Milano, l'amianto di via Russoli non è un caso isolato

Sono quasi 20 anni che l'amianto è considerato ufficialmente nocivo ed è proibito utilizzarlo. Anzi, la legge ne impone la rimozione a tutela della salute dei cittadini. Nonostante questo, a Milano e Provincia 2 palazzi su 3 di proprietà e gestione dell'Aler sono ancora pieni di amianto e quello di via Russoli pare essere solo il caso più eclatante.

Milano, l'amianto di via Russoli non è un caso isolato
È dal 1992 che l'amianto è dichiarato illegale e pericoloso per la salute dei cittadini - è l'unica causa diretta del mesotelioma pleurico, un cancro con percentuali di mortalità altissime - ma a Milano questa battaglia non è ancora stata vinta e in alcuni casi non è neanche stata combattuta. È il caso di via Russoli, a pochi passi dall'Università IULM, dove 200 famiglie vivono in 4 palazzi, di proprietà del Comune e gestiti dall'Aler, completamente rivestiti da amianto per un totale di 136 tonnellate di materiale cancerogeno. Sul caso la Camera del Lavoro di Milano si esprime così: "Il caso di via Russoli, dove l’amianto ha causato otto morti da mesotelioma conclamato, ha riproposto all’attenzione il problema amianto presente ancora a Milano in molti edifici pubblici e privati: scuole, case popolari, edifici costruiti negli anni '60 e '70". È dal 1997 che l'Aler sa dell'amianto in via Russoli, ma è solo nel 2008 che gli abitanti di via Russoli sono riusciti a provare la presenza di amianto quando un pannello si è staccato dalla parete dell'edificio ed è stato fatto analizzare all'Arpa. Nonostante tutto questo e nonostante le promesse di Aler e dell'assessore regionale alla casa Domenico Zambetti che pochi giorni fa ha dichiarato che i pannelli di amianto di via Russoli saranno rimossi al più presto, ad oggi ancora non è stato presentato il piano di bonifica che deve essere approvato dall'ASL. E mentre il tempo passa altri si ammalano dicono gli abitanti dei quattro caseggiati del comune: "Una signora si è appena ammalata, era una casalinga, ha sempre abitato qui". Via Russoli non è però un caso isolato, sono molti i palazzi a Milano e provincia, di proprietà del Comune (1504) e dell'Aler (1000) in cui l'amianto deve ancora essere eliminato. È la stessa Aler a dichiarare che in 2 palazzi su 3 del proprio patrimonio sul territorio provinciale c'è amianto che deve essere bonificato. A questo scopo sono stati stanziati ben 85 milioni di euro, 31 dei quali sono dell'Aler, il resto della Regione. Ma in tutto questo tempo cosa si è fatto? Perché non si è intervenuti prima? Perché si sono lasciati passare quasi 20 anni prima di cominciare anche solo a pensare alla bonifica di questi oltre 2000 edifici? Forse si è pensato che nessuno se ne sarebbe accorto, forse si è pensato che il mesotelioma pleurico ha un tempo di incubazione talmente lungo - anche 30 anni- che qualcun altro avrebbe dovuto rispondere di questa negligenza e della morte di quelle persone, o forse tanto per cambiare le priorità per la politica sono semplicemente altre.

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