Recentemente l’ennesimo scandalo sulla carne è arrivato addirittura alla televisione in una trasmissione di Report su Rai 3. Il reportage mostra roba agghiacciante con carne vecchia di anni praticamente putrefatta che viene “ripulita” e rimessa in commercio. Purtroppo niente di nuovo, anzi è solo la punta dell’iceberg: per uno che ne trovano, figuriamoci quanti ce ne sono che non vengono scoperti. E’ la prassi, la normalità e il perché è presto detto: che si tratti di alimenti o altro, quando il profitto è l’unico obiettivo e i concorrenti incalzano, non esistono regole, non esistono etiche, esiste solo l’incasso a qualunque costo, è la legge del mercato bellezza. Tanto si sa perfettamente che al massimo si pagheranno multe che saranno assai inferiori ai profitti fatti nel frattempo e si proseguirà a fare lo stesso. Così come è risaputo che il consumatore, nel bombardamento di notizie, dimentica presto qualsiasi scandalo. A maggior ragione se si tratta di grandi industrie o multinazionali che non vanno certo per il sottile; infatti amministratori delegati, manager e varia devono finire le loro ville, le loro piscine, pagare le ultime rate dello yacht e mica possono pensare alla salute del prossimo, non scherziamo! Hanno cose ben più importanti su cui concentrarsi. Se qualcuno nutre dei dubbi, si legga i libri di Christophe Brusset che in quegli ambienti ci ha lavorato ad alti livelli, così se li toglie del tutto su quale orrore sia il mondo dell’industria alimentare.
La carne poi è forse l’alimento sul quale ricadono la maggiore quantità di nefandezze. Non solo non si sa bene cosa ci sia dentro dopo la lavorazione, ma ancora peggio è chiedersi cosa ci sia prima della lavorazione. Gli animali vengono riempiti di ogni possibile schifezza sia a livello medicinale che alimentare, che poi ovviamente finirà nelle persone. Fanno una vita d'inferno e tutto quello che vivono (per modo di dire) si trasmette al loro corpo e finirà in quello di chi li mangia, compreso ciò che provano a causa della morte violenta.
Se poi si vuole allargare l’orizzonte, ci si potrebbe chiedere cosa ci sia di umano nella mostruosa carneficina di 80 miliardi all’anno dei soli animali terrestri uccisi per alimentazione, escludendo i pesci, che vengono uccisi ad altrettanti miliardi. E degli 80 miliardi di animali terrestri uccisi, ben 18 miliardi non vengono nemmeno mangiati, sono direttamente parte dello spreco complessivo alimentare. Di fronte a questi dati aberranti, ci si chiede se veramente siamo una specie intelligente e dedita al progresso. Gli allevamenti intensivi, oltre che essere degli inferni, producono colossali emissioni di gas serra, inquinamento di terra, acqua e aria e sono una costante minaccia di malattie e virus vari. Se dovessimo per davvero credere che quando c’era il covid le autorità proteggevano la nostra salute, gli allevamenti intensivi dovrebbero essere chiusi tutti da molto tempo. Ma anche in questo caso sappiamo bene che la salute è l’ultimo dei pensieri, anzi probabilmente proprio non c’è, visto che queste autentiche bombe ambientali e sanitarie a orologeria sono ancora tutte aperte e produttive.
Per chi poi dice che siamo “troppi” e che al mondo non c’è abbastanza cibo per tutti, basterebbe dare da mangiare alle persone il cibo che ora viene coltivato come mangime per gli animali da allevamento intensivo e si potrebbe sfamare molto più dell’intera popolazione mondiale attuale. Alla fine, fra le carni putrefatte rimesse nel commercio, quello che di misterioso in genere c’è dentro alla carne, l’atroce sofferenza animale, i problemi gravissimi ambientali e sanitari, gli sprechi e la fame nel mondo, non mangiare più carne dovrebbe essere quasi naturale, ovvio direi. Ma se proprio volete mangiare carne, allevatevi il vostro maiale, vitello, agnello, pollo e poi provate a ucciderlo, se ci riuscite… Penso che ne resterebbero assai pochi di carnivori se si trovassero di fronte un essere vivente che hanno visto crescere e poi lo devono ammazzare, perché magari sono gli stessi che si indignano se in qualche paese del mondo mangiano i cani, che orrore!
Come se la carne che mangiano non venisse lo stesso da un essere vivente non così distante dai beneamati e inseparabili amici pelosetti…
Ormai c’è una varietà di cibo alternativo vastissima e deliziosa, che di certo non fa rimpiangere la carne con tutti i problemi e le atroci sofferenze che si porta dietro, la scelta non è poi così difficile.
Foto: Rene Terp su Pexels









