«Aiutateci a tenere vivo il Centro dei Due Parchi»

L'appello lo lancia la cooperativa formata da giovani speleologi e alpinisti che ha trasformato in lavoro l'amore per la natura di giovani motivati. Il terremoto del centro Italia ha distrutto il Centro dei Due parchi, in provincia di Ascoli, dove si facevano attività rivolte ai giovani per sensibilizzarli all'amore per la natura. Ora il gruppo fondatore chiede aiuto per la ricostruzione.

«Aiutateci a tenere vivo il Centro dei Due Parchi»

Forestalp è una piccola cooperativa nata nel 1984 dal desiderio di giovani speleologi e alpinisti di fare del loro amore per la natura, un lavoro. Nell'estate del 1979 parteciparono a un campo speleologico nel massiccio del Vercors e in quell’occasione, una visita a Grenoble a La Maison de la spéléologie fece loro scoprire che l’arrampicata, l’escursionismo, la speleologia potevano essere proposte da rivolgere alle scuole per far conoscere ai più giovani ciò che appassionava il gruppo fondatore e che poteva diventare un lavoro.

«L’idea era nata ed inizio’ una lunga storia di lavoro, di amicizia, di passioni che ci portò a gestire tante strutture ricettive nell’appennino marchigiano facendone dei centri per l’educazione e il turismo ambientali - spiegano i ragazzi di Forestalp - La nostra finalità, da sempre, è educare alla tutela della natura e per farlo non c’è cosa migliore che l’esperienza diretta. Si impara: il 10% di ciò che si legge; il 20% di ciò che si ascolta; il 30% di ciò che si vede; il 50% di ciò che si vede e sente; il 70% di ciò che si discute con gli altri; l’80% di ciò di cui si fa esperienza diretta. Abbiamo investito tanti anni di risorse e di formazione e siamo diventati tour operator, ente di formazione, centro di educazione ambientale, lavorando a fianco di insegnanti e scuole di tutta Italia. Dopo aver gestito tante strutture, finalmente nel 2004 arriva il Centro dei Due Parchi ad Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) e si realizza un sogno: troviamo il posto che avevamo sempre cercato, nel cuore dell’Italia, nel punto di unione tra due parchi nazionali, un posto unico in Europa, nella valle dove si incontrano i monti Sibillini e i monti della Laga. Occorrono vari anni di sacrifici per far conoscere ed apprezzare la struttura e i luoghi circostanti e a giugno 2016 , finalmente vediamo i frutti di tanto lavoro: il primo anno con una primavera al completo per i soggiorni verdi scolastici, l’estate con tantissime prenotazioni, e tante scuole prenotate anche per l’autunno».

«Al Centro dei due Parchi lavorava a tempo pieno Sabrina, nostra socia da anni e poi Patrizia e Giovanna a part-time curavano l’accoglienza degli ospiti. Per i soggiorni e i gruppi ci pensavano altri soci: Maurizio, Fabrizio, Alberta e Carlo e poi tante guide escursionistiche ed educatori ambientali, Paride, Patrizia, Claudia, Simone, Fabrizio, Luca, Martina, Luca. Per i pranzi e le cene si andava da Salvatore e Cristina all’Osteria del Castello e per i pranzi al sacco il pane si prendeva al forno di Corrado e gli affettati e i formaggi all’alimentari di Daniela, tutti li, a Borgo di Arquata».

I due terremoti

«Il 24 agosto alle 3,36 il Centro dei Due Parchi trema insieme alle montagne - spiegano da Forestalp - e i 42 ospiti scappano dalla struttura che ha retto alla terribile scossa e tutti sono rimasti illesi. Il 2 settembre il Centro dei due Parchi e' stato consegnato al Comune di Arquata del Tronto per ospitare chi da più di un mese ormai viveva in tenda e la nostra gestione è finita quel giorno.Nel frattempo abbiamo dovuto cercare e poi prendere in affitto, un magazzino per mettere le attrezzature che siamo riusciti a salvare, prima dal Centro dei Due Parchi, e poi dalla Domus Letitiae, dove ne avevamo spostate una parte grazie alla generosa disponibilità di Robertino e di tutti gli amici della Domus. Il 30 ottobre arriva la seconda potente scossa e questa volta Il Centro dei Due Parchi non regge e rende irrecuperabile tutto quello che vi rimaneva di nostro ed anche La Domus Letitiae crolla giù in macerie. Nonostante il grande senso di smarrimento abbiamo cercato di andare avanti, di tirarci su le maniche, di continuare a lavorare. Abbiamo organizzato escursioni e ciaspolate in inverno a Fiastra e Sassotetto scegliendo come punti di ritrovo i bar rimasti aperti per dare forza a chi è rimasto nonostante tutto».

La situazione attuale

«Ora di positivo, c’è che riparte la primavera e delle scuole hanno prenotato i nostri soggiorni, che stiamo organizzando in altri luoghi, ma la perdita del lavoro è tanta, il 70% del fatturato veniva dal Centro dei due Parchi e quel lavoro non c’è più. Il problema più grosso è che a settembre, ripartirà un mutuo che avevamo in corso e che il decreto ha sospeso per un anno».

«I 100.000 euro che chiediamo corrispondono a quel mutuo che avevamo preso per investire sul Centro dei Due Parchi per acquistare attrezzature, mobili, mountain bike, ma anche per fare tanti lavori di miglioramento della struttura. Quel mutuo, lo stavamo pagando con i proventi della struttura che ora non c’è più e con il lavoro che svolgevamo in quel territorio che avrà bisogno di tempo per risollevarsi dopo il terremoto, e non siamo più in grado di ripagarlo. Nessun ente pubblico ci ha aiutato e ci aiuterà e neanche lo Stato può fare nulla perché noi non siamo proprietari ma eravamo gestori, che hanno investito a spese proprie nella struttura. Abbiamo già rinunciato a tutto quello che potevamo, compresi tutti i mesi di stipendio da allora fino ad oggi per pagare i fornitori avendo perso gran parte del lavoro dell'autunno e della primavera».

La richiesta di aiuto
«Noi ce la stiamo mettendo tutta, ma per andare avanti abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti coloro che vorranno sostenerci» dicono da Forestalp, che ha avviato una raccolta di fondi sulla piattaforma Social Business World.

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