Se consideri il punto di vista della natura io non sono né meglio né peggio di un pollo, apparteniamo solo a due specie diverse. Questo non significa che posso fare di quest'animale quello che voglio (ignorando la natura stessa) solo perché ne ho la possibilità. Ti invito ad approfondire questo argomento senza condizionamenti esterni. Saluti
Dave, 21-09-2012 09:21
Milano, 16/09/2012 COMUNICATO STAMPA CONFERENZA STAMPA DEL 12-09-12 ORE 12.00 PALAZZO MARINO %u2013 SALA ARAZZI %u2013 P.ZZA DELLA SCALA, 2 %u2013 MILANO L'AVI - ASSOCIAZIONE VEGETARIANA ITALIANA, IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE DI MILANO %u2013 ASSESSORATO BENESSERE, QUALITA' DELLA VITA, SPORT E TEMPO LIBERO HA LANCIATO LA CAMPAGNA "PRENDIAMOLI PER LA GOLA" (1-31 OTTOBRE '12) "Rendere Milano città sempre più accogliente e capace di fornire ai propri cittadini residenti ed non, servizi sempre più funzionali per poter rendere migliore la qualità della vita." Così Chiara Bisconti, Assessora al Benessere, Qualità della vita, Sport e tempo libero del Comune di Milano, ha esordito alla conferenza stampa organizzata congiuntamente con l'Associazione Vegetariana Italiana in occasione del suo 60° anniversario di fondazione. Fra le iniziative principali dell'Assessorato, Chiara Bisconti ha ricordato la creazione di luoghi dove le mamme possono in tutta tranquillità allattare e nutrire il proprio figlio con diritto e senza doversi nascondere. Presenti alla Conferenza anche il Professor Valerio Pocar, garante dei diritti degli animali del Comune di Milano e figura innovativa in questo senso, ha ricordato il profilo del filosofo Aldo Capitini e l'impegno che egli ha profuso nel creare la prima Associazione Vegetariana che ha reso l'Italia il secondo paese al mondo dopo l'India come percentuale di praticanti vegetariani. La nonviolenza, il rispetto della vita di tutti gli esseri viventi e il dialogo, sono le basi per una convivenza rispettosa. Anche se la scelta vegetetariana è libera non va scordato che la scelta di una persona influisce sulla comunità ma soprattutto sugli animali. Va bene il rispetto della scelta di tutti ma se la scelta va a influire sul benessere della comunità non può essere accettata. Per questo, visto che nel 2015 si parlerà di alimentazione, si auspica una partecipazione congiunta all'EXPO. Il professor Pocar ha ricordato inoltre l'ultima iniziativa del Comune di Milano che permette l'ingresso ai nostri amici animali negli uffici pubblici, cosa non permessa prima. L'ultimo intervento della Conferenza è spettato alla Presidente dell'Associazione Vegetariana Italiana, signora Carmen Nicchi Somaschi che da più di 30 anni prosegue il cammino iniziato dal fondatore Aldo Capitini. Ricordando un po' di passato si è passati subito al futuro ed ai prossimi 40 anni. AVI è l'Associazione no profit che liberamente informa sulle possibilità di poter intraprendere un percorso alimentare salutare, nonviolento e rispettoso del mondo animale. Le iniziative sono legate quindi ad una continua consulenza con le istituzioni pubbliche oltre al settore ristorazione e produttivo. Per poter meglio informare chi volesse liberamente cambiare o migliorare le proprie abitudini alimentari e per poter verificare che chi è vegetariano non è triste e non mangia solo insalata, in collaborazione con il Comune di Milano e in occasione della giornata mondiale del vegetarismo, dall'1 al 31 ottobre 2012 in Milano e provincia i ristoratori, albergatori, potranno aderiree all'iniziativa "Prendiamoli per la gola" giunta alla sua 10° edizione. Chi vorrà proporrà un proprio menù vegetariano da inserire in quello giornaliero. AVI pubblicherà sui propri siti i riferimenti degli aderenti offrendo la possibilità di poter filmare la preparazione della propria ricetta e vederla pubblicata gratuitamente sul sito di videoricette www.youchef.tv! Le modalità di adesione saranno visibili dal giorno 17 settembre sui siti: www.vegetariani.it www.qualitavegetariana.it www.youchef.tv nonché le rispettive pagine Facebook. Inoltre su Twitter si potrà inviare un "Twitt" per segnalare eventuali nuove iniziative. Tutti a tavola insieme quindi gustando prelibatezze della nostra cucina mediterranea e alla riscoperta di piatti oramai sconosciuti di cui occorre riscoprire le origini. La conferenza si è conclusa con l'appuntamento per il giorno 1 ottobre alle ore 12,00 davanti a Palazzo Marino per l'apertura ufficiale dell'iniziativa "Prendiamoli per la Gola 2012" con una sonora scampanellata di augurio! Per ricevere la cartella stampa dell'Associazione e per ogni ulteriore informazione: segreteria@vegetariani.it info@qualitavegetariana.it Marco Moroni Segretario Nazionale
Marco Moroni, 21-09-2012 11:21
Credo che Maria abbia ragione. E' decisamente più razionale pensare a limitare lo sviluppo della popolazione, che a continuare a spremere un pianeta per alimentare una massa di persone che non ci stanno più. Stiamo prelevando di più di quello che la natura è in grado di rigenerare senza compromettere l'assetto ambientale. Perchè non riusciamo a comprendere che il sistema non funziona all'infinito e che non ha senso distruggere l'ambiente per produrre cibo. E' ovvio che nel medio periodo non ci sarà più ne cibo ne ambiente. A quel punto ? Sistemi meno impattanti per produrre cibo e un giusto rapporto pianeta e popolazione credo debbano essere i veri obbiettivi per garantire un vero sviluppo sostenibile.
angelo, 26-09-2012 07:26
Sono anch'io d'accordo con Maria e con Angelo, la soluzione è decrescere, decrescere, decrescere sia come consumi (eliminando carne e derivati animali) sia decrescere come spece umana!
Marta, 26-09-2012 11:26
Se la maggior parte della popolazione mondiale seguisse una dieta vegana ci sarebbe cibo a sufficienza per tutti, si dimenticherebbero parole come "colesterolo" - "osteoporosi" e la maggio rparte dei tumori che oggi mantengono i burattinai del potere. Le masse che si nutrono di carne e latticini fanno parte a loro volta della "catena alimentare" che credono naturale e saranno divorate dalla loro stessa ingordigia diventando il cibo del sistema che li ha fatti ammalare. L'informazione (quella vera) è l'unica cura.
Dave, 27-09-2012 10:27

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