Associazione Atto Primo: «OMS: chiarezza sulle tempistiche e sulle azioni urgenti necessarie per non perdere la nostra sovranità»

«La confusione regna sovrana quando si affrontano le tematiche legate all'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). La mancanza di chiarezza sulle tempistiche e le priorità delle azioni da intraprendere genera incertezza e rischia di paralizzare interventi decisivi»: lo denuncia l'associazione Atto Primo. 

Associazione Atto Primo: «OMS: chiarezza sulle tempistiche e sulle azioni urgenti necessarie per non perdere la nostra sovranità»

«La confusione regna sovrana quando si affrontano le tematiche legate all'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). La mancanza di chiarezza sulle tempistiche e le priorità delle azioni da intraprendere genera incertezza e rischia di paralizzare interventi decisivi»: lo denuncia l'associazione Atto Primo. 

«Nei prossimi mesi, tre azioni principali richiederanno attenzione - spiegano dall'associazione - Priorità assoluta: respingere gli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) entro il 19 luglio 2025. Si tratta di un documento reale, approvato dagli stati membri durante la 77ª Assemblea della Sanità, che sta per entrare in vigore in Italia senza un dibattito parlamentare e pubblico. Si sospetta una malafede nel tentativo di inserire alcuni aspetti del trattato pandemico all'interno del Regolamento Sanitario Internazionale (RSI). Questo viene visto come un sotterfugio, un modo subdolo per includere nel RSI molti dei punti importanti del trattato pandemico, che avevano ricevuto forti critiche in passato e hanno compromesso la votazione del trattato pandemico da parte di alcuni stati membri».

«Priorità successiva: contrastare l'approvazione del trattato pandemico - prosegue Atto Primo - Questa azione si articola in due momenti cruciali: un'azione di contrasto durante la discussione prevista per la 78ª Assemblea Mondiale della Sanità, che si terrà nel mese di maggio e un'opposizione politica in sede parlamentare italiana. L'approvazione del trattato all'OMS è subordinata al voto favorevole dei due terzi dei paesi membri presenti e votanti, come stabilito dall'articolo 19 della Costituzione dell'Organizzazione. La ratifica parlamentare può variare significativamente e potrebbe richiedere diversi anni. Ogni paese ha i propri processi legali e costituzionali interni per ratificare i trattati internazionali. In Italia l'articolo 80 della Costituzione italiana regolamenta questa tematica».

«L'uscita dall'OMS. Questa opzione è considerata molto importante, dato che l'organizzazione si sta trasformando da un'organizzazione di coordinamento in una di gestione e imposizione degli interessi privati - scrive ancora l'associazione - Tuttavia, richiede più tempo vista la sua complessità, data l'adesione dell'Italia all'Unione Europea e la stretta integrazione delle politiche sanitarie a livello europeo e internazionale. Questa decisione richiederà molti dibattiti e discussioni parlamentari, e nel frattempo gli emendamenti entreranno in vigore in pieno silenzio. Comprendere queste tempistiche è fondamentale per permettere ai nostri rappresentanti politici di agire con determinazione. Entriamo ora nel dettaglio dell'unico punto su cui ad oggi abbiamo certezze concrete: gli emendamenti al RSI. A differenza del trattato pandemico, ancora in fase di bozza e la cui approvazione non è scontata nonostante segnali di un possibile accordo, gli emendamenti al RSI sono una realtà. Il documento è stato approvato il 1° giugno e rappresenta un piano B per l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), astutamente orchestrato per far passare concetti da tempo oggetto di dibattito e contestazione tra i paesi membri. Analizziamo alcuni degli aspetti più preoccupanti di queste modifiche che invece di trovare nel nuovo trattato pandemico oggi ritroviamo stranamente negli emendamenti al RSI:

