Trasporto aereo: il settore pagherà per le proprie emissioni di CO2

"Quella di oggi è una grande vittoria per l’ambiente e per il diritto internazionale". Le associazioni ambientaliste accolgono con entusiasmo la decisione della Corte di Giustizia Ue di confermare la legge europea per ridurre le emissioni di CO2 del settore aereo, in quanto perfettamente compatibile con il diritto internazionale.

Trasporto aereo: il settore pagherà per le proprie emissioni di CO2
Entusiasmo degli ambientalisti per la decisione della Corte di Giustizia UE di confermare la legge europea per ridurre le emissioni di CO2 del settore aereo, in quanto perfettamente compatibile con il diritto internazionale. La direttiva europea sull’aviazione, che dal 1 gennaio 2012 includerà le emissioni del settore aereo nel Sistema di Scambio delle Emissioni europeo (ETS), considera le compagnie aeree responsabili delle emissioni prodotte dai voli commerciali da o per gli aeroporti europei ed è l’unico programma vincolante a livello mondiale che affronta il problema delle emissioni del trasporto aereo. “La decisione presa oggi dalla più alta corte dell’UE conferma che l’innovativa legge europea per ridurre le emissioni dei voli internazionali è perfettamente compatibile con il diritto internazionale, non infrange la sovranità di altre nazioni e si distingue dagli oneri e tasse già soggetti alle limitazioni da parte di altri trattati” ha detto la coalizione internazionale di 6 gruppi ambientalisti composta dal WWF insieme a tre organizzazioni statunitensi (Center for Biological Diversity, Earthjustice, e Environmental Defense Fund) e gruppi europei (Aviation Environment Federation, Transport & Environment, e WWF-UK), che hanno preso parte al processo come parte a sostegno della difesa. “Quella di oggi è una grande vittoria per l’ambiente e per il diritto internazionale, che dà torto agli ‘avari’ che si rifiutavano di dare un sia pur minimo contributo alla lotta contro il cambiamento climatico compensando almeno una piccola parte dell’inquinamento da loro stessi prodotto – ha detto Mariagrazia Midulla, responsabile Policy Clima e Energia del WWF Italia –. La lobby dell’industria aerea ora dovrà investire le proprie energie nel Sistema di Scambio delle Emissioni ETS, creando un approccio globale all’interno dell’Organizzazione dell'aviazione civile internazionale. I governi europei dovranno ora garantire che le entrate generate da questo sistema supportino l’azione contro il cambiamento climatico nei Paesi in via di sviluppo.” La decisione di oggi rappresenta l’ultima fase del processo alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Il caso ritornerà ora all’Alta Corte del Regno Unito, a cui le compagnie aeree avevano fatto ricorso, e l’Alta Corte dovrà attuare le raccomandazioni della Corte di Giustizia.

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