Abitare risparmiando: ecco l’appartamento "efficiente"

Se lo è pensato, progettato, realizzato e ora lo abita: l’ingegner Agapito Di Tommaso ci fa entrare nella sua casa a Chiaia, sul mare di Napoli, al sesto piano di un condominio. Appartamento che ha letteralmente trasformato in un esempio da seguire in fatto di risparmio energetico e minimo impatto ambientale.

Abitare risparmiando: ecco l’appartamento

Un esempio virtuoso ma concreto, assolutamente alla portata di tutti. Perché lui le cose le fa così, pratiche, concrete ed efficienti. Agapito Di Tommaso, ex manager convertito alle buone pratiche di sostenibilità ambientale, è presidente dell’associazione di promozione sociale P.E.R. SUD (Percorsi Energie Rinnovabili Sud) e ha realizzato nel quartiere Chiaia di Napoli un esempio di appartamento che garantisce un’elevata qualità ambientale con un grande risparmio energetico. «Tutti gli interventi progettati sono volti ad ottenere una drastica riduzione dei consumi e dell’inquinamento ambientale, un miglioramento della qualità ambientale interna e un’ottimizzazione del rapporto costi/benefici» spiega lo stesso Di Tommaso.

Certo, non è stato facile. Di Tommaso ha ben presente «la grande difficoltà che il progettista incontra spesso già solo nell’applicare i criteri di risparmio energetico agli edifici esistenti». «Non sempre, infatti, la peculiarità della forma, dell’esposizione, della storia stessa dell’edificio permettono di ottenere soluzioni progettuali adeguate a rispettare i criteri dettati dalla normativa vigente. Se poi si pensa di adeguare edifici esistenti ai criteri della progettazione della casa passiva, si comprende quanto sia difficile intraprendere la strada del risparmio energetico cosiddetto estremo». Eppure lui ce l’ha fatta e ci spiega come.

LA SITUAZIONE PRIMA DELLA ECORISTRUTTURAZIONE

L’appartamento ha una superficie di 105 metri quadrati per quattro metri di altezza, si trova nel quartiere Chiaia, nel Comune di Napoli, al sesto di sette piani di un edificio costruito agli inizi del ‘900.

La struttura portante dell’edificio è in muratura di tufo e i solai di calpestio e di copertura sono realizzati in legno, travi di acciaio e tufo. Le murature perimetrali dell’appartamento hanno uno spessore complessivo di 45 centimetri con una trasmittanza calcolata pari a 1,14 W/m2K. Le finestre erano caratterizzate in parte da un telaio in legno con vetro semplice da 3 millimetri e in parte da un telaio metallico senza taglio termico e vetro semplice da 4 millimetri. Era installato un boiler elettrico (1,5 kW) per la produzione di acqua calda sanitaria. Nella stagione invernale il riscaldamento funzionava con stufe elettriche; nella stagione estiva venivano saltuariamente utilizzati due condizionatori a espansione diretta, tipo split. Prima della ristrutturazione l’appartamento era  collocabile in classe energetica G. Dopo la ristrutturazione la classe energetica risulta A.

IL PROGETTO DI RECUPERO

Gli obiettivi che si sono raggiunti nella ristrutturazione energetica dell’abitazione sono:

- riduzione dei consumi elettrici;

- riduzione dei consumi di gas metano;

- utilizzo di energia da fonti  rinnovabili;

- miglioramento della qualità ambientale interna;

- ottimizzazione del rapporto costi/benefici;

- monitoraggio dei dati di consumo dell’edificio.

 

INTERVENTI REALIZZATI

Risparmio energetico:

1. Scelta orientamento (prima dell’acquisto).

2. Coibentazione interna pareti a Nord ed ad Ovest.

3. Coibentazione e camera d’aria con controsoffitto in tutta la casa.

4. Infissi differenziati per orientamento e necessità  (sud/ovest/nord A B C) montati con estrema  cura per evitare perdite d’aria.

