Appello di un gruppo di Guide Ambientali Escursionistiche toscane: si proteggano i boschi!

I boschi toscani sono sempre più a rischio a causa di una gestione industriale senza scrupoli spinta da interessi economici predatori. La lettera appello di un gruppo di Guide Ambientali Escursionistiche toscane.

Appello di un gruppo di Guide Ambientali Escursionistiche toscane: si proteggano i boschi!

I boschi toscani sono sempre più a rischio a causa di una gestione industriale senza scrupoli che, spinta da interessi economici predatori, non considera questi ambienti come un ecosistema fondamentale per migliaia di specie, ma li considera semplicemente luoghi da sfruttare per soldi facili e immediati.
Vengono così distrutti migliaia di ettari di querceti, castagneti, pinete e faggete che in poche settimane vengono trasformati in legna da ardere o, peggio ancora, in cippato da bruciare in centrali a biomasse per produrre energia elettrica. Con questa operazione ci rimettono tutti, a partire dai proprietari stessi che, facilmente abbindolati da ditte di tagliatori, perdono un patrimonio economico che potrebbe lievitare nel tempo e che invece viene azzerato per pochi spiccioli. Ci perde la collettività che dai boschi riceve dei benifici enormi, a partire dal mantenimento delle acque di superficie e sotterranee, dalla rigenerazione dei suoli, dai prodotti "minori" del bosco quali funghi e frutta. Ci rimette l'ambiente con un crollo della biodiversità e degli equilibri dell'ecosistema forestale stesso. Ci rimettono poi categorie di lavoro importanti che grazie al bosco traggono indirettamente gran parte del loro stipendio.
Una tra tante è la categoria delle Guide Ambientali Escursionistiche, che organizzano e veicolano turismo negli ambienti naturali e si trovano a a perdere improvvisamente aree preziose per il lavoro, partendo da sentieri impraticabili perchè distrutti da mezzi meccanici enormi, paesaggi stravolti e inospitali per ogni tipo di attività, segnaletica divelta o annientata.
Per questo motivo un gruppo di Guide Ambientali Escursionistiche ha rivolto una lettera appello agli assessori regionali al turismo, all'ambiente, e alle attività forestali della Regione Toscana.
Proprio la Regione ha le redini della situazione, essendo la legge regionale oltremodo permissiva, fatta in modo da lasciare campo libero alle imprese forestali.
Riportiamo qui di seguito la lettera sottoscritta da oltre 50 guide del territorio toscano.

Agli assessori:
Leonardo Marras -
Economia, attività produttive, politiche del credito e turismo
Monia Monni -
Ambiente, economia circolare, difesa del suolo, lavori pubblici e Protezione
Civile
Stefania Saccardi -
Agro-alimentare, caccia e pesca

Le Guide Ambientali Escursionistiche sono oggi i professionisti di punta per la scoperta del territorio e delle bellezze naturalistiche attraverso un turismo lento e di cultura. In Toscana sono diffuse in tutte le Province ed operano dal mare alla montagna, coinvolgendo decine di migliaia di turisti, sia italiani che stranieri, favorendo così un notevole apporto ai settori produttivi collegati
(strutture ricettive, musei, aree naturali protette, ristoratori ecc.)
Presupposto fondamentale del nostro lavoro è quello di poter usufruire di un territorio naturalisticamente di pregio, che offre molte opportunità e sfaccettature, un territorio ricco di sentieri segnalati, riserve naturali e aree protette di vario genere.
​Oggi purtroppo il nostro lavoro sta però attraversando delle difficoltà importanti, dovute ad un crescente sfruttamento di tipo industriale del territorio. In particolare, boschi e foreste di ampie zone della Toscana sono sottoposte ad un sempre crescente disboscamento dagli effetti devastanti, sia a livello paesaggistico e naturalistico, sia a livello della semplice fruizione. Assistiamo sconcertati alla distruzione di sentieri, mulattiere e strade di bosco, completamente stravolte da enormi mezzi meccanizzati assolutamente fuori luogo per questi territori. Si riscontrano danni alla sentieristica perfino su tracciati importanti come la via Romea Sanese e sentieri di raccordo della via Francigena. Danni si riscontrano dall'Amiata al Mugello, dal Chianti alle Colline metallifere, e ovunque vi siano tagli boschivi di grande portata si rilevano problemi che arrecano difficoltà per la nostra professione.
Risulta inoltre incomprensibile tutto ciò se, oltre tutto, le aree interessate da una tale devastazione sono poste sotto tutela da vincoli naturalistici e paesaggistici. Non è più possibile tollerare lo stato attuale della gestione boschiva. Il paesaggio e gli ecosistemi naturali debbono essere tutelati esattamente come deve esserlo un monumento storico di rilievo. Che siano essi boschi pubblici o privati, essi garantiscono uno sviluppo collettivo di un nuovo modo di fare turismo, garantiscono dei benefici in termini concreti, (aria salubre, protezione dalla siccità, svago e fruizione sportiva), che coinvolgono tutta la popolazione.
Come Guide Ambientali Escursionistiche chiediamo dunque che la Regione Toscana, attraverso i suoi organi competenti, si affretti a risolvere la situazione, prima che il livello di degrado sia tale da compromettere l'accesso e dunque il turismo in intere fette di territorio. Non possiamo pensare che il Consiglio Regionale e gli uffici tecnici competenti non siano in grado di comprendere l'urgenza e l'importanza di un'azione rapida di tutela. Ci aspettiamo dunque delle risposte concrete e urgenti e siamo disponibili a un confronto istituzionale in ogni sede opportuna.

 

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