Rinnovabili: via al decreto su incentivi a termico ed efficienza energetica

Via libera dal Ministero dello Sviluppo economico allo schema di decreto per gli incentivi al termico e alla riqualificazione energetica. Lo Stato coprirà fino al 40% della spesa sostenuta dalle amministrazioni pubbliche per gli interventi di incremento dell’efficienza energetica, mentre agli aiuti per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili saranno ammessi anche i privati.

Rinnovabili: via al decreto su incentivi a termico ed efficienza energetica
Dopo un anno di attesa, si sblocca la partita sugli incentivi alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili e all’efficienza energetica: il dicastero guidato da Corrado Passera, d’intesa con i Ministeri dell’Ambiente e delle Politiche agricole, ha varato lo schema di decreto che disciplinerà la concessione degli incentivi previsti dal decreto legislativo 28/2011. Risparmio atteso, secondo le previsioni del Governo, 15,88 Mtep entro il 2020; risorse disponibili, 900 milioni di euro annui - da reperire attraverso un’addizionale sulle bollette del gas -, di cui 200 milioni per gli interventi realizzati da parte di amministrazioni pubbliche e 700 milioni per quelli a carico di soggetti privati, cioè persone fisiche, condomini e titolari di reddito di impresa. Sarà il Gestore dei servizi energetici ad aggiornare sul proprio portale l’avanzamento della spesa, ma anche a gestire l’erogazione degli aiuti e a curare le verifiche, mentre ai tre ministeri coinvolti nella materia spetterà l’aggiornamento periodico dell’ammontare degli incentivi. In partenza, si parla di una copertura statale pari al 40% della spesa sostenuta per interventi di piccole dimensioni - realizzati a decorrere dall’entrata in vigore della nuova disciplina – diretti ad aumentare l’efficienza energetica o a produrre energia termica da fonti rinnovabili. Per quanto riguarda gli interventi di riqualificazione energetica sono ammesse agli aiuti sole le amministrazioni pubbliche, oggi escluse dal meccanismo delle detrazioni del 55%. E in particolare, in base al decreto, sono incentivabili, per 5 anni, l’isolamento termico, la sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato e di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti utilizzanti generatori di calore a condensazione, e l’installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento. Quanto alla produzione di energia termica, invece, gli aiuti sono diretti sia alla PA che ai privati. Gli incentivi saranno concessi per due anni per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti con impianti dotati di generatore di calore alimentato a biomassa e per la sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore; quanto all’installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling, e alla sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti che utilizzino pompe di calore elettriche o a gas, anche geotermiche, i sussidi saranno erogati per 2 o 5 anni - a seconda, rispettivamente, della superficie solare e della potenza termica utile. Per accedere agli incentivi - non cumulabili con altri aiuti statali e non validi se gli impianti vengono installati per coprire gli obblighi di legge previsti per gli edifici nuovi o ristrutturati - i soggetti interessati devono presentare domanda al Gestore dei servizi energetici, che renderà disponibile sul proprio portale la scheda da trasmettere in modalità telematica, entro 60 giorni dalla realizzazione dell’intervento o dal completamento dei lavori. Lo schema di decreto è ora al vaglio della Conferenza unificata per il parere. Passera però ha già pubblicato la bozza sul sito del Ministero e ne ha anticipato i contenuti, insieme al ministro dell’Ambiente Corrado Clini, agli Stati generali della Green Economy, la scorsa settimana. All’iniziativa riminese, i due ministri hanno parlato anche di carbon tax, la tassa sui prodotti energetici, prima bocciata e da poco rientrata nella discussione sul disegno di legge sulla delega fiscale. Una strada, quella della fiscalità ambientale, da cui potrebbero venire nuove risorse per le rinnovabili e per ridurre il peso del fisco sul lavoro, ma su cui già pende la scure di Confindustria, preoccupata per l’impatto che potrebbe avere sui comparti più energivori.

Commenti

Nessuno pensava e credeva alla Clonazione,... Adesso esiste il moto perpetuo" forzato" Il generatore che sotto propongo " funziona al 100% con costi zero di consumo d'energia elettrica e può durare oltre i 20/30 anni senza obbligo di manutenzione" . Si può realizzare un GENERATORE di CORRENTE da 6 Kw ed oltre, che fa risparmiare il 99,99 %, d'energia elettrica, lo 0.01% serve per l'avvio. "praticamente non consuma nulla". Progetto del 1997. Mai brevettato per ovvie ragioni dal Signor Alfonso Aureli ". Lo stesso principio si può adattare alle autovetture elettriche, ottenendo velocità e consumi illimitati a costo zero. Saluti Aureli. È una valida soluzione contro il nucleare; pannelli Solari e Voltaico. PS: Se non ci riuscite anche Voi a realizzarlo dopo tutte le notizie che ho fornito, sono disposto a realizzarlo in tempi brevissimi, previo accordo di pagamento che verserete solo dopo che avrete constatato il funzionamento. Saluti Aureli PS: provate ad investire gli spiccioli su quanto propongo
Aureli Alfonso, 13-11-2012 05:13

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