Carne, e non sai cosa mangi

Emissioni, disboscamento, sofferenza di milioni di animali nonché rischi per la salute umana. Con il collasso del sistema alle porte, come possiamo fermare tutti i problemi derivanti dall’eccessivo consumo di carne? Semplice, mangiandone molto meno o diventando vegetariani o vegani.

Carne, e non sai cosa mangi
Ormai si è perso il conto di quanti scandali vedono coinvolti alimenti adulterati. La carne, così come succede per l’ennesima volta in questi giorni, è spesso protagonista di questi scandali. Dato che il profitto è l’unica legge da rispettare, nella carne ci si può mettere qualsiasi cosa, ad iniziare dal mangime animale per erbivori che determinò il morbo della mucca pazza per finire alle ultime new entry come la carne di cavallo un po’ ovunque dove non dovrebbe essere o alla carne di maiale nel kebab. Libri fondamentali come Ecocidio, Se niente importa, The China Study, solo per citarne alcuni, forniscono una lucida ed esaustiva analisi di come l’impero della carne sia causa di gravi problemi da ogni punto di vista, sanitario e ambientale e di come sia necessario ed inevitabile un progressivo indirizzarsi verso il vegetarianesimo e veganesimo. Le motivazioni per ridurre drasticamente il consumo di carne sono molteplici, tra cui: disboscamento, erosione dei suoli, emissioni effetto serra, malattie di vario tipo e in particolare cardiovascolari, sovra sfruttamento idrico e inquinamento di falde acquifere, epidemie e malattie animali che possono trasmettersi alle persone, sottrazione di terra per coltivare alimenti per l’allevamento, sofisticazioni, sofferenza e uccisione di milioni di animali. Fortunatamente ci sono i limiti del pianeta in qualità di terre da pascolo disponibili che speriamo contribuiranno all’abbandono dell’orgia carnivora. Già un terzo delle terre disponibili sono adibite a pascolo, il peso complessivo degli animali da allevamento supera quello della popolazione umana, oltre il 40% dei cereali a livello mondiale viene dato agli animali e non alle persone. È quindi evidente che è un modello improponibile da seguire ancora. Visto che la domanda di carne a livello mondiale cresce a ritmi vertiginosi dove andremo a trovare le terre per fare pascolare ancora altri animali? Dove troveremo campi per coltivare il foraggio laddove ci sono già milioni di persone che muoiono di fame? Siamo di fronte a limiti ineludibili oltre che a gravi questioni morali ed etiche. Poi quando qualche luminare o 'esperto' parla di sovrappopolazione come grande problema, nonsi pensa mai che con tutto il mangime che va agli animali potremmo tranquillamente sfamare non solo la popolazione attuale ma anche di più. Il presidente della Coldiretti di Verona intervistato recentemente da Repubblica fornisce dati che sono di una chiarezza disarmante: un vitello mangia al giorno 1,2 chili di paglia di frumento, 3 chili di mais, 2 chili di polpa da barbabietole e 5 chili di mangime preparato con granturco, girasole, soia, frumento e sali. Sono tante le persone che si sfamerebbero con quello che mangia un bovino in un solo giorno. Il collasso del sistema è alle porte, siamo solo all’inizio e la Cina già quest’anno supererà del doppio il consumo di carne degli Stati Uniti e gli altri paesi in via di sviluppo (meglio dire in via di suicidio) stanno anche loro aumentando esponenzialmente il consumo di carne. Come possiamo fare a fermare tutti i problemi derivanti dall’eccessivo consumo di carne? Semplice, mangiandone molto meno o diventando vegetariani o vegani anche perché con l’aumentare della consapevolezza e informazione su questi temi, ormai le storielle sulle mancanze nutrizionali o simili, sono buone per le chiacchiere da bar. Se la dieta è equilibrata, varia ed attenta, una alimentazione vegetariana/vegan ci dà tutto quello che ci serve. Ormai i vegetariani in Italia sono milioni e non ho notizie di morti di massa per carenze alimentari. Anzi sempre più una sana alimentazione prevalentemente vegetariana aiuta a rimanere in salute. Senza carne si spende e ci si ammala di meno, si controlla quello che si mangia, si evitano sofisticazioni alimentari, si argina l'effetto serra e la distruzione delle foreste per fare spazio ai pascoli, e per chi ha a cuore il problema, si riduce la sofferenza e la morte degli animali. Ci sarebbe poi da riflettere sul fatto che chi mangia carne e ha cani o gatti non si sognerebbe mai di mangiarseli, anzi, spesso diventa feroce se vede qualcuno che li maltratta. Allora perché alcuni animali sì e altri no? Del resto gli animali di cui ci si nutre sono poche specie e sostanzialmente sempre quelle, invece di vegetali ce ne sono un assortimento innumerevole e innumerevoli sono le varietà antiche abbandonate che potremmo riscoprire utilizzando e quindi facendo rinascere quei terreni impoveriti dall’allevamento. Mangiamo carne in maniera eccessiva solo da qualche decennio, prima era evento raro e quello della carne è un altro esempio per cui si deve tornare indietro per andare avanti. Per chi vuole provare un'alternativa proponiamo una Pasqua senza agnelli sacrificali, una Pasqua tutta vegan al Parco delle Energie Rinnovabili dove assieme al super team di Vegan riot si faranno corsi di cucina e con i tecnici del PER si impareranno i metodi di conservazione naturale degli alimenti.

Commenti

E' un bellissimo articolo che posso utilizzare come testo argomentativo a scuola con i miei alunni di seconda, sperando di contribuire a cambiare una mentalità quella dei più giovani fortemente intrisa di cultura cannibala. grazie per gli spunti che mi offrite per il mio lavoro a sostegno di una scelta la mia che vorrei fosse condivisa almeno da una parte dei miei allievi.
Iolanda, 11-03-2013 05:11
Presto si faranno vive le conseguenze. GO VEGAN!!!!!!!!!
giuseppe, 11-03-2013 08:11
Ahh ottimo articolo, grazie d'esistere.
giuseppe, 11-03-2013 08:11

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