Blitz della polizia in Val di Susa, No Tav cade da un traliccio, è in coma

Dopo la manifestazione di sabato, la più partecipata della storia del movimento No Tav, con un giorno d'anticipo la questura ha autorizzato gli espropri per l'allargamento del cantiere di Chiomonte in Val di Susa. I pochi No Tav presenti si sono organizzati per la resistenza. Uno di loro, Luca Abbà, è caduto da un traliccio ed è rimasto folgorato da una scossa di corrente elettrica. Trasportato d'urgenza al Cto, le sue condizioni sono gravissime, è in coma farmacologico.

Blitz della polizia in Val di Susa, No Tav cade da un traliccio, è in coma
Prima la manifestazione di sabato, partecipata ed eterogenea, la più grande nella storia del movimento No Tav. Poi, questa mattina all’alba il blitz per l’allargamento del cantiere, la resistenza dei pochi valsusini presenti, il dramma di Luca Abbà, caduto dal traliccio sul quale si era arrampicato ed ora ricoverato al CTO di Torino in gravi condizioni per i traumi della caduta e la scossa elettrica ricevuta. Fortunatamente, dalle ultime notizie pare che sia fuori pericolo di vita. Tre giorni lunghi per il movimento No Tav, e le ultime ore particolarmente concitate. Dalla situazione si possono trarre indicazioni sullo stato della democrazia nel nostro paese. La manifestazione di sabato è stata pacifica, rispettosa e “a volto scoperto”, come avevano garantito gli organizzatori. Circa 100mila persone hanno sfilato da Bussoleno a Susa. C’erano famiglie con bambini, anziani, un clima battagliero ma disteso. Unico neo, gli scontri alla stazione di Torino Porta Nuova fra i manifestanti che stavano tornando a casa e le forze dell’ordine. Molti degli striscioni nel corteo facevano riferimento agli arresti di alcuni militanti No Tav che il procuratore Gian Carlo Caselli ha recentemente confermato. Caselli aveva in precedenza affermato: ”Abbiamo agito secondo legge per episodi specifici di vera violenza: sono 220 i rappresentanti delle forze dell’ordine feriti”. Aggiungendo: “È stato leso il diritto di un cittadino di esprimere le sue idee in pubblico. Nessuno ce l’ha con la Valsusa. I contestatori vogliono l’impunità”. Dal palco di Susa Alberto Perino, leader storico del movimento, lanciava un appello a tutti i manifestanti: “Il blitz delle forze dell’ordine per l’esproprio dei terreni alla Maddalena di Chiomonte avverrà martedì mattina; invito tutti a raggiungere la zona la notte tra lunedì e martedì e vedremo se ci porteranno via di peso. Delle ordinanze non ci importa nulla”. Difatti tutti si aspettavano che l’inizio dei lavori per l’ampliamento del cantiere – con relativi espropri dei terreni circostanti – avvenisse domani. Invece, con una mossa che ha colto di sorpresa gli attivisti, la questura ha autorizzato la polizia ad intervenire questa mattina all’alba. Gli agenti hanno raggiunto facilmente la Baita Clarea, storico presidio No Tav. I pochi valsusini presenti si sono organizzati frettolosamente per resistere. Attorno alle 8,15 Luca Abbà, fra i volti più noti del movimento, si è arrampicato su un traliccio di circa dieci metri, inseguito dalle forze dell’ordine. Poco dopo RadioBlackOut, che seguiva in diretta l’evolversi della situazione, annunciava: “Luca, pressato e seguito dalla polizia è salito, ha preso una scossa ed è caduto a peso morto”. Luca è stato trasportato d’urgenza al Cto di Torino, dove le sue condizioni sono apparse da principio gravissime. Nell’ultimo bollettino diffuso però, la situazione appare un po’ più rassicurante. "Sono moderatamente ottimista – ha dichiarato il primario Maurizio Berardino -. Occorrono almeno sei/sette ore per poter valutare i danni da folgorazione e le lesioni interne che hanno provocato. I danni da caduta, invece, seppur gravi non sono di per sé tali da mettere a rischio la sua vita”. Il blitz è comunque proseguito e adesso l’intera area del quartiere è nelle mani delle forze dell’ordine. I lavori dovrebbero terminare in serata. Gli esponenti del movimento intanto, dopo essersi riuniti in assemblea al campo sportivo di Giaglione, si sono dati appuntamento alla rotonda di Bussoleno, in località Vernetto. Intanto, i No Tav hanno occupato l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia, nei pressi di Bussoleno, bloccando la carreggiata che porta verso l’Alta Valsusa e il tunnel del Frejus. Sono già arrivate le prime prese di posizione sulla vicenda. Legambiente ha dichiarato: “Serve una pausa di riflessione. Il grave incidente di questa mattina durante le operazioni di allargamento di un cantiere presso la baita Clarea deve fermare gli espropri e gli ampliamenti dei cantieri. È assurdo che nonostante la positiva e partecipata manifestazione di sabato, i lavori stiano proseguendo nel totale spregio dei valligiani e dei reali interessi del Paese”. Sembra profilarsi una scissione sempre più netta fra i reali interessi del paese e le decisioni prese da chi lo guida. Da un lato, le mobilitazioni sociali sempre più numerose sono indice di una cittadinanza sempre più consapevole dei propri interessi collettivi, dei beni comuni da preservare, dell’importanza della partecipazione. Dall’altra si assiste ad un potere sempre più arroccato sulle proprie decisioni, potere che unisce con un tratto tutti i governi succedutisi negli ultimi anni (sia quelli democraticamente eletti che quelli imposti) ed ha radici sovra governative, probabilmente anche sovranazionali. Se questa forbice non si ricompone nella direzione degli interessi dei cittadini, allora è bene rendersi conto che siamo di fronte ad una reale emergenza democratica. AGGIORNAMENTI ore 15.00 Le condizioni del leader No Tav Luca Abbà sono gravissime, l'attivista è in coma farmacologico. ore 20.00 Dopo l'incidente in Val di Susa ci sono stati presidi e blocchi in diverse città di Italia per manifestare solidarietà al movimento valsusino. Anche la stazione di Roma Termini è stata coinvolta dai blocchi.

Commenti

Io non so della Val di Susa e sinceramente dalle notizie che sono riuscita ad avere io attraverso TV e internet non riesco a capire se la TAV sia veramente inutile oppure no. Se avete dei link ai quali accedere per saperne di più per cortesia diffondeteli. Ho visto però dal TG le immagini del treno utilizzato da chi è partito da Torino per arrivare a Milano. E' vero che il treno ha subito dei gravi danni o hanno "mandato" immagini fasulle? Chi è stato a danneggiare? Mi aspettavo due righe anche a proposito di questo nel vostro articolo.
Elena Squizzato, 27-02-2012 05:27
Quando la Tav farà parte della lista di grandi opere incompiute in Italia, ci si renderà conto quale fosse lo scopo vero. E nessuno dovrà rispondere come sempre capita. Forza Luca se la Tav fosse stata l'idea di Berlusconi non si sarebbe mai fatta. Peccato che la politica venga gestita cosi, forse è il momento di ribaltare il tutto.
giuseppe, 28-02-2012 08:28

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