Api: nessun divieto per i pesticidi killer

Nessun divieto per i pesticidi killer delle api. L'Unione europea ha respinto il provvedimento: i neonicotinoidi che uccidono le api non sono stati banditi. Al termine di due giornate di discussioni Bruxelles ha annunciato che sulla proposta non c'è stata né una maggioranza a favore né una contraria.

Api: nessun divieto per i pesticidi killer
Nessun divieto per i pesticidi killer delle api. L'Unione europea ha respinto il provvedimento: i neonicotinoidi che uccidono le api non sono stati banditi. Al termine di due giornate di discussioni Bruxelles ha annunciato che sulla proposta non c'è stata né una maggioranza a favore né una contraria. A favore, si sono pronunciati 13 Stati, tra cui l’Italia, 9 i contrari e 5 gli astenuti. La Commissione rifletterà ora sui prossimi passi da farsi. Greenpeace aveva esortato i governi europei chiamati ad esprimersi sul divieto parziale a tre neonicotinoidi che hanno dimostrato di danneggiare pesantemente le api a non cedere alle pressioni dell'industria dei pesticidi, ma di proteggere l'agricoltura europea vietando queste sostanze, come già diversi pareri scientifici invitano a fare. Il servizio di impollinazione delle colture svolto dalle api e dagli altri insetti impollinatori si stima che abbia un valore di circa 22 miliardi di euro per l'agricoltura europea. In seguito alla pubblicazione di una serie di allarmanti studi scientifici sugli effetti negativi dei neonicotinoidi, la Commissione Europea ha proposto lo scorso gennaio il divieto in discussione nei giorni scorsi dagli Stati membri dell'UE. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e l'Agenzia europea per l'ambiente (Eea) hanno entrambe pubblicato rapporti specifici, sollecitando una drastica azione. Il divieto proposto riguardava tre pesticidi di Syngenta e Bayer (imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam), che sono estremamente tossici per le api e per questo già oggetto di specifico bando temporaneo in Italia, limitato però alla sola concia delle sementi. “La comunità scientifica italiana, europea e mondiale ha messo in guardia più volte sul pesante contributo che neonicotinoidi e altri pesticidi apportano al drammatico declino delle api. Agire con urgenza per vietare questi prodotti, sia nella concia che nelle altre formulazioni, insieme agli altri pesticidi killer delle api, è il passo più urgente ed efficace per salvare le api e la loro opera essenziale per la nostra agricoltura e il nostro ecosistema”, ha dichiarato Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura di Greenpeace. In tutta risposta, le aziende agrochimiche hanno dato il via a forti azioni di comunicazione e pressioni politiche nel tentativo di scongiurare l'adozione di un divieto su scala europea. Tutto ciò nonostante il fatto che le previsioni catastrofiche dell'industria agrochimica sulla necessità dei neonicotinoidi per prevenire colossali perdite di raccolto rimangono infondate. I neonicotinoidi vengono irrorati su foglie, distribuiti sul suolo come geodisinfestanti o utilizzati come rivestimento delle sementi, e vengono poi assorbiti e distribuiti in tutta la pianta durante la crescita. Divieti parziali per i neonicotinoidi sono già in vigore in Italia, Francia, Germania e Slovenia. I tre prodotti oggetto di bando temporaneo nel nostro Paese dal 2008 (imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam) sono estremamente tossici per le api, con tossicità acuta orale a 4-5 ng/ape.

Commenti

QUESTO DICE TUTTO!
Maria-Rossella Maccolini, 23-03-2013 05:23
Buongiorno a tutti, anche a quelli che le api le torturano al fine di ucciderle. Siamo in un eco-sistema incredibilmente magnifico ma, al contempo fragile. Forse ci siamo dimenticati dell'insegnamento dei nostri avi.Loro erano passati attraverso la fatica di raggiungere dei risultati, la soddisfazione di averli affrontati con sacrificio, determinazione e congnizione del nostro ruolo nei confronti di Noi stessi, della Terra e della parte spirituale che vige ed esiste in tutte le specie viventi.
f6806, 23-03-2013 05:23
C'è una spinta all'autodistruzione che non conosce tregua. Chiamarla solo stupidità non rende l'idea. E se eliminassimo il denaro e il potere?!!!! Se vivessimo semplicemente da esseri umani che ricercano la tecnologia solo per stare meglio senza distruggere l'ambiente?!
maria, 23-03-2013 07:23
qui, se vogliamo veramente risolvere i problemi generali del nostro sistema ambientale, la sola e vera cosa da mettere al bando dovra' essere l'intera classe politica nazionale e sovranazionale che,a tutto pensa, meno che mai all'ambiente e alla vita di chi vive questo pianeta .
carlo, 25-03-2013 01:25

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