Nella notte tra l'8 e il 9 giugno la nave Madleen, che portava aiuti umanitari a Gaza, è stata assalita dalle forze israeliane, che hanno anche fatto interrompere le comunicazioni. Diverse ore dopo 4 delle persone a bordo sono state espulse e otto sono rimaste detenute in Israele.
Le informazioni sono state confermate dalla Freedom Flotilla Coalition.
«Israele non ha l’autorità legale per trattenere i volontari internazionali a bordo della Madleen – aveva dichiarato Huwaida Arraf, avvocato per i diritti umani e organizzatrice della Freedom Flotilla – Questo sequestro vìola palesemente il diritto internazionale e gli ordini vincolanti della Corte Internazionale di Giustizia che impongono il libero accesso umanitario a Gaza. Questi volontari non sono soggetti alla giurisdizione israeliana e non possono essere perseguiti per aver consegnato aiuti o contestato un blocco illegale: la loro detenzione è arbitraria, illegale e deve cessare immediatamente».
«Israele sta gestendo la custodia di tutti i 12 come se fossero entrati illegalmente, nonostante siano stati rapiti con la forza dalle acque internazionali e condotti in Israele contro la loro volontà – ha spiegato ancora la Freedom Flotilla Coalition (FFC) – A ciascuno dei volontari sono state date due opzioni: firmare documenti di consenso all’espulsione o rimanere in detenzione e comparire davanti a un tribunale».
L’FFC ha incoraggiato «alcuni volontari ad accettare l’espulsione accelerata al fine di ripristinare l’accesso alle comunicazioni, inclusa la possibilità di parlare liberamente e di difendere i diritti degli altri partecipanti. Tutti hanno contestato esplicitamente per iscritto l’accusa di ingresso illegale, affermando che la legge israeliana non si applica a loro, che la loro missione era di natura umanitaria e che sia l’intercettazione dell’imbarcazione che la loro detenzione sono illegali».
«Coloro che non hanno acconsentito a partire rimangono in detenzione e compariranno davanti a un tribunale – prosegue la FFC – Gli avvocati sosterranno che l’intercettazione è stata illegale, le detenzioni arbitrarie e che i volontari devono essere rilasciati senza espulsione. Il team legale continuerà a chiedere che ai volontari sia consentito di tornare sulla Madleen e riprendere la loro missione legittima a Gaza. Tuttavia, sappiamo fin troppo bene che non c’è giustizia nel sistema legale israeliano, che funziona principalmente per legittimare e consolidare la colonizzazione, l’occupazione e l’apartheid. Il tribunale, in ultima analisi, ordinerà la loro espulsione forzata».
Foto: Freedom Flotilla Coalition