TTIP blindato, slitta il voto al Parlamento europeo

Nessuno deve toccare la risoluzione Lange, così com’è stata “partorita” dalla Commissione commercio: è questo il diktat. Fanno paura gli oltre 120 emendamenti presentati al testo che deve dare il via libera al libero scambio tra Europa e Usa, tanto che il voto e la discussione all’Europarlamento sono stati posticipati sine die.

TTIP blindato, slitta il voto al Parlamento europeo

Martin Schulz, presidente dell’Europarlamento, ha deciso di bloccare il voto e la discussione sul TTIP, il Trattato transatlantico di liberalizzazione commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea. Nelle dichiarazioni che ha rilasciato ha ammesso di temere gli emendamenti presentati al testo che di fatto spalanca le porte all’arbitrio delle multinazionali in tutti i campi, dalla sanità all’ambiente, fino all’alimentazione e all’agricoltura. Ora il testo torna in Commissione commercio con l’intento dichiarato di eliminare più emendamento possibile. Al Parlamento europeo di sono levate le proteste di chi invece voleva discutere il testo per far emergere i punti dolenti e pericolosi che i cittadini europei chiedono da tempo a gran voce di cancellare.

Intanto la Commissione Europea continua a cercare di tenere il più possibile nascosto tutto quanto ha a che fare con il TTIP. Basti pensare all’accordo imposto dalla stessa Commissione ai 14 membri del gruppo di lavoro sul TTIP ai primi di giugno. Si vietava persino ogni commento su testi “leaked”, che aveva visto l’opposizione del gruppo di consulenti.

«Adesso  è necessario aumentare il controllo democratico della societa’ civile sulla prossima riunione della Commissione Commercio Internazionale, per evitare che ancora una volta si assista all’ennesimo furto della democrazia a vantaggio dei forti interessi commerciali» spiegano i responsabili della Campagna StopTTIP che continua a mobilitare la popolazione perché faccia sentire la propria voce e faccia pressione su parlamentari e politici. «La Campagna Stop TTIP ha dimostrato che la pressione della società civile può condizionare gli equilibri di voto del Parlamento europeo – aggiungono i vertici della Campagna - il rinvio del voto si deve alla campagna di pressione e di mobilitazione delle reti sociali e dei cittadini e alle obiezioni sull’efficacia e i potenziali pericoli generati dal TTIP espresse anche da grandi economisti come Paul Krugman  e il premio nobel Joseph Stiglitz. Continueremo a organizzare iniziative delocalizzate in vista della prossima riunione della Commissione Commercio Internazionale. La Commissione deve uscire bocciata, non rafforzata dal voto di al Parlamento europeo. Per questo come cittadine e cittadini dobbiamo mantenere gli occhi puntati sull’operato degli Europarlamentari e possiamo farlo insieme alle altre centinaia di associazioni e comitati che si sono mobilitati da oltre un anno in tutta Europa e negli Stati Uniti».

a) Se ti vuoi unire alla campagna di pressione sul Parlamento europeo copia e incolla la lettera che trovi qui sotto e inviala in email agli Europarlamentari della maggioranza eletti nella tua circoscrizione.

L’elenco con i contatti email e twitter dei parlamentari divisi per circoscrizione elettorale la trovi qui.

b) Se non hai ancora firmato la Petizione europea Stop TTIP, puoi farlo QUI

c) Scopri se nella tua città o vicino a te c’è già un Comitato Stop TTIP, per chiedere altre informazioni

La lettera da inviare in email

Gent.m* Europarlamentare, fa la cosa giusta: ferma il TTIP

Il 10 giugno, a Strasburgo, l’Europarlamento ha deciso di rimandare il voto sulla Relazione sul Trattato transatlantico Usa-Ue di liberalizzazione degli scambi e degli investimenti. Il rinvio è un tentativo di rimandare ulteriormente un dibattito che dovrebbe portare ad un unico risultato: rigettare i negoziati.

Un accordo poco trasparente, che alimenta troppe preoccupazioni circa un drastico e irreversibile abbassamento degli standard di qualità della vita e del processo democratico, in Europa e in Italia come negli Usa.

Nonostante le obiezioni sull’efficacia e i potenziali pericoli generati dal TTIP siano ormai sostenuti anche da grandi economisti come Paul Krugman  e il premio nobel Joseph Stiglitz, la Commissione INTA le consegna un testo che, sotto un pesante velo di retorica, sembra ignorare i principali problemi che il trattato presenta.

Per questo le chiedo, con ferma determinazione, di votare contro il TTIP e tutti gli accordi sul commercio e gli investimenti che antepongono il profitto e gli interessi privati ai diritti umani e di cittadinanza sia all’INTA Commitee, in caso ne fosse membro, sia alla prossima Plenaria del Parlamento europeo.

Molte Amministrazioni locali italiane, tra cui quelle di Ancona, Milano, governati dalle maggioranze più diverse, hanno approvato ufficialmente mozioni e ordini del giorno di “sfiducia” al TTIP.

Le chiedo, nel prossimo futuro, di impegnarsi su queste 5 priorità:

1. Escludere qualsiasi forma di tutela degli investitori esteri simile o analoga all’ISDS

2. Chiedere il ritiro della proposta di un organismo per la cooperazione regolatoria, che indebolisce di fatto le attuali autorità internazionali

3. Evitare l’abbassamento degli standard europei in tutti i settori, ma in particolare sulla sicurezza alimentare, la sicurezza sociale, la promozione ambientale e i diritti del lavoro.

4. Impedire la messa sul mercato dei servizi pubblici

5. Fare pressione per rendere pubblici tutti i testi negoziali

Le chiedo, dunque, di rendere pubblica la sua posizione su tutti questi punti e di rispondere con convinzione democratica agli sforzi che noi cittadini e le associazioni, i sindacati, i comitati locali e i coordinamenti nazionali della Campagna Stop TTIP stanno facendo perché si faccia piena luce su un negoziato tanto importante quanto sconosciuto alla maggioranza dell’opinione pubblica.

Sarà mia cura informarmi sul suo voto, per capire se rappresenterà o meno le mie convinzioni, e farlo sapere.

In attesa di un cortese riscontro, distinti saluti

 

Nome, cognome, città di residenza

 

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