Babbo, Natale esiste?

Babbo, Natale esiste? Probabilmente è questa la domanda effettiva che un bambino del 2025 può porre a noi adulti consumati dalla velocità di un’esistenza convulsa, spesso virtuale o prigioniera di ritmi e burocrazie impazziti.

Babbo, Natale esiste?

Babbo, Natale esiste? Probabilmente è questa la domanda effettiva che un bambino del 2025 può porre a noi adulti consumati dalla velocità di un’esistenza convulsa, spesso virtuale o prigioniera di ritmi e burocrazie impazziti.
Riusciamo ancora a pensare a qualcosa che non sia il puro egoismo esibizionista social o la propria microscopica sfera di interessi e affetti individuali?
Qualcuno è ancora in grado di percepire la disparità sociale, la povertà pressoché planetaria, i crescenti disastri bellici e ambientali o la diffusa sofferenza psicologica di grandi e piccini?
Cosa rimane del cosiddetto spirito natalizio di lontana memoria?
Ha ancora un senso fare qualcosa per contrastare questa caduta verticale degli esseri umani verso gli abissi dell’accidia?
Beh, sì, ce l’ha e anzi è un fare dovuto per tutte le generazioni a venire. Generazioni non solo di umani ma di piante, animali, microrganismi, creature degli oceani e dell’aria.
Questo è dunque un invito e allo stesso tempo un augurio che sempre più persone realizzino l’importanza di intraprendere una vita semplice, caratterizzata dalla sobrietà e da scelte sostenibili.
Gli aspetti essenziali dell’esistenza, intanto, sono tutte realtà svincolate dall’accumulo di denaro o successo: salute, gioia, amore, serenità interiore, relazioni armoniche e senso di realizzazione della propria missione nella vita. Non dimenticandoci poi che la felicità individuale, come ci dice saggiamente Shantideva, dipende in realtà dalla felicità di tutti. Questo è ciò cui dare valore veramente.

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Valerio Pignatta è giornalista, scrittore, studioso, ricercatore, direttore editoriale, traduttore. Schivo, lontanissimo dai riflettori, giustamente diffidente nei confronti di social e giornalismo mainstream, anticipatore di pensieri e analisi assai profonde e lungimiranti.

Chi volesse contattare Valerio Pignatta può farlo alla seguente mail: info@paea.it e sarete ricontattati.

Foto: Kristina Paukshtite su Pexels (adattata)

 

 

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