Approvato in via preliminare il decreto per le fonti rinnovabili

Approvato dal Consiglio dei Ministri in via preliminare lo schema di decreto legislativo sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili. Il provvedimento, che recepisce le direttive europee in materia, arriva proprio al ridosso del 5 dicembre, data entro cui l'Ue aveva stabilito che gli Stati membri dovessero adeguare le proprie normative in vista dei vincoli da rispettare per il 2020.

Approvato in via preliminare il decreto per le fonti rinnovabili
Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri in via preliminare lo schema di decreto legislativo sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili. Il provvedimento, che passerà ora all'esame della Conferenza Unificata e delle Commissioni Parlamentari di competenza, recepisce le direttive europee in materia e, come spiega in un comunicato Palazzo Chigi, mira al "potenziamento e alla razionalizzazione del sistema per incrementare l’efficienza energetica e l’utilizzo di energia rinnovabile". Fra gli scopi principali quello di "diminuire gli oneri 'indiretti' legati al processo di realizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili (dall’autorizzazione alla connessione, all’esercizio)", per poter intervenire "riducendo i costi specifici di incentivazione". In tal modo, secondo il Governo, si raggiunge il duplice obiettivo di incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili per rispettare i target europei e di ridurre gli oneri specifici di incentivazione a carico dei consumatori finali di energia. Gli strumenti di incentivazione previsti dallo schema sono: incentivo per il biometano immesso nella rete, fondo a favore dello sviluppo dell'infrastruttura per il teleriscaldamento e il teleraffreddamento, incentivi per la produzione di energia elettrica da impianti alimentati da fonti rinnovabili, contributi per la produzione di energia termica da piccoli impianti, potenziamento del sistema di incentivi per l'efficienza energetica, attraverso i certificati bianchi, fondi in favore dello sviluppo tecnologico ed industriale. Il Ministero dello Sviluppo economico spiega in una nota che il provvedimento "recepisce e attua gli obiettivi vincolanti fissati dall'Europa, traduce in misure concrete le strategie delineate nel Piano di azione nazionale (Pan) inviato a luglio alla Commissione Europea, per il conseguimento della quota del 17% di fonti energetiche rinnovabili su consumi energetici nazionali".

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