5. Impianto di  ventilazione meccanica controllata con recupero del calore.

6. Sostituzione boiler elettrici con caldaia a condensazione CRONOTERMOREGOLATA  sia per riscaldamento sia per ACS.

7. Valvole termostatiche su radiatori e su scambiatore centrale.

8. Miscelatori acqua calda/fredda per lavastoviglie e lavatrice.

9. Sistema di riscaldamento misto con aria calda ventilata centralizzata e radiatori in zona nord.

10. Prese elettriche comandate da interruttori.

Energie Rinnovabili:

Produzione EE con impianto Fotovoltaico con batterie  rigenerate e desolfatate  e con impianto di distribuzione elettrica in parallelo e non interconnesso con l’ENEL.

I COSTI

La sola ristrutturazione tradizionale sarebbe costata 70.000 euro, circa 700 euro al metro quadro. E’ costata invece 80.000 euro, solo 10.000 euro in più ma con il risultato di  un complessivo risparmio di energia di oltre il 50%. Questi 10.000 euro in più di investimento, considerando anche le detrazioni fiscali, saranno ammortizzati in meno di 6 anni. La qualità della vita interna è migliorata sensibilmente e questo aspetto  non monetizzabile  è di notevole rilevanza .

APPLICAZIONI ALLA PORTATA DI TUTTI

Se non si dispone di somme come quella investita da Di Tommaso e si vuole ristrutturare casa comunque, ci sono alcune applicazioni alla portata di tutti:

sostituzione boiler elettrici per acqua calda sanitaria con quelli a gas anche non a condensazione( investimento 500 euro)

adozione di cronotermostato (50 euro)

inserimento delle valvole termostatiche sui radiatori (investimento di 30 euro a valvola)

inserimento del miscelatore acqua calda e fredda prima della lavatrice (investimento 50 euro )

eliminazione delle perdite d’aria dai controtelai degli infissi con spugnette (poche decine di euro).

adozione di ciabatte con interruttori per ridurre le perdite elettriche (10 euro a ciabatta.)

I risparmi che derivano da queste semplici applicazioni riducono la spesa elettrica di oltre il 30% e la spesa di gas del 20%.

UNA SCELTA DI VITA

Quella di Di Tommaso è stata una vera e propria scelta di vita. «Avrei potuto continuare a fare il manager per l’industria anche da pensionato – spiega – Ma dopo aver partecipato al corso estivo dell’associazione PAEA in Germania (CONSULTA QUI IL PROGRAMMA DEL CORSO PER L'ESTATE 2014), ho acuito la mia sensibilità verso le problematiche ambientali e soprattutto mi sono reso conto che c’è la possibilità di agire dal basso. Ho deciso quindi di mettere a disposizione della società civile la mia esperienza e le mie competenze per contribuire ad invertire la tendenza dei consumi in Italia. Ho fondato P.E.R.SUD, che non a caso è una associazione di promozione sociale e non una società, nella quale lavoro da volontario a tempo pieno. Cerchiamo di creare opportunità di lavoro per i giovani, attraverso l’opera di volontariato di alcuni soci. Siamo in rete e in partenariato con altre associazioni del territorio con le quali portiamo avanti battaglie politico/ideologiche e di sensibilizzazione verso temi ambientali».

L’attività di sensibilizzazione sul risparmio energetico nella edilizia viene portata avanti attraverso laboratori e corsi. «Finora ne sono stati effettuati 8 per un totale di circa 80 partecipanti – aggiunge Di Tommaso - La sede di P.E.R.SUD è un live show-room, dove vedere e  toccare con mano gli accorgimenti tecnici adottati, un esempio per la diffusione e disseminazione di tecniche di bioedilizia applicabili anche in città in edifici antichi».

 

LE ATTIVITA’ DI PERSUD

Sensibilizzazione nelle scuole rispetto ai valori dell’ambiente attraverso

- spettacoli teatrali (Ecoteatro),

- laboratori sul compostaggio

- seminari sul valore dell’acqua o sui danni prodotti dai detersivi industriali.

Un orto sinergico

Laboratori e corsi di ecoimballaggio

Un impianto prototipo di fotovoltaico a basso costo con batterie rigenerate.

 

 

Manuale Illustrato per il Risparmio Energetico
Efficienza Energetica
Manuale della Certificazione energetica degli EdificiVoto medio su 1 recensioni: Da non perdere

Commenti

Ciao,abito a Napoli e mi farebbe piacere contattare Tommaso per le varie iniziative della sua associazione.Grazie.
Daniela, 24-05-2014 10:24

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