Acqua pubblica: se il governo non rispetta la volontà dei cittadini

Malgrado la volontà espressa dai cittadini con il voto referendario del 12 e 13 giugno scorso, con una manovra economica il governo intende reintrodurre le norme abrogate con i referendum. Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua si rivolge al Presidente della Repubblica e alle forze politiche per ribadire il no alla privatizzazione dei servizi pubblici locali e ai profitti del mercato sui beni comuni essenziali.

Acqua pubblica: se il governo non rispetta la volontà dei cittadini
Al Presidente della Repubblica Alle forze politiche Il 12 e 13 giugno il voto referendario di ben 28 milioni di cittadine e cittadini italiani di ogni espressione politica ha chiaramente indicato la voglia di partecipazione attiva alle decisioni importanti per il Paese: servizi pubblici locali, beni comuni, energia, giustizia. Chiara è stata la risposta dei cittadini: no alla privatizzazione dei servizi pubblici locali d'interesse generale, a partire dalla gestione dell'acqua ma non solo, no ai profitti del mercato sui beni comuni essenziali. Le persone hanno chiaramente indicato alla rappresentanza politica una nuova stagione che metta al centro l'essere umano e i beni comuni e non le agenzie di rating e la speculazione finanziaria. Purtroppo il governo non solo non ha ancora attuato le indicazioni referendarie retrocedendo sulle privatizzazioni già attuate e abolendo i profitti sull'acqua ma, con la manovra economica in fase di discussione parlamentare e già approvata con Decreto Legge n. 138 del 13 agosto scorso, ha riproposto (negli articoli raggruppati sotto il Titolo II) in altra forma la sostanza delle norme abrogate con volontà popolare. Infatti, l'articolo 4 ripresenta il vecchio Decreto Ronchi e persino nuove date di scadenza per le prossime privatizzazioni dei servizi pubblici locali. Addirittura l'articolo 5 arriva a dare un premio in denaro agli enti locali pur di convincerli a lasciare al mercato delle privatizzazioni i propri servizi essenziali per le comunità. Un premio che dovrebbe servire per fantomatici investimenti infrastrutturali quando invece ai Comuni vengono sottratti trasferimenti essenziali per le loro funzioni. Tutto ciò - oltre a non rispettare la volontà di partecipazione e le decisioni che i cittadini impongono ai rappresentanti politici - è una chiara violazione della Costituzione poiché il popolo italiano si è pronunciato con referendum contro l'affidamento al mercato di tutti i servizi pubblici locali previsti dal Decreto Ronchi, e tale decisione è vincolante per almeno cinque anni (come affermato dalla giurisprudenza costante della Corte Costituzionale). Purtroppo ciò sta avvenendo in un colpevole silenzio politico generalizzato che non rispetta il voto dei cittadini (di qualsiasi colore politico). Ci rivolgiamo a tutte le forze politiche affinché non deformino l'esito referendario e rispettino l'indirizzo chiaro della volontà popolare. Ci rivolgiamo al Presidente della Repubblica affinché, in aderenza al Suo ruolo di garante della Costituzione, non permetta che siano riproposte leggi che violano l'esito dei referendum popolari.

Commenti

Cosa si deve fare per far capire ai "NOSTRI RAPPRESENTANTI" che il loro compito è SOLO quello di dar corso alla VOLONTA' POPOLARE? "Sator, ne ultra crepidam" (=calzolaio, non andare oltre la scarpa...) ovvero:POTETE ANDARE DA QUI' A LI'e poi BASTA
Francesco Dazzo, 30-08-2011 02:30
Questo governo stà a dimostrare che ormai il "popolo" non conta niente e quindi se ne frega dei referendum. Fa leva sul fatto che prende i voti da "agglomerati" pseudopoliticizzati quali: Comunione % Liberazione, Clero e "credenti" in generale, gli incapaci di intendere e volere, Mafia, 'Ndrangheta, Camorra e Massoneria P1-2-3-4-....5 ecc. insomma, dai poteri occulti e potentati economici di destra, con l'aggiunta di una legge truffa quale il "Porcellum" che dà la maggioranza ad un risicato 40% che NON è la maggioranza degli elettoti. Quello dell'acqua è un business miliardario e alla cricca dei governanti mafiosi e filibustieri, fa veramente gola! STIAMO IN CAMPANA !
beppe franchi, 30-08-2011 08:30
allora vorrei portare il mio contributo alla chiarezza egregi prima del referendo Genova e Torino hanno fatto una società che si chiama IREN è HANNO FATTO ENTRARE I PRIVATI RENDENDO L' ACQUA PRIVATA ORA CHE è PASSATO IL REFERENDO BISOGNEREBBE TORNARE AL PUBBLICO E GLI AMMINISTRATTORI SONO DI SINISTRA E NON CENTRA IL GOVERNO , NON POSSIAMO DARE LA COLPA SEMPRE AL GOVERNO
alfredo, 30-08-2011 12:30

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