“Amo la mia imperfezione”. Manifesto per tutte le donne

“Non ho più bisogno di recitare la perfezione. Sono libera, finalmente libera di essere me stessa, piena di difetti, eppure colma d’amore; con un corpo imperfetto, ma ancora desideroso di vivere e di amare”. In un mondo che impone di essere 'perfette', accettare e amare la propria imperfezione è la chiave per essere felici.

“Amo la mia imperfezione”. Manifesto per tutte le donne
Fin da bambine ci hanno detto che avremmo dovuto essere belle, brave, buone, perfette. Candide e immacolate nell’anima e nel corpo. Ci hanno insegnato a sentirci in colpa per ogni macchia sulla veste che altri avevano cucito per noi. Vivendo abbiamo scoperto che a quell’ideale sognato dagli uomini non avremmo mai corrisposto, perché siamo umane. Abbiamo sofferto, ci siamo sentite inadeguate e indegne. Ma alla fine abbiamo capito. Questo manifesto è per tutte le donne che vogliono essere felici. Amo la mia imperfezione. Amo questo corpo che ha conosciuto gli uomini con gioia e con amore; questo corpo un po’ avvizzito, con i peli che ricrescono, i capelli bianchi che spiccano fra quelli colorati, le rughe, la cellulite, i nei, le giunture che scricchiolano e i tanti acciacchi. Amo la mia imperfezione, l’incanto perduto della giovinezza, la rabbia, l’egoismo e le miserie che sporcano il sogno dell’angelo perfetto. Amo tutto questo perché mi ricorda che ho vissuto. Forse mi sono sporcata e un po’ infangata. Ho provato ad essere perfetta, ma non ci sono riuscita perché sono umana: il mio vestito è fatto di carne; la mia anima conosce la stanchezza, il dolore, la rabbia, la cattiveria e le brutture del mondo; il mio amore conosce il desiderio e la passione bagnata di saliva e di sudore. Amo la mia imperfezione perché mi ricorda che sono una donna fra tante donne, una persona fra tante persone. Non perfetta, magnifica, angelica, eppure capace di amare. Nell’amore c’è la scintilla divina mescolata alla terra e al fango. Amo con tenerezza la mia imperfezione e quella degli altri, amo l’infinita bellezza che è nei nostri cuori, l’amore che sempre proviamo. Sono grata dell’amore imperfetto degli uomini e delle donne, come è imperfetto il mio amore. È amore, comunque. Non ho più bisogno di recitare la perfezione. Sono libera, finalmente libera di essere me stessa, piena di difetti, eppure colma d’amore; con un corpo imperfetto, ma ancora desideroso di vivere e di amare. Sono libera di mostrarmi come sono, rischiando di non essere amata, ma anche fortunata di esserlo, con imperfezione nella mia imperfezione, meravigliosamente amata. Finalmente mi riconosco e mi amo per la piccola grande persona che sono, unica e comune, buona e cattiva, bella e brutta, allegra e triste, simpatica e antipatica, tranquilla e nervosa, riposata e stanca, felice e addolorata, sana e meno sana; con amici unici e comuni, un amore che zoppica un po’, ma è comunque amore. Ora posso accogliere il disordine ed il caos senza ansia, perché la vita è disordine, caos e sporcizia, ma nel fango e nella miseria c’è l’oro dei sorrisi e dei gesti d’amore, degli abbracci, dei pensieri felici. Gli uni e gli altri convivranno sempre, perché siamo umani. Le nostre case e i nostri corpi si sporcano ogni giorno, con serenità ci ripuliamo un po’, ma in questo mondo non saremo mai completamente puliti; eppure la vita è bellissima anche così. È un’avventura, una scoperta quotidiana, affascinante, misteriosa, a volte spaventosa e dolorosa, comunque magica. Oggi posso cantare, ballare, ridere e mostrarmi con orgoglio nella mia meravigliosa, imperfetta bellezza. Nell’imperfezione, nel caos, nel fango, nella bellezza e nell’amore posso essere felice e grata di vivere, di amarmi, di amare e di essere amata, senza pretese, quanto gli altri possono amarmi; posso essere colma d’amore, di felicità e di gratitudine da quando mi sveglio a quando mi addormento, perché tutto va bene così com’è.

