Come reagire alle 'prepotenze' del mercato

Spesso siamo indotti ad acquistare beni e servizi che hanno prezzi e caratteristiche diverse da quelle promesse e che, in qualche caso, non sono assolutamente adatti alle nostre esigenze. In questa rubrica descriveremo tanti casi concreti di vere e proprie 'malversazioni' perpetrate dalle aziende ai danni dei cittadini e dei rimedi per contrastare queste pratiche scorrette.

Come reagire alle 'prepotenze' del mercato
In Italia c’è una legislazione molto avanzata per la tutela dei cittadini nei confronti dei comportamenti scorretti di aziende, pubbliche e private. Inoltre sono stati fatti passi avanti notevoli, rispetto alla situazione di 15/20 anni fa, per la limitazione dei casi di monopolio o oligopolio, situazioni nelle quali le società agiscono da una posizione di maggiore forza e quindi è molto più difficile ottenere il rispetto delle regole. E ci sono tante associazioni che cercano di dare una corretta informazione sui diritti degli utenti, assistere le persone in difficoltà e aiutarle a trovare una soluzione rapida e soddisfacente dei problemi. Ne abbiamo parlato tempo fa, proprio su Il Cambiamento, a proposito del progetto Guarda che ti riguarda che si occupa di telemarketing, garanzia legale sui prodotti acquistati, servizi turistici, credito al consumo, pratiche commerciali scorrette. Tutto bene? No, la strada è ancora lunga e tortuosa. C’è infatti una situazione di illegalità diffusa, caratterizzata da fenomeni vasti di violazione o elusione della legge da parte di molte società, piccole e grandi, mentre i provvedimenti adottati da magistratura, autorità di vigilanza ed altri organismi di controllo riescono ad incidere su una percentuale limitata di casi. Occorre inoltre vigilare con molta attenzione sull’introduzione di norme che, senza dar troppo nell’occhio, riducono i diritti dei consumatori e gli strumenti per ottenerne il rispetto, nel nome magari di un falso concetto di 'libertà' da vincoli ed impedimenti che ostacolerebbero lo sviluppo economico. E molti cittadini, soprattutto nelle fasce più deboli (come gli anziani), non conoscono neppure i rimedi che possono essere utilizzati per far valere i propri diritti: c’è infatti un silenzio assoluto dei grandi mezzi di comunicazione su queste tematiche, che va denunciato con forza (leggi questa lettera aperta). Grazie a Il Cambiamento vogliamo cercare di raggiungere fasce sempre più ampie della popolazione ed accrescere la consapevolezza che non bisogna accettare passivamente le 'prepotenze' di banche, compagnie telefoniche, industrie alimentari, compagnie assicurative ecc., ma si possono invece punire con severità coloro che non rispettano la legge, elaborando anche proposte per estendere e migliorare il sistema delle tutele del cittadino.

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