Buone pratiche e sostenibilità: le opportunità per i giovani

Corsi online gratuiti, corsi residenziali sulle buone pratiche, progetti Erasmus per incubatori di comunità sostenibili: crescono le opportunità per i giovani che vogliono guardare oltre il sistema attuale e cambiare paradigma.

Buone pratiche e sostenibilità: le opportunità per i giovani

“Crediamo che i giovani sappiano che il sistema attuale non funziona e che sono necessarie alternative sostenibili – spiega Genny Carraro della Rive – crediamo anche che abbiano l’energia ed il potenziale per portare avanti i cambiamenti necessari, rispetto alle relazioni umane e al rapporto con la nostra casa: il pianeta Terra. I giovani chiedono un rafforzamento delle proprie abilità, competenze e conoscenze spendibili nei differenti ambiti della sostenibilità. Abbiamo quindi promosso un corso di formazione online gratuito, il cui obiettivo è di fornire a giovani leader ed educatori una serie di strumenti utili per coinvolgere altri giovani in iniziative comunitarie sostenibili. Il nostro target è quello degli youth workers, ovvero giovani impegnati nel lavoro con gruppi di ragazzi e in generale con il pubblico giovanile, con l'idea che possano incoraggiarli e responsabilizzarli per realizzare il loro pieno potenziale e per essere attori protagonisti di una società olisticamente sostenibile”.< Il corso verrà lanciato nell'autunno 2016.
“Al momento organizziamo un corso di formazione, per giovani ed educatori, con l'idea di verificare il grado di apprezzamento del contenuto del programma online. Si svolge all'ecovillaggio di Sieben Linden, in Germania, dal 4 al 6 dicembre”. Qui il progetto.
Potete inoltre consultare le opportunità di volontariato e per rimanere aggiornati iscrivervi alla mailing list.

Di recente invece ventuno rappresentanti di nove reti nazionali di ecovillaggi si sono incontrati a Torri Superiore (Ventimiglia) per iniziare a delineare un programma chiamato "l’incubatore" e rivolto ad ecovillaggi ed iniziative sostenibili in via di realizzazione.

Si tratta di un progetto biennale Erasmus+ finanziato dalla UE dal titolo “Sustainable Community Incubator Partnership Programme” (SCIPP), che offrirà un programma di sostegno per le fasi più delicate dello sviluppo di un progetto. La nascita e la crescita delle comunità sostenibili attraversano sfide e fasi cruciali, e la maggior parte delle iniziative si esaurisce nel giro di pochi anni. Il programma SCIPP affronta il problema dei fallimenti dei progetti collettivi "con un approccio innovativo e basandosi sulle esperienze delle comunità europee già consolidate". Un manuale essenziale di circa 40 pagine delineerà le soluzioni chiave per i problemi più rilevanti che sorgono all'interno delle comunità nascenti o di iniziative collettive, offrendo strumenti di autovalutazione e un elenco di esperti competenti sulle varie tematiche trattate.

Il quadro del programma è analogo al telaio di una bicicletta, in cui le parti mobili (come le ruote, che rappresentano simbolicamente i metodi e le strategie esistenti) sono già noti, mentre il telaio (l'inquadramento concettuale) deve ancora essere definito. L'incubatore fornirà un ambiente controllato per consentire ai gruppi di passare da una fase iniziale più vulnerabile a una successiva di maggiore stabilità. Gli ideatori del Sustainable Communities Incubator Framework ritengono che il ruolo svolto dalle comunità nella transizione verso una società globale più giusta e sostenibile non debba essere sottovalutato. Come cita un popolare proverbio africano: "Se vuoi andare veloce vai da solo, se vuoi andare lontano vai insieme".

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