Commenti

Grazie! Voglio ringraziarti per quello che hai scritto, io ho ritrovato l'amore per me stessa a 38 anni e l'Amore con la A maiuscola a 40,dopo un matrimonio finito ed una vita nel complesso segnata da quella ricerca di "perfezione" che purtroppo rovina un rilevante numero di donne, nel tentativo di piacere al papà prima, ai propri uomini poi, senza accorgersi che per primo dobbiamo piacere a noi stesse e così facendo troviamo l'equilibrio e la pace interiore, quella che poi ci rende merito di ogni cosa facendoci scoprire com'è bello essere vive per sè stesse e così, quasi in automatico, per gli altri. Ho stampato questo tuo articolo e lo regalerò alla mia bimba che ora ha 8 anni ma è già "vittima" inconsapevole di un sistema distorto. Le mie parole, quelle di tutti i giorni per far sì che voglia bene a sè stessa indipendentemente dagli altri, volano, questo articolo resterà nelle pagine del suo album ed ogni tanto lo rispolvererò per associarlo alle mie parole... Grazie ancora, Francesca
Francesca, 18-03-2013 03:18
D'accordo. Però ricordiamoci che la vita è dinamica e chi si siede troppo, soprattutto sui propri "vizi" e "tendenze negative" è una persona che è destinata ad essere risucchiata dalla propria negatività. Per essere felici bisogna sfidarsi sempre e non sfuggire di fronte i problemi, ma affrontarli uno per uno, e progredire un cm ogni giorno. Volersi bene e voler bene al proprio corpo. Amo le donne!
Big Andrea, 18-03-2013 04:18
scusate ma vi ho inviato un commento perchè non l'avete pubblicato??? Dite che non censurate ma io il mio commento non lo vedo... Mi date spiegazioni oppure lo pubblicate?
Big Andrea, 18-03-2013 07:18
Caro uomo, il mio articolo non era certo un inno all'abbrutimento o al lasciarsi andare, bensì il contrario. Tuttavia ogni vero cambiamento può avvenire solo a partire da un profondo amore di sé come si è nel presente e deve rispondere ad un'esigenza intima della persona, non al desiderio di conformarsi a canoni irragiungibili imposti dalla società. La maggior parte delle donne aspira ad una perfezione non realistica e addirittura desidera raggiungerla non in uno, ma in una decina di campi: vorrebbe essere moglie, madre, amante, figlia, sorella, amica, amministratrice della casa, lavoratrice e casalinga perfetta! Tutto questo con un fisico da top model e chi più ne ha più ne metta. Gli uomini in media si pongono obiettivi più concreti, limitati, raggiungibili, e soprattutto non mettono continuamente in discussione se stessi e il loro modo di essere al mondo. C'è una cultura maschile che da secoli colpevolizza le donne e le spinge a sentirsi inadeguate (a chi è stata attribuita la colpa della cacciata dal paradiso terrestre?). Una cultura purtroppo sostenuta anche da moltissime donne, in parte per mancanza di consapevolezza in parte per desiderio di essere amate e accettate. Senza contare quanto al giorno d'oggi frutta il business della spinta alla perfezione (diete, psicoterapie, estetica, ecc.). Inoltre una persona che si sente in colpa cercherà sempre di farsi perdonare qualcosa, diventando estremamente manipolabile. La società ci chiede di essere angeli e noi ci vergogniamo e ci sentiamo indegne appena ci rendiamo conto che non lo siamo e non lo saremo mai. Tuttavia in molte abbiamo compreso che c'è qualcosa di meglio di un angelo: una donna vera. Gli angeli sono in cielo, mentre le donne sono qui sulla terra, con tanti difetti %u2013 come gli uomini %u2013 se paragonate alle creature alate, ma in realtà belle e splendenti nella loro piena umanità. L'obiettivo del mio articolo era far arrivare questo messaggio a tutte le donne. p.s. Per Francesca: grazie per le tue parole, spero che tua figlia sarà una bambina e poi una donna libera e felice.
Laura, 21-03-2013 02:21
Bell'articolo mi ha ricordato tanto un film che ho visto di recente: "Angela" di Luc Besson. Il film narra una storia un po' surreale ma piena di riferimenti ai pregi e difetti umani (sia femminili che maschili) osservandoli con uno sguardo un po' diverso dal solito falso-moralismo che ci circonda. Ve ne suggerisco caldamente la visione. I film talvolta sono terapeutici e a me ampliano sempre la visione anche di me stessa e del mio modo di pensare. Brava Bonaventura per la sua visione sensibile e sincera dell'essere umano donna.
nicoletta_gandolfi, 26-03-2013 12:26

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