-Legittimazione della censura e creazione di un ente sovranazionale: L'introduzione di meccanismi che di fatto autorizzerebbero una forma di censura e la creazione di un'entità sovranazionale con il potere di definire unilateralmente ciò che è "giusto" e ciò che non lo è (Allegato 1, pag. 44) rappresentano un grave attacco alla libertà di pensiero e alla sovranità decisionale.
-Accordi sanitari secretati tra Stati: La possibilità di siglare accordi sanitari riservati (pag. 29, art. 43.7) mina la trasparenza di decisioni che potrebbero avere un impatto significativo sulla salute pubblica, rendendo tali processi opachi e potenzialmente pericolosi. La segretezza nelle decisioni riguardanti la sanità può avere un impatto sulla salute, sulla sicurezza, ma anche sull’economia di ogni paese, comportando uno spreco ingiustificato di denaro pubblico. Si ricorda che l'accordo tra la Commissione Europea e Pfizer è avvenuto tramite messaggi WhatsApp che sono stati crittografati e successivamente scomparsi in modo misterioso. Gli inquirenti europei stanno indagando su potenziali illeciti penali in relazione alle trattative per l'acquisto di circa 2 miliardi di vaccini intercorse tra la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e l'Amministratore Delegato di Pfizer Albert Bourla. Queste dinamiche illegali devono essere condannate; tuttavia, nel Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) si parla di segretezza degli accordi tra gli stati e la si legittima. Vi sembra normale?
-Inclusione dei biolaboratori (BSL III e BSL IV) come strumenti ordinari: L'inserimento dei biolaboratori (pag. 13, art. 13.8) tra gli strumenti consueti per lo sviluppo di tecnologie genetiche solleva seri interrogativi etici e di sicurezza, richiedendo una riflessione approfondita sui rischi connessi. I biolaboratori di livello di biosicurezza (BSL III) e (BSL IV- definiti biolaboratori di massima sicurezza) sono laboratori ad alta sicurezza necessari per la produzione di prodotti terapeutici avanzati, incluse le terapie geniche e cellulari, altre tecnologie sanitarie e vaccini con vettori mRNA. All'interno del Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) è stato introdotto anche il termine "relevant health products" (prodotti sanitari rilevanti), che include tutti questi prodotti. Di conseguenza, per la loro produzione, sarebbe necessario avere più biolaboratori ad alta sicurezza sul territorio dei paesi membri dell’OMS.
-Definizione generica di "pandemia": La definizione vaga di "pandemia" (pag. 4, art. 1) potrebbe essere sfruttata per dichiarare emergenze sanitarie su basi fragili, aprendo la strada a interventi discrezionali dell'OMS, potenzialmente influenzati da dinamiche geopolitiche o interessi particolari. È importante sottolineare come il concetto di 'One Health', promosso con forza dall'OMS, conferisca all'Organizzazione Mondiale della Sanità un'ampia discrezionalità d'intervento su molteplici aspetti. Tale discrezionalità potrebbe essere utilizzata per giustificare misure restrittive, con il potenziale rischio di impattare significativamente un paese, anche a livello economico, attraverso la leva del concetto di 'pandemia'».

