ENI chiede maxi risarcimento a Greenpeace e ReCommon

ENI, come fanno sapere Greenpeace e ReCommon, ha richiesto un risarcimento cospicuo in seguito all'atto di citazione inviatole dalle associazione per il lancio di una causa civile davanti al Tribunale di Roma per chiedere l’accertamento dei danni derivanti dai cambiamenti climatici.

ENI chiede maxi risarcimento a Greenpeace e ReCommon

«Lo scorso 10 maggio, insieme a 12 cittadine e cittadini, abbiamo notificato al gigante fossile un atto di citazione per il lancio di una civile davanti al Tribunale di Roma per chiedere l’accertamento dei danni derivanti dai cambiamenti climatici, a cui ENI ha contribuito negli ultimi decenni, continuando a investire nei combustibili fossili - spiega Greenpeace - Chiediamo anche che ENI sia obbligata a rivedere la propria strategia energetica per rispettare gli impegni internazionali dell’Accordo di Parigi sul clima. Si tratta della prima climate litigation italiana contro una società privata e ha avuto una vasta eco sui media internazionali, spingendo ENI a reagire nei nostri confronti con un evidente intento intimidatorio».

«Greenpeace Italia e ReCommon prendono atto della comunicazione di ENI, che nega di aver intentato alcuna causa per diffamazione alle due associazioni, ma ribadiscono con forza che la mediazione obbligatoria richiesta da ENI costituisce premessa necessaria per l’instaurazione di una causa civile di risarcimento danni per diffamazione a mezzo stampa - aggiunge Greenpeace - Se così non fosse stato, ENI avrebbe potuto intavolare una mediazione semplice. Quando lo scorso maggio Greenpeace Italia e ReCommon hanno intentato una “climate litigation” nei confronti di ENI, Ministero dell’Economia e delle Finanze e Cassa Depositi e Prestiti, le due associazioni non erano tenute a esperire la mediazione obbligatoria, perché la loro azione legale non la prevede. Nell’azione di ENI, invece, l’oggetto della causa, cioè la diffamazione a mezzo stampa, la rende obbligatoria. È dunque evidente l’intenzione non conciliativa e intimidatoria di ENI, che ha richiesto un risarcimento di almeno 50 mila euro a ciascuna organizzazione, nonostante il colosso petrolifero, nella sua risposta al comunicato stampa di Greenpeace Italia e ReCommon, abbia tentato  di negare, o quanto meno contraddire, quanto si legge negli atti».

_______

LETTURE UTILI

Vuoi spere come aumentare la tua autosufficienza energetica e alimentare?
Vuoi diminuire radicalmente i tuoi costi e aumentare la tua qualità della vita?
Stai cercando delle soluzioni per rendere anche il paese dove vivi più resiliente, attento all’ambiente e con una migliore socialità?
Vorresti capire come fare per mobilitare i tuoi amici e concittadini per raggiungere l’obiettivo delle emissioni zero?
Hai sempre pensato che l’Italia e gli italiani avessero delle risorse e capacità eccezionali che sono poco considerate o sono state dimenticate?
Ti piacerebbe fare un lavoro che sia gratificante e non sia dannoso per te, per gli altri e per l’ambiente?

Se hai queste idee e questi obiettivi nel libro "L'ITALIA VERSO LE EMISSIONI ZERO" troverai delle risposte efficaci, pratiche e di facile e veloce applicazione.

QUI PER ACQUISTARLO

 

L'Unico Mondo che AbbiamoVoto medio su 4 recensioni: Da non perdere
Vivere Senza BolletteVoto medio su 17 recensioni: Buono

Lascia un commento


Per lasciare un commento, registrati o effettua il login.