Unire i sentieri, a piedi per la via Francigena senese

Celebrare la lentezza, la natura, la cultura locale. Inizia oggi il viaggio di un gruppo di giornalisti nella parte toscana della via Francigena. Il termine del cammino coinciderà con l'inizio della seconda edizione del Festival della Viandanza che si terrà dal 31 maggio al 2 giugno a Monteriggioni, in provincia di Siena.

Unire i sentieri, a piedi per la via Francigena senese
1600 km a piedi da Canterbury a Roma per diventare arcivescovo. È questo l’itinerario percorso da Sigerico nel 990 d.C.: 79 tappe di circa 20 km al giorno, annotate su un pezzo di carta che diventerà poi la prima guida dell’attuale via Francigena. Un cammino di vallate, boschi e villaggi che attraversa Lazio, Toscana, Liguria, Lombardia, Svizzera, Francia fino oltrepassare la Manica e approdare in Gran Bretagna. Un itinerario sacro, una strada per sviluppare le relazioni in Europa che è, oggi, un insieme di sentieri interrotti, dimenticati, se non cementificati: l’ultimo tratto da La Storta a Roma corrisponde, infatti, alla Via Trionfale. Sul sito dell’Associazione Europea delle Vie Francigene consigliano addirittura di prendere il treno per evitare il traffico. Tracce di un cammino sbagliato intrapreso dalla società? Da due anni Itineraria, in collaborazione con la Regione Toscana, organizza il Festival della Viandanza a Monteriggioni, in provincia di Siena, proprio per celebrare chi inverte la propria direzione, spegne la macchina, viaggia lentamente. Per l’edizione del 2013, prevista dal 31 maggio al 2 giugno, gli organizzatori hanno deciso di valorizzare il “Grande Itinerario Culturale Europeo” della via Francigena con quattro viaggi di avvicinamento. Oggi, lunedì 27 maggio un gruppo di giornalisti si ritrova a Radicofani per iniziare la sua risalita, in cinque giorni, verso Monteriggioni. Sul sito de Il Cambiamento, ogni giorno, sarà pubblicata una nota di viaggio. Un tragitto a ritroso per riscoprire quello che anticamente era concepito come un atto penitenziale: a piedi per riprendere il contatto con il corpo e con la terra, per unire i sentieri. Sperando che Giove sia clemente.

Commenti

Il festival della viandanza. Splendida iniziativa che evoca a mio giudizio i pellegrinaggi di tanta gente di fede che per sentirsi più vicini con l'Onnipotente tanti secoli fa intraprendevano faticosi viaggi a piedi percorrendo itinerari avventurosi. Percorsi pieni di insidie e di sorprese .Pur con la consapevolezza dei disagi cui si andava incontro ci si avventurava ugualmente supportati dalla certezza che alla fine del difficile e faticoso pellegrinaggio l'anima del credente si sarebbe ristorata per la certezza di avere fatto dono gradito a Dio. I pellegrinaggi vanno letti come un'esigenza dello spirito: l'uomo alla ricerca di " qualcos'altro e di più " in una sua perenne aspirazione al "divino" che ingloba e valorizza il desiderio di conoscere e sapere . Dovremmo entrare nel Medioevo e misurarci con un'ottica di fede particolarmente sentita e potremmo dire indiscutibile . D i tale fede i pellegrinaggi sono espressione Del resto essi sono il modo attraverso il quale l'uomo si relaziona con Dio: tramite il pellegrinaggio l'animo umano si apre all'assoluto e in tal senso tale pratica religiosa è valida sempre. Nella fattispecie del pellegrinaggio si può parlare di compresenza di viaggio "fisico" e viaggio" metafisico": il primo fatto di strade, villaggi, città, ospedali ,alberghi, fatica ,insicurezza, pericoli: il secondo teso alla meditazione, al raccoglimento, al pentimento, alla percezione della sacralità E ritengo encomiabili le iniziative che ai nostri tempi vengono prese per tenere vivo l'interesse di compiere pellegrinaggi ricalcando le forme di quelli che si facevano secoli fa. Certo non si parte più col bordone caratteristico bastone, il mantello tipico detto appunto pellegrina e la bisaccia sulle spalle per qualificare il pellegrino.Non si dorme più nè si mangia nelle locande dislocate lungo il percorso.Adesso si viaggia in aereo o al più su mezzi gommati. Ma sarebbe interessante ricostruire un tratto seppur piccolo di viaggio con le caratteristiche del medioevo come quello che si farà il 2 giugno a Moteriggioni.
turiddu, 31-05-2013 11:31

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