«Come illustrato nelle righe precedenti, l'adesione a tali emendamenti porterebbe a dinamiche pericolose per la salute, sovranità e la libertà degli stati. È imperativo agire tempestivamente per preservare la nostra autonomia, comprendendo appieno la strategia poco trasparente adottata ai danni dei cittadini - prosegue l'associazione - L'utilizzo del RSI come strumento per approvare punti così controversi è reso possibile da un meccanismo di voto che richiede solo la maggioranza semplice degli Stati Membri presenti e votanti durante la 77ª Assemblea dell'OMS. Le astensioni non vengono conteggiate, il che significa che anche un numero limitato di voti favorevoli può sancire l'entrata in vigore di normative con conseguenze di vasta portata, a meno che i parlamenti dei paesi membri non respingano questi emendamenti. Inoltre è inaccettabile che una legge con implicazioni così gravi possa entrare in vigore senza un adeguato dibattito parlamentare, semplicemente perché il team guidato da Tedros Ghebreyesus ha escogitato un modo "furbo" per aggirare il necessario confronto democratico. La scadenza del 19 luglio si avvicina inesorabilmente: è ora di agire con consapevolezza e determinazione per tutelare la nostra salute, libertà e sovranità. L'unico modo per contrastare questo piano, percepito come dannoso, è che il Parlamento italiano agisca unito e respinga gli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) entro il 19 luglio. L'esito dipende interamente dai nostri parlamentari, i quali, ad oggi, non hanno nemmeno convocato un dibattito sulla questione. È giunto il momento in cui i parlamentari dovranno rivelare la loro vera natura. Le maschere stanno per cadere. In un'epoca di profondi cambiamenti e dinamiche in rapida evoluzione, converrebbe anche alla politica italiana considerare un piano di “exit strategy”. Negare il sostegno a istituzioni che, come emerso recentemente, operano per interessi privati talvolta in contrasto con i principi fondamentali della salute pubblica, della sovranità e della libertà degli stati, potrebbe rappresentare una via d'uscita strategica per i nostri rappresentanti parlamentari. Invece di persistere in dinamiche sempre più compromettenti, intraprendere una strada differente potrebbe rivelarsi la scelta più lungimirante, come ad esempio respingere nei prossimi giorni gli emendamenti del RSI. Concludiamo  ricordando al Ministro Schillaci le sue stesse parole, pronunciate non molto tempo fa, il 20 febbraio 2025, in merito al trattato pandemico: 'Saranno tutelate le libertà dei cittadini'. Lo ha dichiarato il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, in occasione della Giornata nazionale del personale sanitario. Chiediamo al Ministro di onorare questa sua posizione, promuovendo la sovranità dell'Italia, come richiesto dai cittadini italiani e dai numerosi scienziati, ricercatori, medici, operatori sanitari, giuristi, avvocati, poliziotti e insegnati che fanno parte del comitato "NO agli emendamenti al RSI”».

L'appello diffuso da Atto Primo è sottoscritto dal Comitato “NO agli emendamenti al RSI”

Il comitato 'No agli emendamenti del RSI dell'OMS' è nato nel febbraio 2025 «con lo scopo di informare le istituzioni sui rischi e sulla pericolosità che stiamo correndo». Attualmente fanno parte del comitato le seguenti 43 associazioni e comitati firmatari: Ancona Nuova, Apri il cassetto, Arbitrium Pronto Soccorso Giuridico, AsSis, ADV Albero della Vita, Associazione Culturale Rinascita Italica, Associazione Le Verità Nascoste, ATTOPRIMO (Salute Ambiente Cultura), Associazione Libera Italia, Arcapacis, CLN Resistenza, Corvelva, CO.S.AR COMITATO SANITARI AREZZO, Comilva, Comitato Immuni per sempre, Comitato L'Altra Verità, Comitato Liberi di muoversi, Comitato Nazionale Psicologi per l’Etica, La Deontologia e le Scienze Umane, Comitato Medico Fare Ordine - FARO, Condav ETS, Coordinamento Comitati Guariti Covid, Danni Collaterali, Diritti Umani e Salute, E.A.V. (Osservatorio Legale Effetti Avversi da vaccini), Eunomis, FederSolidAli, FISI, Il coraggio dell'Anima, IDU PLVDA-APS, ITAli, I Guardiani del Cielo, MiCiA, Nuovo Mondo Aps, OSA polizia, 1Life, Persone in Cammino (associazioni danneggiati Vaccino Covid - 19), Popolo Unito, Resistenza Radicale, SIM (Società italiana di Medicina), Sindacato d'Azione, Trilly La Gente come noi APS, U.I.F. (Unione Italiana Forense).

 

Foto: Pexels

 

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