Black friday, black week per un funesto black world

Black Friday, Black week; eccoci qui ancora a commentare l’ennesima invenzione di spreco che arriva ovviamente dai soliti Stati Uniti dove tutto è in vendita costantemente e dove sembra che praticamente chiunque non faccia altro che pensare a come fare business su qualsiasi cosa. Se non hai o non inventi un business, è come se non esistessi, come se non respirassi.

Black friday, black week per un funesto black world

Black Friday, Black week; eccoci qui ancora a commentare l’ennesima invenzione di spreco che arriva ovviamente dai soliti Stati Uniti dove tutto è in vendita costantemente e dove sembra che praticamente chiunque non faccia altro che pensare a come fare business su qualsiasi cosa. Se non hai o non inventi un business, è come se non esistessi, come se non respirassi.
Il business è ovunque, esiste addirittura il business olistico (una specie di contraddizione in termini, un ossimoro) e anche la stessa “spiritualità” è diventata un grande baraccone dove si vende di tutto. E non appena qualcuno emerge sopra agli altri o il suo business spirituale funziona, ecco che i prezzi diventano davvero celestiali.
Lo smarrimento e la disperazione nelle persone è tale che chiunque si può inventare un credo, una soluzione di qualche tipo e utilizzando il giusto marketing, avere successo economico, spesso il vero obiettivo della sua “spiritualità”. Al concorrere del successo di queste pratiche, si aggiunge anche il comprensibile scetticismo verso le varie religioni che dividono le persone, come citava chi di spiritualità non ne faceva un baraccone, il grande filosofo indiano J. Krishnamurti. Se la stessa spiritualità è arrivata a questi livelli, figuriamoci il resto. Ma è poi proprio necessario comprare con i super sconti, come se durante l’anno si comprasse poco o nulla e si aspettasse solo questa settimana per fare rifornimento? È vero l’esatto contrario, si compra incessantemente tutto l’anno e poi si compra ancora nella settimana black perché i prezzi sono così irresistibili che non se ne può fare a meno. E non è nemmeno vero che si risparmia, perché in queste promozioni si compra così tanto che l’ipotetico risparmio si annulla. Immaginate quanto ci guadagna chi vende tutta questa spazzatura (tanto la maggior parte finirà in discarica in breve tempo). Ci guadagna tanto tutto l’anno e poi tantissimo in questi giorni, giocando proprio sulla quantità. Abbassano i prezzi ma sanno che venderanno valanghe di roba, quindi ci guadagnano lo stesso. E sanno che venderanno anche perché si avvalgono della migliore alleata della storia nata per questo scopo: la magica lampada di Aladino tascabile che ipnotizza e con la quale è un giochetto passare da un prodotto all’altro. La lampada stessa è stata concepita con la stessa logica della slot machine, dove scrolli all’infinito pensando di vincere qualcosa e invece perdi sempre e comunque, perché ti stanno vendendo un sacco di roba superflua che prosciugherà il tuo portafoglio, intaserà la tua casa e inquinerà il mondo. E per dimostrare ancora che situazione folle stiamo producendo, non ci basta la terra da inquinare, stiamo inquinando pure lo spazio che è ormai pieno anche lui di nostra immondizia, al peggio non c’è fine...
L’unica cosa veramente black quindi è il colore di cui stiamo facendo diventare il pianeta ma non ditelo ai negazionisti climatici, perché per loro noi non siamo responsabili di nulla, dobbiamo continuare a devastare il mondo come se nulla fosse e i vari periodi di black qualcosa, sono sinonimo di libertà di spendere e spandere. Nessuno ci può e deve impedire di fare quello che ci pare, noi non siamo responsabili, l’ambiente è una cloaca a nostra disposizione e abbiamo il diritto sempre e comunque di comprarci tutto quello che vogliamo, quindi di inquinare, di avvelenare non solo noi stessi ma anche gli altri e i nostri figli e nipoti. Se di libertà si tratta, è quella di suicidarsi e di ammazzare il prossimo.
Non ci rimane che consigliare di non comprare nulla, né nel periodo promozionale di morte nera della ragione di questi giorni, né tanto meno a Natale.
Altro che acquisti! Ci vorrebbe una vera risposta spirituale a questa suicida orgia consumistica ma vallo a dire ai maghi del business dello spirito, che la prima cosa che si sono venduti è proprio la loro black anima...

 

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