Una bussola per il 2012?

"Che cosa accadrebbe se ci capitasse di non riuscire più a fissare o a controllare la nostra bussola e la direzione verso cui ci conduce?". Riflessioni per l'anno nuovo.

Una bussola per il 2012?
“Una umanità senza progetti è come una nave senza bussola” affermava Emil Öesch, scrittore e editore svizzero (1894 – 1974) con una calzante metafora. La bussola ci conduce nei luoghi che vogliamo raggiungere. Ma anche laddove non volevamo, né avevamo intenzione di, arrivare, né tanto meno conoscere. Controlla altresì le nostre paure e la nostra disperazione, se siamo capaci di orientarla nella giusta direzione. La madre di Goethe, Katharina Elizabeth Textor, ha dato alla fine del Settecento, la seguente 'ricetta' per l’anno nuovo: “Prendere 12 mesi, pulirli bene, eliminando con cura ogni traccia di invidia, amarezza, avarizia e pedanteria. Dividerli in 30 o 31 parti in modo che le scorte possano durare per un anno. Ogni giorno venga preparato separatamente, con una parte di lavoro e due parti di serenità e di buonumore. Aggiungere 3 cucchiai da tavola colmi di ottimismo, un cucchiaino da thé di tolleranza, un pizzico di ironia e una presa di tatto; si versi, poi, sul composto, amore in abbondanza. Una volta pronta, la pietanza venga guarnita con mazzetti di attenzioni, e servita ogni giorno con tanta allegria”. Naturalmente, questo non significa che a tutti noi debba piacere la ricetta della madre di Goethe. A me ad esempio, personalmente, piacrebbe quasi come fosse una pietanza – per mantenere la metafora - dal gusto piccante e un po’…. avventuroso! La cosa più importante è l’idea della direzione che vogliamo dare al nuovo anno. Vorrei essere io a stabilire la rotta. Naturalmente non tutti i porti sono adatti ad accogliere la nostra nave e qualche volta le onde sono troppo alte per l’approdo. Ma questo non mi farà cambiare idea sulla mia mèta. Che cosa accadrebbe se ci capitasse di non riuscire più a fissare o a controllare la nostra bussola e la direzione verso cui ci conduce? Se essa ci riconducesse al punto di partenza o seguisse i dettami dell’esperienza? O, peggio ancora, si adattasse al parere degli altri? Fatto che non è necessariamente sbagliato! Ci apparirà chiaro, finalmente, quali sono gli obiettivi cui aspiriamo per il nuovo anno. A questo serve la nostra Bussola

Commenti

<< Naturalmente non tutti i porti sono adatti ad accogliere la nostra nave e qualche volta le onde sono troppo alte per l'approdo. Ma questo non mi farà cambiare idea sulla mia mèta. >> Secondo me é questo l'errore. L'intestardirsi verso una meta quando ci vengono forniti segnali che forse sarebbe bene orientare la nostra bussola altrove.
Michele, 22-12-2011 02:22
avere una direzione magari serve a sapere che il destino, o chi per lui, te l'ha cambiata...altrimenti, non sai nemmeno quello....
PAOLA, 01-01-2012 12:01

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