Comitati e movimenti: «Il 10 ottobre in marcia contro il neoliberismo»

Il 10 ottobre a Roma si danno appuntamento comitati, movimenti di protesta e nomi e volti noti della citica all'operato del governo di questi ultimi mesi: è stata infatti organizzata una marcia che partirà da piazza San Giovanni. «Vogliamo la fine del neoliberismo. Vogliamo più Stato e meno mercato, applicando finalmente la Costituzione del 1948! Affinché questo possa compiersi occorre una profonda svolta politica» dicono i promotori.

Comitati e movimenti: «Il 10 ottobre in marcia contro il neoliberismo»

Il 10 ottobre a Roma si danno appuntamento comitati, movimenti di protesta e nomi e volti noti della citica all'operato del governo di questi ultimi mesi: è stata infatti organizzata una marcia che partirà da piazza San Giovanni. «Vogliamo la fine del neoliberismo. Vogliamo più Stato e meno mercato, applicando finalmente la Costituzione del 1948! Affinché questo possa compiersi occorre una profonda svolta politica» dicono i promotori.

«Governi e classi dirigenti ci avevano assicurato che lasciando fare i mercati avremmo avuto un Paese più giusto e democratico in un’Europa unita e solidale - si legge nell'appello - Il risultato, a distanza di 30 anni, è sotto gli occhi di tutti: l’Unione europea sta andando in pezzi e l’Italia è sull’orlo del baratro. Al disastro economico portato dalla pandemia del Covid-19 le risposte del governo e dell’Unione Europea sono state deboli e incapaci di affrontare il dramma sociale ed economico che stiamo tutti attraversando. Ma non è il virus che sta spazzando via interi comparti economici, che sta mandando in fallimento le aziende, che sta togliendo lavoro e portando nella povertà milioni di italiani. Il disastro è il risultato delle deficienze croniche dell’economia neoliberista e delle misure sproporzionate e sbagliate, messe in atto dal governo per contrastare il Covid, che oltre a sospendere la democrazia, hanno paralizzato il Paese lasciandolo allo sbaraglio e senza risorse, condannandolo alla deriva economica».

«Chiediamo, quindi - prosegue l'appello -  una netta inversione di rotta con un nuovo governo che sia all’altezza delle enormi sfide che abbiamo di fronte. Un governo che sia capace di portare il Paese non soltanto fuori dalla gabbia di questa Unione Europea che continua a propinare le medesime ricette fallimentari (Mes, Sure, Recovery Fund), ma che ritorni a porre lo Stato, e non i mercati, al centro delle scelte politiche, economiche, sociali e culturali di questo Paese. Uno Stato che segua il cammino della sovranità monetaria, politica, energetica, alimentare e che sia capace di immaginare e costruire una nuova Italia».

Gli organizzatori hanno anche avvisato in merito alle nuove misure annunciate: «Di fronte alle voci che preannunciano nuove ed inammissibili misure del governo, ulteriormente restrittive dei nostri diritti e libertà fondamentali garantiti dalla costituzione – tra cui quello di manifestazione – il Comitato organizzatore della Marcia della Liberazione rassicura ufficialmente tutti gli aderenti e i simpatizzanti che la nostra manifestazione, che ha già da tempo regolarmente ottenuto tutti i permessi di legge, si svolgerà in ogni caso».

Gli ideatori dell'evento sono Tiziana Alterio, Moreno Pasquinelli, Mauro Scardovelli, Diego Fusaro, Giuseppe Sottile, Glauco Benigni, Sara Cunial.

 

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