Caro energia, bruciare bollette o applicare soluzioni?

In Italia e in altri paesi europei, stanno nascendo movimenti di protesta che propongono di non pagare le bollette contro le speculazioni dei grandi gruppi energetici. Ma è davvero una soluzione? E solo oggi dopo decenni ci si accorge che i grandi gruppi energetici pensano esclusivamente al loro guadagno?

Caro energia, bruciare bollette o applicare soluzioni?

In Italia e in altri paesi europei, stanno nascendo movimenti di protesta che propongono di non pagare le bollette contro le speculazioni dei grandi gruppi energetici. Ma è davvero una soluzione? E solo oggi dopo decenni ci si accorge che i grandi gruppi energetici pensano esclusivamente al loro guadagno?

Da sempre proponiamo interventi che vanno alla radice del problema; infatti, anche non pagare le bollette per fare in modo che poi il governo le abbassi o faccia operazioni simili, di certo non risolve il problema, che ovviamente si ripresenterà. Inoltre sembra che il problema sia solo ed esclusivamente monetario. Finché le bollette avevano cifre accessibili (non si sa bene però da quale punto di vista), tutte queste persone che ora protestano si preoccupavano dell’ambiente quindi del futuro e la salute anche dei propri figli? In generale non è mai interessato loro granché e non poteva essere altrimenti poiché, quando la sola preoccupazione è il soldo, tutto il resto interessa assai poco.

Quindi se il problema è solo monetario, di certo non cambieremo niente di sostanziale una volta che ci avranno abbassato i costi; continueremo imperterriti a disinteressarci dell’ambiente quindi di conseguenza della salute e del futuro nostro e dei nostri figli. Se veramente ci interessano soprattutto questi aspetti, e anche risparmiare soldi, la soluzione non è certo bruciare le bollette ma fare in modo di consumare pochissimo e rendersi il più possibile autonomi energeticamente.
Ricordiamo che è possibile da tempo costruire o ristrutturare case che consumano in maniera irrisoria e in Italia, grazie alla sua posizione geoclimatica, non è difficile rendersi grandemente autonomi dal punto di vita energetico. Ma gesti del genere, veramente risolutori, non vengono recepiti perché presuppongono un cambiamento di mentalità ed è molto più facile urlare contro qualcuno piuttosto che costruire un futuro diverso nel concreto.

Le soluzioni quindi ci sono da decenni ma pare che in tutti questi anni la gente abbia fatto placidi sonni; se quindi si è dormito fino ad ora, come si può pretendere che improvvisamente svegliandosi tutto cambi? Ovviamente è impossibile che succeda.

Purtroppo, invece di coibentare la casa e di installare sistemi di energie rinnovabili, si sono buttati soldi a più non posso in spese superflue e di sicuro meno importanti. Per il resto chiunque poteva capire che legarsi mani e piedi al gas da paesi esteri, per lo più instabili politicamente, era suicida. E ora la soluzione quale sarebbe? Rimanere attaccati al nodo scorsoio del gas ma farci pagare prezzi bassi? Mi sembra un agire assolutamente insensato e che non sposta di un millimetro il problema. Ma finché avremo partiti ed esperti che urlano alla sovranità e poi vorrebbero riempirci di mostruose centrali nucleari con l’uranio comprato all’estero o che vorrebbero avere dalla Russia il gas a basso costo, di certo siamo in una situazione a dir poco ridicola.

La sovranità fatta con la dipendenza dall’estero è una barzelletta che solo i politici riescono a raccontare, maghi inarrivabili di ogni possibile ossimoro. Altro che falò di bollette; si inizi a valutare ogni soluzione possibile per risparmiare energia, per avere consumi bassissimi a parità di comfort o a rendersi autonomi, e ne gioveranno le tasche, l’ambiente, il nostro futuro e quello di figli e nipoti. Noi da sempre indichiamo come fare per cambiare realmente la situazione da tutti i punti di vista e non solo quando i problemi, che noi stessi abbiamo contribuito a generare con il nostro menefreghismo, ci piombano addosso. Letture adeguate, corsi di formazione e applicazione delle metodologie suggerite possono fare la differenza per non rimanere spellati, al freddo e in balìa di politici, politicanti e pseudo esperti. Dipende solo da noi usare il cervello oppure continuare a ragionare con la pancia o i piedi, e non risolvere mai i problemi alla radice.
Sperando che l’ennesima lezione a cui assistiamo, prevista già da tempo da chi non ha mai creduto all’inverosimile e ridicola versione ufficiale, sia quella decisiva per il cambiamento necessario.

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